La deputazione regionale messinese accoglie le proposte del Csa. Per il sindacato il primo obiettivo da tutelare è la salvaguardia dei posti di lavoro.

La tutela del personale prima di tutto. Questa la richiesta emersa nel corso dell’assemblea dei dipendenti provinciali, organizzata dal CSA, questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Leoni alla presenza del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e dei deputati Grasso, Laccoto, Rinaldi, Panarello e Greco. A prescindere dalle problematiche legate agli assetti e alle modalità di elezione degli organi, la preoccupazione del CSA è rivolta principalmente al futuro dei lavoratori. Secondo il sindacato, infatti, la questione non viene trattata nella sostanza dal Ddl governativo, se non in modo estremamente marginale attraverso rassicurazioni che risultano troppo generiche. Il decreto, infatti, non prevede il finanziamento delle funzioni dei nuovi enti (Città Metropolitane e Liberi Consorzi), con il rischio che se ne sancisca il fallimento.

E’ stato sottolineato, tra gli altri aspetti, come si stia andando nella direzione opposta a quella tracciata dalla normativa nazionale, rischiando di lasciare i dipendenti, in particolare quelli a tempo determinato, privi di garanzie e senza alcuna speranza di ricollocazione in altri enti.

Ai deputati messinesi all’Ars presenti è stato rivolto un invito chiaro: non sacrificare gli interessi dei lavoratori sull’altare di esigenze politiche e mediatiche che, lungi dal produrre risparmi ed efficienza, porterebbero solo ad un disastro sociale senza precedenti.