Musica sacra e tradizione in uno scrigno di culture

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giovanni francio

Musica sacra e tradizione in uno scrigno di culture

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giovedì 11 Gennaio 2018 - 06:32

Alla Chiesa dei Catalani l'applaudito concerto del Coro Polifonico San Nicolò con il Quintetto Diocesano Santa Maria della Lettera e l'organista Don Giovanni Lombardo

I componenti del Coro Polifonico San Nicolò, disposti ai quattro lati della splendida Chiesa SS. Annunziata dei Catalani, quasi a voler avvolgere con un abbraccio simbolico il numerosissimo pubblico, intonando la celebre melodia di tradizione irlandese “Adeste Fideles”, hanno dato inizio al bel concerto, per la stagione musicale dell’Associazione Bellini, con il quale anche la musica ha salutato le festività natalizie.

Lo splendido brano, eseguito dal coro insieme al Quintetto Diocesano di ottoni “Santa Maria della Lettera”, entrambi diretti dal maestro Nazzareno De Benedetto, ha fatto immergere i presenti in una magica atmosfera che ha caratterizzato questo epilogo musicale delle festività. Il coro ha successivamente eseguito alcuni brani per sole voci, di carattere natalizio: “O Sacrum Convivium” del contemporaneo Luigi Molfino, “Adventi ének” (Veni Emmanuel) di Zoltán Kodály, ed il canto popolare “Una notte sotto le stelle”. Con l’ausilio del quintetto di ottoni, accompagnati da Don Giovanni Lombardo all’organo, il coro ha poi eseguito il celeberrimo “Stille Nacht” di Franz Gruber, canto natalizio per eccellenza, “Abete di Natale” un canto appartenente alla tradizione popolare tedesca, e il bellissimo Pastorale di Couperin, una melodia “Pastorale” del grande musicista barocco francese, al quale è stato in seguito adattato un canto natalizio “In notte placida”.

Nell’intervallo il presidente dell’Associazione Bellini, prof. Giuseppe Ramires, ha presentato gli artisti e ringraziato la Diocesi, augurando ai presenti un felice 2018. La seconda parte è stata interamente dedicata all’esecuzione di un brano sacro di un autore inglese vivente, Stefan Trenner, la “Missa Brixinensis”. Si tratta di una messa in latino composta per coro, quintetto di fiati (2 trombe, 2 tromboni e tuba), timpani e organo, un organico pertanto assai simile a quello esibitosi domenica. Suddivisa in quattro parti, “Kyrie”, “Gloria”, Sanctus et Benedictus” e “Agnus Dei”, la breve messa, dal carattere celebrativo, di forte e solenne affermazione della fede, presenta degli spunti interessanti, in particolare sul piano del ritmo (su tutti il Gloria) mentre non presenta quasi mai aspetti meditativi (quasi tutte le parti sono caratterizzate da movimenti allegri e veloci). La messa, eseguita per la prima volta il 29 maggio del 2012 nella Cattedrale di Brixen (Bressanone), rappresenta un importante prova di come si possa ancora creare musica sacra ai nostri giorni. Decisamente un bel modo per iniziare l’anno.

Giovanni Franciò

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