Intervista al Prof. Giuseppe Vita, Direttore del Dipartimento di neurologia e Malattie neuromuscolari

Intervista al Prof. Giuseppe Vita, Direttore del Dipartimento di neurologia e Malattie neuromuscolari

Intervista al Prof. Giuseppe Vita, Direttore del Dipartimento di neurologia e Malattie neuromuscolari

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giovedì 14 Luglio 2011 - 08:43

Il futuro direttore del Centro specializzato nelle malattie neuromuscolari spiega come funzionerà la struttura, che sarà punto di riferimento per l’intero Mezzogiorno

Com'è nata l'idea di costituire a Messina un Centro NEMO SUD, sul modello di quello avviato nel 2007 a Milano? E come si sta concretamente sviluppando?

E’ giusto fare una piccola premessa. A Messina esiste da circa 30 anni un Centro per le Malattie Neuromuscolari che è cresciuto nel tempo grazie ai finanziamenti dell’Università di Messina e di altri enti pubblici e privati ed all’apporto professionale di medici e biologi che hanno compiuto stage di formazione presso i più importanti centri italiani ed esteri. Ciononostante, dopo aver fornito ai pazienti un servizio diagnostico moderno e in linea con le frequenti scoperte in questo campo, ci siamo resi conto che le loro esigenze ed aspettative e quelle delle loro famiglie si erano modificate nel tempo. Era sempre più percepita la mancanza di una assistenza multidisciplinare che tenesse conto nello stesso momento delle problematiche neurologiche, fisiatriche, cardiologiche, respiratorie, etc. L’esempio del Centro NEMO di Milano ci è sembrato un ottimo modello a cui fare riferimento. Una coincidenza di eventi, quali la ristrutturazione di alcuni padiglioni del nostro ospedale e la volontà istituzionale e politica di pensare a sperimentazioni assistenziali che rispondessero realmente alle esigenze dei pazienti, ha poi favorito lo sviluppo del progetto.

Anche qui ci sarà una Fondazione a partecipazione pubblico-privata che presiederà la struttura, così com'è successo con la Fondazione Serena di Milano?

Si, sta per essere costituita una Fondazione ONLUS che ha come soci fondatori la Fondazione Telethon, la UILDM, l’AISLA, l’Università di Messina e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Gaetano Martino” di Messina. Il patrimonio della Fondazione consiste in una superficie di circa 1250 mq concessa in comodato gratuito dalla AOU Policlinico di Messina e dalla Università di Messina e da un iniziale fondo di dotazione. Una volta attrezzato, il Centro NEMO SUD sarà accreditato presso la Regione ed inizierà la sua attività. Il progetto NEMO SUD ha trovato subito l’adesione e l’appoggio dell’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia On. Massimo Russo, del Magnifico Rettore dell’Università di Messina prof. Francesco Tomasello e del Direttore Generale dell’AOU Policlinico dott. Giuseppe Pecoraro. Naturalmente il progetto non si sarebbe potuto realizzare senza il sostegno del Presidente della UILDM Alberto Fontana, del Presidente dell’AISLA Prof. Mario Melazzini e del Direttore Generale della Fondazione Telethon dott.ssa Francesca Pasinelli.

Di quali malattie si occuperà la struttura?

Come il Centro NEMO di Milano, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alle distrofie muscolari, alla sclerosi laterale amiotrofica ed alle atrofie muscolari spinali. Credo però che molte altre malattie neuromuscolari potranno trovare una assistenza adeguata e multidisciplinare, dalle miopatie congenite e metaboliche alle neuropatie periferiche. Infatti, negli ultimi anni sono diventati disponibili sempre più nuovi farmaci ed altre terapie e ciò ha portato ad un crescente impegno del medico nella coordinazione di un team multi-interdisciplinare e con un approccio in cui il paziente è al centro dell’attenzione e dell’assistenza.

Quali saranno le caratteristiche del Centro, che dovrebbe essere inaugurato entro la fine del 2011?

Il Centro sarà allocato al 4° piano del padiglione B del nostro Policlinico, in fase di ristrutturazione, mentre gli ambulatori esterni e gli uffici amministrativi saranno a piano terra. Saranno attivati 20 posti letto inclusi 3-4 di alta complessità e 2 posti di Day Hospital. Il reparto sarà diviso in due settori distinti, uno per pazienti adulti ed un altro per pazienti pediatrici.

Il Centro NEMO di Milano agisce all'interno di una struttura come l'Ospedale Niguarda, in un rapporto di proficuo interscambio con lo stesso e con i suoi specialisti. Sarà così anche per il Centro di Messina?

Come ho detto nella premessa, il Centro Neuromuscolare del nostro Policlinico è attivo da parecchi anni. Esso opera all’interno della Unità Operativa Complessa di Neurologia e Malattie Neuromuscolari e comprende anche un laboratorio diagnostico e di ricerca per biopsie muscolari e di nervo e di biochimica e biologia molecolare. Esso si avvale anche delle competenze di altri colleghi nel campo della neurofisiologia clinica, riabilitazione neurologica, pneumologia, cardiologia, etc. E’ quindi questa una opportunità da non disperdere e da mettere in sinergia con il Centro NEMO SUD. Le due strutture lavoreranno parallelamente, occupandosi la prima soprattutto della prima diagnosi e del follow-up di alcune malattie, la seconda della assistenza multidisciplinare di pazienti con maggiori esigenze.

Si intende rendere il Centro NEMO SUD un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno d'Italia?

Assolutamente si. Il Centro NEMO SUD rappresenterà un centro di eccellenza per la presa in carico e il trattamento dei pazienti neuromuscolari, esempio unico nel centro-sud d’Italia. L’integrazione con il territorio avverrà attraverso le reti associative UILDM, AISLA e di altre associazione di pazienti ed attraverso convenzioni con le Aziende Sanitarie Provinciali e con le Aziende Ospedaliere. Saranno assicurati sinergie di competenze, metodologie e opportunità di innovazione, condivisione di protocolli diagnostico-terapeutici con i servizi territoriali. Abbiamo in mente tanti altri progetti, quali per esempio un numero verde per rispondere a tutte le domande dei pazienti non soltanto dal punto di vista medico ma anche per problemi tecnici legati all’uso degli ausili strumentali, un sistema di teleassistenza e percorsi di formazione, aggiornamento e occasioni di confronto con i caregivers e con i medici di famiglia.

Tra gli obiettivi del NEMO di Milano vi è anche quello di sviluppare progetti di ricerca. Sarà così anche per NEMO SUD?

Negli ultimi anni la ricerca clinica nel campo delle malattie neuromuscolari si è orientata soprattutto verso l’identificazione e la validazione di nuove misure di outcome intese come indicatori di stadio di malattia e sulla sperimentazione di nuovi farmaci. Il nostro gruppo di ricerca è molto attivo su queste tematiche e ha condotto e sta conducendo studi clinici finanziati dalla Fondazione Telethon e da altri enti. Sono sicuro che il Centro NEMO SUD sarà l’ambiente ideale per potenziare l’integrazione tra assistenza e ricerca, con l’obiettivo di arrivare alla comprensione dei meccanismi di malattia e all’identificazione di nuove metodiche diagnostiche e strategie terapeutiche.

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