Il nuovo arresto di Enzo Sindoni, tutti i particolari

Il nuovo arresto di Enzo Sindoni, tutti i particolari

Alessandra Serio

Il nuovo arresto di Enzo Sindoni, tutti i particolari

venerdì 29 Dicembre 2023 - 18:30

Sesto arresto ed ennesimo processo in vista per l'imprenditore. Gli altri indagati e i dettagli dell'inchiesta

CAPO D’ORLANDO – Il Capodanno lo farà ai domiciliari l’ex sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, arrestato dalla Guardia di Finanza di Messina e Capo d’Orlando nell’ambito dell’inchiesta sul crack di tre società collegate al gruppo col quale gestisce gli affari orlandini, dall’Upea all’emittente televisiva Am Notizie, passando per l’Orlandina Basket.

Le ragioni della difesa

carmelo occhiuto
avv Carmelo Occhiuto

Ma per il suo difensore, l’avvocato Carmelo Occhiuto, la speranza concreta che non resti molto agli arresti c’è. “Siamo certi di poter dimostrare la totale estraneità di Sindoni a tutte le accuse contestate, come d’altronde è già avvenuto in passato e così come ha ritenuto lo stesso Giudice per le indagini preliminari che ha ritenuto non ci fossero ragioni per applicare la misura cautelare. Dimostreremo in sede dibattimentale che lui non c’entra nulla con quei numeri, e quei numeri che stimano l’evasione fiscale contestata non sono così come quantificati, fermo restando che a suo nome non risulta neppure un euro di evasione”.

Tutti gli indagati

E la battaglia processuale è in effetti molto vicina. Il vaglio preliminare delle accuse mosse dalla Procura di Patti è infatti fissato per il prossimo 18 gennaio prossimo. Riguarderà il patron orlandino e altre tre persone, ovvero gli altri tre indagati coinvolti a vario titolo come consulenti e rappresentanti delle società operanti nel consorzio: Santino Gori, Maria Milone e Giuseppe Micale. Per loro la Corte di Cassazione ha confermato il no all’arresto, rinviando gli atti al Tribunale del Riesame. Solo per Sindoni il provvedimento è stato parzialmente accolto, da qui i domiciliari scattati stamane, in attesa del processo.

Il Gip di Patti aveva infatti rigettato la richiesta del sostituto procuratore Andrea Apollonio appunto, ritenendo non fosse applicabile misura, a cinque anni dai fatti contestati, per lui come per gli altri tre indagati. L’ufficio guidato dal Procuratore Capo Angelo Cavallo aveva però fatto appello al Tribunale del Riesame di Messina (presidente Micali) che aveva invece parzialmente accolto la richiesta, per il solo Sindoni appunto. Decisione che la Suprema Corte ha condiviso e confermato.

Si tratta del sesto arresto in 30 anni per l’imprenditore, che in questi decenni ha anche subito diversi sequestri e processi. Uscendo scagionato da quasi tutti i procedimenti, neppure una condanna definitiva, e ottenendo anche, in passato, diverse decine di migliaia di euro di risarcimento per l’ingiusta detenzione. Ma la partita con la giustizia non è ancora chiusa, a quanto pare.

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