L’importanza di avvicinare i bambini all’arte

L’importanza di avvicinare i bambini all’arte

Pierluigi Siclari

L’importanza di avvicinare i bambini all’arte

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venerdì 26 Ottobre 2018 - 04:57

I più piccoli dimostrano di apprezzare gli stimoli rivolti alla loro creatività

Insegnare ai bambini a riconoscere il bello è il principale, ma non unico, obiettivo del laboratorio “I geni dell’arte”, a cura di Elisabetta Lombardo, organizzato dalla libreria Baba Jaga e destinato ai più piccoli.

Elisabetta Lombardo, trentenne messinese laureata in Beni Culturali e specializzata in Turismo culturale e gestione di eventi, si è innamorata dell’arte sui banchi di scuola, quando frequentava il liceo La Farina, grazie al suo insegnante: “L’amore per l’arte mi è stato trasmesso dal professore Luigi Giacobbe (oggi Dirigente della Soprintendenza N.d.R.), con il suo modo di spiegare il significato delle opere e il lavoro che c’è dietro mi ha coinvolta in maniera totale. Dopo il mio percorso di studi ho iniziato a lavorare per alcune società che si occupano di Beni culturali, ma avevo anche voglia di fare qualcosa di diverso”.

Per iniziare un nuovo percorso, Elisabetta Lombardo è ripartita da dove erano cominciati i suoi studi, e cioè dalla scuola elementare Mario Passamonte: “Mi sono proposta alle insegnanti, che proprio in quel periodo stavano cercando di attivare dei laboratori pomeridiani. Ne ho tenuto uno di Finger Knitting, che è una tecnica di intreccio della lana perfetta per i bambini. Mi è piaciuto moltissimo trovarmi a stretto contatto con i loro, e ho scoperto che è vero ciò che si sente ripetere spesso, cioè che sono i bambini a trasmetterci davvero tanto. In seguito ho continuato con le scuole, proponendo percorsi, dedicati a diversi artisti, pensati appositamente per gli alunni. Lo scorso anno ho iniziato a collaborare con la libreria Baba Jaga, avevamo ideato sei incontri sul tema “I colori dell’arte”, ero entusiasta di questo nuovo progetto, ma allo stesso tempo temevo che non avrebbe raccolto molto interesse. Invece abbiamo dovuto replicare ogni appuntamento e, giunti alla fine, sono stati sia i bambini che le loro mamme a chiederci di ricominciare con un nuovo progetto”.

Nasce proprio dalle richieste degli utenti il ciclo “I geni dell’arte”, sei appuntamenti dedicati ad altrettanti celebri artisti: “Leonardo è il genio per antonomasia, che coniuga tutti gli aspetti dell’arte e della scoperta; Picasso non è solo cubismo, come credono alcuni, ma un artista capace di trasmettere il dolore e lo strazio come pochi altri; Frida Kahlo, la mia preferita, insegna che pur potendo morire domani bisogna godere di ogni istante di vita; Caravaggio, genio e sregolatezza, vero innovatore dell’arte; Claude Monet, che si è rivoltato contro i dogmatismi delle abitudini accademiche; Modigliani, più attento all’anima che alle figure. Parliamo non solo di artisti che hanno portato fondamentali innovazioni in campo artistico, ma anche di personalità fortissime, personaggi scomodi per i loro tempi. I bambini apprezzano sentire parlare di loro, e soprattutto vedere, prima, e cercare di riprodurre, poi, le loro opere.

Il laboratorio d’arte insegna anche, in un mondo dove tutto corre a velocità sempre maggiori e si tende all’unificazione, il valore del tempo e della personalizzazione: “Dico sempre ai bambini che non devono fare una copia dell’opera in questione” continua Elisabetta Lombardo, “devono riprodurne la propria versione. Sottolineo loro che non si tratta di una gara, né a chi è più veloce né a chi è più bravo; ognuno ha bisogno del suo tempo, ed è giusto che le opere finali siano tutte diverse, e molto, l’una dall’altra. Infine, li invito spesso a farsi accompagnare neii musei, in modo da osservare non immagini digitali ma le opere originali, perché poterle osservare dal vivo è completamente diverso”.

Completamente soddisfatta dall’andamento dei laboratori la proprietaria della libreria, Barbara: “Come libreria per bambini e ragazzi siamo sempre stati molto attivi nell’organizzare eventi, sia puramente di intrattenimento sia destinati allo sviluppo di abilità non solo dei piccoli ma anche di genitori e operatori del settore. Prima di incontrare Elisabetta non avevamo mai fatto proposte legate all’arte. È stata una scommessa che si è rivelata vincente. Abbiamo notato quanto i bambini apprezzino quando vengono stimolate la loro creatività e la loro fantasia. Anche le mamme sono contente di vedere i figli passare del tempo, divertendosi, in mezzo a libri e dipinti. Inoltre, imparare non solo l’arte, ma che l’apprendimento in sé può essere piacevole è una scoperta che può accompagnare il loro intero percorso di studi”.

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