Dal VI quartiere parte la raccolta firme per la creazione del nuovo Comune “Montemare”

Sarebbe potuta apparire solo la strampalata proposta di un gruppo di cittadini e rappresentanti di quartiere, destinata a non andare oltre le parole. E invece il Comitato Promotore del progetto di costituzione del “Nuovo Comune”, composto da alcuni dei villaggi che ricadono nel vasto territorio del VI quartiere, compie un passo importante. Sabato e domenica pomeriggio, partirà infatti dalla piazza del santissimo Rosario del villaggio di Castanea la raccolta firme (necessario raggiungere almeno un terzo degli elettori) che, insieme ad una relazione tecnica, verrebbe inoltrata al consiglio comunale (il cui parere non risulta però vincolante) che, a propria volta, dovrebbe pronunciarsi entro 30 giorni per poi inviare tutto a Palermo. A quel punto il presidente della Regione sarebbe chiamato ad indire il referendum con cui verrebbe deciso o meno la “scissione”.
Un’indipendenza fortemente voluto da una consistente parte di cittadini del VI circoscrizione che sempre più avvertono un forte senso di distacco da un’amministrazione da cui in più occasioni si sono sentiti abbandonati. (sul sito www.nostrocomune.it tutti i “perché”).

Questi i passaggi burocratici, a parole semplici e sbrigativi, ma non a caso tutti “declinati” al condizionale, che devono poi fare i conti con interessi e logiche politiche che certo non agevoleranno la prosecuzione dell’iter per la costituzione del nuovo comune, il cui nome, secondo una precisa scelta degli abitanti che hanno partecipato al sondaggio pubblicato sul sito www.nostrocomune.it, dovrebbe chiamarsi “Montemare”. A farne parte i villaggi di Castanea, le Masse, Rodia, Salice, Gesso, Ortoliuzzo, Spartà, San Saba e Acqualadrone, per un totale di 8700 abitanti. Un numero di tutto rispetto la cui assenza, in primis economica, peserebbe non poco nelle casse di Palazzo Zanca. Per non parlare poi dell’aspetto demografico, che potrebbe incidere anche sul “quorum” dei 250 mila necessario a Messina per mantenere lo status di città metropolitana.

Supposizioni a parte, i sostenitori vanno avanti convinti più che mai e forti soprattutto di quanto seminato nel corso dell’ultimo anno. A partire da agosto 2010 e fino a novembre, infatti, sono state promosse assemblee in tutti i villaggi “interessati” e ricadenti nel territorio dell’ex XII e XIII quartiere, per illustrare i risultato degli studi di fattibilità del progetto e il percorso necessario da intraprendere: in ogni appuntamento la maggioranza della popolazione si è sempre mostrata favorevole all’iniziativa. Nel corso della varie riunioni i gruppi di lavoro in cui è suddiviso il Comitato (economico, tecnico e storico/culturale) hanno presentato e spiegato ai cittadini i vari aspetti della questione, soffermandosi in particolare sulle questioni proprio di carattere finanziario, su quale, cioè, potrebbe essere la sostenibilità economica del nuovo comune: ebbene, secondo quanto emerso, “il Montemare”, così come avviene nei vicini centri di Rometta, Saponara ma soprattutto Villafranca, simile anche in termini demografici, potrebbe riuscire a sostenersi, oltre che con contributi regionali e nazionali, anche con il normale sistema di tassazione.

I sostenitori del comitato pensano in grande, ma prima di tutto sperano di poter cominciare con il piede giusto, avviando, a partire da sabato, una grande raccolta firme.