Bando pubblica illuminazione, “in ballo” anche il riassorbimento dei lavoratori Schipani. Alibrandi (Cisl): «Il Comune ci spieghi»

Bando pubblica illuminazione, “in ballo” anche il riassorbimento dei lavoratori Schipani. Alibrandi (Cisl): «Il Comune ci spieghi»

Bando pubblica illuminazione, “in ballo” anche il riassorbimento dei lavoratori Schipani. Alibrandi (Cisl): «Il Comune ci spieghi»

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martedì 22 Novembre 2011 - 09:06

Nel bando di gara previsto previsto anche il riassorbimento dei dipendenti della ditta che per anni ha gestito gli impianti di illuminazione. Alla luce delle novità è però necessario valutare anche il profilo occupazionale della vicenda. Il segretario provinciale della Fim Cisl spiega: «Ancora nessuna comunicazione ufficiale, chiederemo stesse garanzie anche all’eventuale nuova ditta»

La contorta e paradossale vicenda del bando di pubblica illuminazione affidato al gruppo Aristea, nata sotto una cattiva stella, la mancata difesa del Comune di fronte ai giudici del C.G.A. che hanno accolto “a tavolino” il provvedimento della Simei, si lega ad un altro importante aspetto che a che fare con il profilo lavorativo-occupazionale. Parliamo dei dipendenti della ditta Schipani, per oltre vent’anni responsabile degli impianti di illuminazione del Comune (negli articoli allegati l’intera vicenda), per i quali in fase di predisposizione del bando venne inserita la “clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Una garanzia a cui il sindaco Buzzanca giunse dopo le proteste dei 28 lavoratori e i tanti incontri con il segretario provinciale della Fim Cisl, Antonino Alibrandi, sempre in prima linea nella vicenda. Il reinserimento dei dipendenti, è stato confermato il 21 luglio scorso quando l’appalto (5.milioni 250 mila euro) venne affidato all’Associazione Temporanea di Imprese con a capo il gruppo Aristea. Nel dettaglio, l’ accordo stabilito tra la nuova ditta, il sindaco e il sindacato, ha previsto, come ribadito anche dallo stesso Alibrandi, l’immediata “riassunzione” dei primi 7 lavoratori, e successivamente, il graduale riassorbimento del personale rimanente prima in forza alla Schipani. Per fare questo e è, ma al momento è più corretto dire sarebbe, stata necessaria la firma del contratto tra Comune e ditta vincitrice, che attualmente risultata invece non sottoscritto, come spiegato in una nota che lo stesso dirigente Amato ha inoltrato ai responsabili dell’avvocatura comunale dopo la comunicazione del ricorso vinto dalla Simei. Il ritardo sembra sia causato dal mancato arrivo di un ultimo incartamento.

Per capire quale sia a questo punto, la posizione dei lavoratori della Schipani, ci siamo rivolti al rappresentante sindacale della Cisl, Alibrandi: «Già ieri – spiega – ci siamo messi in contatto con la ditta per capire quale fosse la situazione, ma ci hanno detto che dal Comune non è ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale, per cui stanno continuando a lavorare. Nei prossimi giorni cercheremo di chiarire i contorni della questione, ma a questo punto riteniamo sia Palazzo Zanca a dover dare qualche risposta». Rispetto al futuro dei lavoratori, il sindacalista aggiunge: «Non essendo ancora stato sottoscritto alcun contratto, ma avendo agito nelle more della necessità di garantire un servizio pubblico, l‘Aristea non ha potuto effettuare l’assorbimento di nessun altro lavoratore e, sempre per questa ragione, coloro che sono rientrati, lo hanno fatto con contratti a tempo determinato. Guardando avanti, se e quando dovesse subentrare al nuova ditta, la nostra richiesta sarà la medesima, ovvero il riassorbimento dei lavoratori. A breve definiremo il percorso da seguire».

Al momento, dunque, gli unici dati concreti sono quelli di un impianto di pubblica illuminazione vetusto e “intermittente”, un appalto affidato ma con contratto ancora non siglato tra le parti, una forza lavoro ridotta rispetto alla necessità del territorio (arriva adesso anche il periodo delle luminarie natalizie…) e una vicenda giudiziaria da chiarire.(ELENA DE PASQUALE)

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