Dopo gli scavi per il metano, a Roccalumera il lungomare è più dissestato di prima

Dopo gli scavi per il metano, a Roccalumera il lungomare è più dissestato di prima

Giusy Briguglio

Dopo gli scavi per il metano, a Roccalumera il lungomare è più dissestato di prima

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sabato 14 Marzo 2015 - 11:44

Un rimedio nei mesi scorsi era stato trovato. L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi, aveva stretto un accordo con la Fin Consorzio: l’impresa romana avrebbe provveduto a sistemare il manto stradale del lungomare in cambio dei lotti concessi dal Comune per l’area cantiere. Ma a certificarlo una scrittura privata quanto meno vaga

Percorrere il lungomare di Roccalumera è un’impresa. Da tempo i cittadini chiedono una soluzione definitiva che le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, per ragioni di ordine economico, non hanno potuto soddisfare. Un rimedio nei mesi scorsi era stato trovato. Ma quando sembrava di poter tirare un sospiro di sollievo, ecco che si adombrano nuovi dubbi sulla questione. L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi, aveva stretto un accordo con la Fin Consorzio, la ditta che si è aggiudicata l’appalto per i lavori di realizzazione del servizio di distribuzione del gas metano. Secondo l’accordo, l’impresa romana avrebbe provveduto a sistemare il manto stradale del lungomare in cambio dei lotti concessi dal Comune per l’area cantiere. A certificare il patto una scrittura privata ratificata dalla delibera di giunta del 7 novembre 2014 in cui si legge che “fra la concessione delle aree e la sistemazione stradale del lungomare ci sono costi e spese che si equivalgono”.

Una definizione quanto meno vaga, contestata dai consiglieri di minoranza che fanno notare che “non è stato consegnato nessun atto in cui veniva quantificata la concessione in uso dei locali né, tantomeno, una relazione descrittiva del tipo di intervento da fare sul lungomare e relativa quantificazione della spesa: praticamente una cambiale in bianco”. “Ci vuole certezza sui tempi e modalità di interventi – proseguono i consiglieri – e capire cosa la ditta concessionaria deve fare per contratto originario, quanto per offerta migliorativa e quanto per la concessione in uso cantiere di alcuni lotti della zona artigianale”.

La compagine consiliare guidata da Rita Corrini chiede patti chiari e regolarmente sottoscritti con ogni garanzia di legge per l’Ente. D’altra parte i tempi scorrono: entro il 30 giugno prossimo i lavori devono essere terminati e collaudati, pena il finanziamento di € 5.000.000,00 concesso dall’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità.

In questo senso, l’amministrazione comunale sta procedendo alla nomina della commissione di collaudo tecnico-amministrativo e degli impianti tecnologici in corso d’opera. L’11 marzo avrebbe dovuto svolgersi la gara per l’aggiudicazione dell’incarico, ma è stata stoppata perché il Presidente di gara, l’architetto Giuseppe Della Scala, ha giudicato due delle cinque offerte presentate “anormalmente basse”. Si procederà nella prossima settimana.

Intanto gli scavi proseguono negli altri Comuni e, per molti, la preoccupazione è che i lavori compromettano le condizioni delle strade anche dove l’asfalto è in buono stato.

Giusy Briguglio

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