Città Metropolitana, Picciolo e i Dr: "Tornare alla politica come capacità di interlocuzione"

Città Metropolitana, Picciolo e i Dr: “Tornare alla politica come capacità di interlocuzione”

Rosaria Brancato

Città Metropolitana, Picciolo e i Dr: “Tornare alla politica come capacità di interlocuzione”

Tag:

domenica 20 Settembre 2015 - 08:11

I Democratici riformisti hanno riunito amministratori e consiglieri di numerosi comuni della provincia tirrenica ieri a Villafranca. All'ordine del giorno i problemi del territorio e la strana storia infinita della Città Metropolitana.

Dalla vicenda ospedale Piemonte alla Città Metropolitana, passando per le tematiche che riguardano il territorio della provincia e il governo Crocetta.

I Democratici riformisti si sono incontrati in assemblea a Villafranca, in vista dei passaggi previsti per la riforma dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane che però è a rischio impugnativa da parte del governo a causa della strana norma anti-Leoluca Orlando.

Nell’affollato salone dell’hotel Viola si sono incontrati amministratori e consiglieri di numerosi comuni della provincia (oltre una decina i soli sindaci) che fanno riferimento al capogruppo regionale Pdr Beppe Picciolo. Presenti alla riunione di Villafranca i padroni di casa, il gruppo De Marco-La Rosa che nei giorni scorsi ha dato l’addio all’Udc di Gianpiero D’Alia (così come ad agosto sull’altro versante ha fatto il gruppo D’Agostino a Taormina) e che sono in dirittura d’arrivo tra le truppe dei Dr.

In primo piano la questione dei Liberi Consorzi e delle Città Metripolitane, dal momento che Crocetta ha fissato al 29 novembre le elezioni dei sindaci ma la norma è a rischio stop da parte del governo a causa di una bizzarra trappola che punta ad impedire a Leoluca Orlando (ma anche ad Enzo Bianco) la possibilità di candidarsi o di essere direttamente eletto sindaco della Città Metropolitana. La riforma varata dopo due anni di proclami ed annunci prevede infatti che non siano eleggibili i sindaci che hanno davanti soltanto 18 mesi di mandato. La carica di sindaco della Città Metropolitana infatti decade insieme a quella del Comune nel quale il sindaco metropolitano è stato eletto. L’articolo che fissa il limite dei 18 mesi è stato fatto “contro-personam”, in questo caso l’acerrimo nemico di Crocetta Leoluca Orlando che è stato eletto sindaco di Palermo nella primavera del 2012. La normativa tra l’altro non contempla, come logica vorrebbe, l’automatismo sindaco del Comune capoluogo- sindaco Metropolitano ed anche questo punto è a rischio impugnativa. A causa del dispetto tra galli nel pollaio la riforma rischia di restare bloccata e le elezioni di secondo livello di fine novembre potrebbero non svolgersi. Ma nel frattempo per Messina città metropolitana è già campagna elettorale. Se consideriamo che sono 1.500 (tra sindaci, assessori e consiglieri comunali dei 108 comuni che fanno parte della Città Metropolitana) chiamati alle elezioni di secondo livello si comprende la posta in palio. In attesa che il governo si pronunci (e salti il banco) si fanno i nomi di alcuni papabili come il sindaco di Milazzo Giovanni Formica, il sindaco di Savoca nonché ex assessore regionale Nino Bartolotta o il sindaco di Barcellona Roberto Materia. E’ chiaro che saranno le alleanze a pesare.

Anche di questo si è parlato al Viola, nell’incontro per affrontare quella che è una scommessa per i territori della provincia.

“La preannunciata impugnativa della legge istitutiva-ha spiegato Beppe Picciolo- aprirebbe una fase di grave stallo politico! La norma approvata, se resterà tale presenta per certi aspetti sia un punto di debolezza, legato alla garanzia organizzativa minima della gestione di una macro area metropolitana in capo ad un piccolo comune piuttosto che al capoluogo, sia un punto di forza consentendo un’elezione con libera scelta tra tutti i sindaci facenti parte della Città Metropolitana. Aspetti apparentemente contrastanti dei quali si dovrebbe tenere conto. Certo è che il nostro movimento che anche oggi con la numerosissima presenza di amministratori e consiglieri ha dimostrato un grande radicamento territoriale avverte il bisogno di un ritorno alla politica quale capacità di dialogo ed interlocuzione tra le parti. E sia io che Marcello Greco svolgeremo entro il 29 novembre questo ruolo”

I Democratici riformisti pertanto terranno riunioni analoghe per “sondare il terreno” nelle diverse zone della provincia, così come fatto a Villafranca, in modo da poter esprimere una posizione compatta e concordata con la base. In questo quadro resta da capire quali saranno le intenzioni di Accorinti in merito alla candidatura, perché lo stesso Picciolo ha sottolineato come un sindaco metropolitano che sia primo cittadino di un piccolo comune andrebbe incontro ad una serie di ostacoli anche di tipo organizzativo.

L’occasione dell’assise alla presenza degli amministratori è servita per ribadire la vicenda Piemonte-Neurolesi.

Noi stiamo portando avanti battaglie che puntano a risultati concreti- ha detto- Il nostro disegno di legge sull’accorpamento tra il Neurolesi e il Piemonte è all’ordine del giorno dei lavori dell’Ars. Nel frattempo il ministro Lorenzin ha ribadito il suo sì ad un progetto che salverà il Pronto soccorso senza ridurlo a Pte ma anzi, grazie alla sinergia con il Policlinico universitario (o con l’Asp) potrà puntare all’eccellenza con tutti i reparti collegati. Questo è il nostro contributo e una battaglia che porteremo avanti fino all’ultimo. Certo dobbiamo evitare che dopo il 31 ottobre quando saranno completati i passaggi tra Papardo e Piemonte concordati tra Vullo e Gucciardi, si crei un vulnus che non gioverebbe all’assistenza ed ai cittadini”.

L'assemblea si è conclusa con la scelta degli organismi direttivi del partito: segretario provinciale Santino Calderone, due i vice segretari provinciali Nino Trimarchi e Mario D'Agostino. Segretario organizzativo provinciale Gianmarco Lombardo. Segretario cittadino di Messina Salvo Versaci, con direzione ristretta formata da Giorgio Caprì, Rosy D'Anzino, Giacomo Ferrari, Antonella Scollo, Nino Restuccia e Alessandro Zanetti (per i rapporti con i quartiere). Segretario organizzativo comunale Salvatore Lipari.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Nicolò D'Agostino 20 Settembre 2015 12:32

    ‘”Vai avanti Tu che a me vien da ridere”

    0
    0
  2. Nicolò D'Agostino 20 Settembre 2015 12:32

    ‘”Vai avanti Tu che a me vien da ridere”

    0
    0
  3. Nicolò D'Agostino 20 Settembre 2015 12:32

    ‘”Vai avanti Tu che a me vien da ridere”

    0
    0
  4. Nicolò D'Agostino 20 Settembre 2015 12:32

    ‘”Vai avanti Tu che a me vien da ridere”

    0
    0
  5. la colpa è nostra che andiamo a votare sempre gli stessi facendoci del male, ma perchè andiamo a votare invece di andare a fare qualche altra cosa di produttivo per noi stessi?

    0
    0
  6. la colpa è nostra che andiamo a votare sempre gli stessi facendoci del male, ma perchè andiamo a votare invece di andare a fare qualche altra cosa di produttivo per noi stessi?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007