Pubblico Incanto Festival: giù il sipario con il successo di Mari

Pubblico Incanto Festival: giù il sipario con il successo di Mari

Pubblico Incanto Festival: giù il sipario con il successo di Mari

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lunedì 01 Agosto 2011 - 13:57

Sul palco Tino Caspanello e Cinzia Muscolino, due interpretazioni intense, emotive, vibranti come non mai in una cornice essenziale. Appuntamento con la rassegna nel 2012

Solo il rumore della risacca, il sibilo del vento e il dialogo intessuto di parole, silenzi e sguardi dei due attori ieri sera durante l’ultimo appuntamento di Pubblico Incanto Artheatre Festival. Il silenzio quasi irreale del pubblico, così numeroso da prendere posto anche per terra e sulle panchine ai margini di Piazza San Giovanni di Locadi (Pagliara, Messina) a rendere omaggio a Mari, il testo di Tino Caspanello prodotto da Teatro Pubblico Incanto che ieri sera è tornato in Italia dopo un mese di programmazione al Teatro de l’Atelier di Parigi nella versione in francese. Sul palco Tino Caspanello e Cinzia Muscolino, due interpretazioni intense, emotive, vibranti come non mai in una cornice essenziale. Solo le assi del palco, una cassetta, una lampada a olio, le luci di scena quasi annullate dai bagliori dei lampioni che illuminavano la piazza. Tutt’intorno l’atmosfera intima, quasi d’altri tempi, del minuscolo borgo di Locadi, frazione di Pagliara popolate da 36 anime e un’infinità di casette in muratura accessibili solo da viuzze nascoste. Uno scenario incantato, quasi da presepe, la degna conclusione di un festival che ha saputo incantare la Valle del Dinarini e tutta la provincia di Messina con un cartellone teatrale, artistico e musicale di indiscussa qualità.

Tra il pubblico giovani, adulti, anziani, critici, cultori del teatro e semplici curiosi giunti da Messina, dalla Calabria e dalla Francia per assistere a uno spettacolo che negli anni ha saputo appassionare e commuovere. Sul palco un uomo e una donna, il mare. E una lingua, quella siciliana, che non permette di esprimere tutte le profondità di un sentire, fatta di necessità quotidiane, che possiede solo il presente, dilatato sulla linea che separa mare e terra. Mari è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un calmo mare notturno. L’uomo e la donna si parlano, come non fanno quasi mai, e si sorprendono a dialogare e cantare insieme nel gergo delle necessità quotidiane. Proprio per scoprire di quale materia siamo fatti, l’uomo invita la compagna a toccare il mare, quell’acqua scura che fa orrore e affascina allo stesso tempo, quell’elemento che ha consentito loro di parlarsi. E quando la donna, arrivata là apparentemente per caso, comincia ad avvicinarsi all’uomo che ama e che se ne sta solo a pensare sulla spiaggia, ecco che i due sciolgono finalmente i nodi che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono potrà mai restituirci.

Mari ha debuttato in Sicilia, al Teatro La Lanterna rossa di Pagliara (Messina) nel dicembre 2003. Nello stesso anno ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria del Premio Riccione per il Teatro, che l’ha definito un “delizioso duetto musicale in dialetto messinese, dedicato dall’autore a coloro che amano senza parole, mentre vede prolungarsi un ripetuto breve addio, sulle rive del mare, tra un marito ansioso di restare solo a pescare e la moglie che continua a rinviare il rientro in cucina, riattaccando il discorso. Anche qui vibra una voce spasmodicamente interessata al linguaggio, che tende la rete invisibile di un sortilegio amoroso a imprigionare coi ritmi della sua partitura il movimento, legando le due figurine struggenti nel notturno marino”. Pubblicato su Hystrio n. 2 del 2005, nella traduzione francese è stato presentato sotto forma di mise en éspace a Marsiglia, Lione, Tolosa e Strasburgo, per “Parole in anteprima” a cura di Antonella Amirante, e in lettura a Saran e Grenoble. Prodotto nella sua versione francese dal Teatro de l’Atelier di Parigi (con Léa Drucker e Gilles Cohen, regia di Jean Louis Benoit), lo spettacolo ha debuttato alla Ville Lumière il 14 maggio 2011 con repliche fino al 18 giugno.

Appuntamento nel 2012 per la seconda edizione di Pubblico Incanto Artheatre Festival.

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