Messina è in ginocchio ma per la giunta Accorinti la priorità è essere amici di Assisi e San Francesco

Messina è in ginocchio ma per la giunta Accorinti la priorità è essere amici di Assisi e San Francesco

Rosaria Brancato

Messina è in ginocchio ma per la giunta Accorinti la priorità è essere amici di Assisi e San Francesco

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lunedì 22 Febbraio 2016 - 23:03

La prossima settimana è marzo, eppure non c'è traccia del bilancio di previsione 2015. Mentre la città è in ginocchio la priorità per Accorinti e i suoi sono i Patti d'amicizia con Assisi e San Mauro Pascoli, sulle orme di San Francesco. Una strategia della distrazione per invitare a guardare il dito invece della luna. E tacciare chi dissente come un nemico della rivoluzione culturale

Messina è in ginocchio. Del bilancio di previsione 2015 non c’è traccia, il Piano di Riequilibrio 2/3 è fermo al palo. Siamo in gestione provvisoria, possono essere autorizzate solo le spese per i servizi essenziali. Una situazione drammatica che tutti fingono di non vedere, un dissesto conclamato ma non dichiarato. Stipendi a rischio, da Messinambiente ai servizi sociali passando per i dipendenti comunali, continui disservizi. Nell’articolo sulle Fantaprevisioni del 2016 (leggi qui) c’erano Signorino & C. alle prese con il Bilancio spirituale ed il Piano di riequilibrio meditativo. Purtroppo la realtà ha superato la fantasia. Il bilancio è talmente spirituale da essere diventato etereo e nel frattempo,tra un’emergenza e un’altra i cinghiali la mattina vanno a prendere un caffè fino al bar Rizzo.

In un Palazzo paralizzato la priorità di quest’amministrazione qual è? I conti, la progettualità, il pluriennale,lo sviluppo? No. La priorità sono i Patti di amicizia con Assisi e San Mauro Pascoli sulle orme di San Francesco. Per carità, pensieri nobilissimi, così come pedibus, Messin..tuta, la pace nel mondo e la flotta comunale, ma un’amministrazione in una città che muore ha il dovere di pensare prima “al pane e all’acqua”. Deve prima salvarsi, salvare quella cosa materiale ma fondamentale che sono i conti e poi pensare ai protocolli d’intesa che tanto giovano all’immagine del primo cittadino ma pochissimo allo sviluppo. Siamo in mezzo alle macerie, i giovani se ne vanno, le saracinesche si abbassano, ma in compenso, per questa giunta è importante avere un sacco di amici e mentre quelli di Macerata, Capannoli, Pisa e Torino li facciamo venire a casa nostra, per Assisi e San Mauro abbiamo un feeling spirituale. Così Accorinti che abitualmente diserta l’Aula e che ha presentato in Consiglio la relazione semestrale con 2 anni di ritardo, ha partecipato ad una seduta disquisendo per mezz’ora sulla priorità del Patto di amicizia con Assisi nel nome di San Francesco. “A molti può forse sembrare un fatto frivolo, ma vi sono dei valori importanti. Quando le due città stringono un patto di questo genere alzano anche di un gradino il loro stesso valore, Anche atti di questa natura fanno parte della politica Un atto di tale natura potrebbe anche migliorare l'animo dei cittadini in vista di una politica più umana. Non è cosa da poco che possa poi ispirare a stabilire rapporti basati in prevalenza sulla spiritualità e umanità”.

Accorintiha ragione,atti di questa natura fanno parte della politica, ed un’amministrazione si giudica in base alle priorità che individua. Anche gli assessori quanto a priorità non sono da meno. L’assessore Pino mentre le mense scolastiche non sono state riattivate, gennaio sarà ricordato per le scuole al gelo, gli impianti sportivi cadono a pezzi e le palestre sono inutilizzabili, chiama a raccolta i quartieri ed interviene in Commissione per un progetto ancora in fieri, invitando bambini e nonni ad indossare tuta e scarpe da ginnastica non si sa bene in quali percorsi né come né quando. Gli assessori saranno pure amici di Assisi ma alcuni di loro non vogliono neanche essere amici su Facebook dei consiglieri. La Santisi e Pino infatti, piccati dai post pubblicati su Facebook rispettivamente da Libero Gioveni sullo stato dei servizi sociali e da Antonella Russo su Messin…tuta, hanno replicato con 2 comunicati stampa ufficiali, scatenando la reazione dell’Aula. “D’ora in poi faremo le interrogazioni su Instagram e whatsapp…”.

Insomma, perché perdere tempo in quisquilie e pinzellacchere quali i tediosissimi bilanci quando è più interessante scandagliare l’animo umano? Ecco che la strategia dell’amministrazione è: invitare a guardare il dito invece della luna. Guai a chi dissente, sarà tacciato come “asociale, cavernicolo e nemico della rivoluzione culturale”. Il Consiglio comunale infatti ha approvato i Patti d’amicizia e sarebbe pronto a votare i Patti chiari e amicizia lunga con chiunque pur di evitare polemiche e di essere additato come un consesso di retrogradi asociali avvezzi solo all’uso della clava. Il rischio, in caso di bocciatura della delibera, era quello di finire in prima pagina, come avvenuto sul Fatto Quotidiano per la vicenda di Messin…tuta come una città abitata da gentaglia che ama i cannoli (con chiaro riferimento a Cuffaro e quindi alla mafia) e patatine fritte. In sostanza alti tassi di colesterolo equivarrebero ad una tendenza a comportamenti mafiosi e incivili. Insomma i messinesi,solo per aver invitato l’amministrazione a rendere agibili le palestre ed a riscaldare le scuole prima di pensare alle scarpe da tennis, sono stati dipinti come una popolazione che, amando le calorie automaticamente, non si sa per quale bizzarra equazione, ha la propensione all’inciviltà.

Questo della rivoluzione culturale e della funzione educativa dell’amministrare è un pallino fisso della squadra Accorinti. Più che delibere fioccano ramanzine e sermoni, più che atti concreti si producono appelli e mantra. Se non sei d’accordo ad indossare la tuta, piuttosto che il saio, le scarpette da tennis piuttosto che le infradito, finisci nella classe dei ripetenti. La rivoluzione culturale non c’entra niente con i bilanci che mancano, con la gestione provvisoria, con i disservizi, con la disoccupazione, la sporcizia,la mancata manutenzione, la mancata progettualità. L’unica rivoluzione che l’amministrazione oggi dovrebbe fare è ritornare con i piedi per terra, avere l’onestà intellettuale di dire la verità e di chiudere la stagione degli annunci e delle parole. Prima ancora che fare amicizia con il Tibet, Assisi, Fatima,San Giovanni Rotondo, deve fare un Patto d’amore con Messina, prima ancora che parlare ai cinghiali, agli uccellini deve tornare ad ascoltare i cittadini.

Rosaria Brancato

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