Presidio costante dei manifestanti. Conte richiama i responsabili d'area

Presidio costante dei manifestanti. Conte richiama i responsabili d’area

Presidio costante dei manifestanti. Conte richiama i responsabili d’area

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martedì 23 Ottobre 2012 - 08:54

In quattro sono ancora a cavalcioni su una finestra e minacciano di gettarsi nel vuoto. I vigili del fuoco sono presenti in pianta stabile ed hanno posizionato un “materassino” per prevenire gesti esasperati. Uno dei manifestanti ha avvertito un malore ed è stato necessario l'intervento del 118. Il direttore generale dell'Atm, Claudio Conte, ha inviato un ordine di servizio: "Il personale libero dal servizio per mancanza di bus e/o tram dev'essere impiegato in altra manzione, viceversa va collocato fuori servizio e senza retribuzione"

Giorno nuovo, vita vecchia. Anche oggi i lavoratori dell’Atm in protesta sono davanti a palazzo Zanca per richiedere soluzioni immediate alla loro situazione. Alcuni di loro hanno anche dormito sul posto ed ancora in questo momento stanno occupando la sala commissioni, mentre le forze dell’ordine tentano di farli desistere.

In quattro sono ancora a cavalcioni su una finestra e minacciano di gettarsi nel vuoto. I vigili del fuoco sono presenti in pianta stabile ed hanno posizionato un “materassino” per prevenire gesti esasperati. Uno dei manifestanti, probabilmente a causa dell’agitazione, della stanchezza e del sole, ha avvertito un malore ed è stato necessario l’intervento del 118.

A protestare anche gli studenti che si sono visti privati del servizio di trasporto pubblico. Le ultime segnalazioni di corse saltate riguardano il 9 per Larderia, il 35 per Cumia e l’81 per Ponte Gallo.

Ieri, la conferma che entro la fine del mese sarà possibile trasferire all’Atm l’importo di un dodicesimo delle somme stanziate nell’esercizio precedente, pari a circa un milione e 333 mila euro, ma sono somme che non bastano. Il quadro è stato tracciato dal commissario dell’azienda, Santi Alligo. Da qui al 31 dicembre, il Comune verserà nelle casse dell’Atm 4 milioni di euro. Per garantire gli stipendi fino a quella data, invece, di milioni ne servono 11. Senza contare il milione e mezzo necessario per pagare i fornitori.

Ed intanto il direttore generale dell’Atm, Claudio Conte, ha diramato un ordine di servizio rivolto ai responsabili d’area dell’azienda, a proposito del personale libero dal servizio per mancanza di bus e/o tram. Scrive Conte: “In caso di mancanza di bus e/o tram, i responsabili d’area devono provvedere ad impiegare il personale di linea nelle restanti mansioni che il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede per i conducenti di linea (plurimansioni) ove di utilità per l’azienda ed ove tecnicamente procedibile”.

Diversamente – prosegue Conte – “il personale in esubero deve essere collocato d’ufficio fuori servizio. Quanto sopra quale ovvia conseguenza del fatto che non può corrispondersi una retribuzione in mancanza di una prestazione. La presente disposizione deve estendersi anche al restante personale, con l’unica variante che la mansione alternativa a cui impiegare il personale in esubero dovrà essere di volta in volta concordata con il sottoscritto”.

12 commenti

  1. Ma con i bilanci fra Comune ed Atm…..”disallineati” (!) dal 1997 e con quelli Atm bocciati dal Comune dal 2004, di cosa ci si dovrebbe stupire?
    …..Anzi!

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  2. tutti questi candidati che cercano il voto cosa pensano di fare? Speriamo che non continui la stessa situazione, signori svegliamoci , basta voti x favoritismi questo è il risultato

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  3. Si faccia di necessità virtù.
    Ogni turno di lavoro per gli autisti ATM è di 6 ore.
    Quindi 3 autisti al giorno per ogni mezzo.
    Ipotizzando che, fra tram e bus, ne operiro 30 al giorno (e questi numeri ce li sogniamo).
    Significa 90 conducenti al giorno.
    Gli altri, ad esempio, si possono utilizzare come bigliettai.
    1) Nessuna spesa aggiuntiva.
    2) Azzeramento del portoghesismo.
    3) Aumento introiti.
    4) Reimpiego del personale conducente non impiegabile per mancanza di mezzi.
    Come dire: due piccioni con una fava.
    Sempre se ai sindacati tutto ciò garba.
    Giuseppe Vallèra.

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  4. La presa di posizione a tempo scaduto di Claudio CONTE è molto forte e dura nei confronti dei dipendenti, versa benzina sul fuoco che divampa in quello che è rimasto di ATM, risponde alle domande dei messinesi, che non hanno mai avute risposte: cosa fanno gli autisti e i meccanici nelle ore di lavoro, visto che non ci sono tram e bus in circolazione? Hanno percepito lo stipendio senza lavorare e solo perchè presenti in sede? Perchè non si sono avviate le procedure di cassa integrazione o di mobilità? Qualcuno di ATM risponda o sono i segreti di Pulcinella?

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  5. giuseppe cannavò 23 Ottobre 2012 15:07

    Sono solidale con chi versa in una situazione di cosi tanto grave disagio. Vorrei invitare a non drammatizzare la situazione e a mantenere la calma. Meglio vivi anche se poveri che morti. Scendete dalle finestre: fatelo per le vostre famiglie. Alla vita non c’è prezzo. Protestate con altri metodi anch’essi efficaci.
    Per esempio perchè non allestire, con tutte le autorizzazioni del caso e nel rispetto della legge, presidi permanenti sotto casa di chi vi ha messo in tali gravissime difficoltà. In tal modo anche loro dovrebbero vergognarsi davanti ai loro figli che sicuramente beneficiano dei lauti stipendi dei genitori.

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  6. I VVFF HANNO TOLTO IL MATERASSO E LA GRU L’HANNO CAPITO TUTTI CHE NN SI BUTTA NESSUNO……………..

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  7. Claudio Conte fa presto a dichiarare in esubero il personale e così risolve il problema degli stipendi dell’ATM, dimenticandosi che del vasto parco macchine, si arriva a far funzionare a stento pochissimi mezzi che non potranno mai coprire il servizio a Messina. Claudio Conte dimentica che l’azienda trasporti municipalizzata, oltre ad essere una partecipata del comune è anche un servizio di traporto pubblico essenziale che va garantito, specie nei rispetti dei cittadini che le tasse le continuano a pagare. E’ chiaro che la mancanza di approvazione nei bilanci dell’ATM provoca conseguenze negative che comunque non vanno riversate sui dipendenti. Si cerchino i responsabili del tracollo economico dell’ATM e si perseguino nelle sedi opportune anche con provvedimenti di confisca, perchè non è giusto che a pagare siano sempre i dipendenti che prestano servizio senza essere retribuiti e se si rifiutano vengono precettati.
    Vi dovreste rendere conto che i dipendenti sono persone e non numeri. Invece di punire i dipendenti con provvedimenti alquanto discutibili, lavorate sui bilanci, riproponeteli e fate perseguire i veri responsabili. Renderete un servizio alla giustizia ed ai cittadini contribuenti.

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  8. X GIUSEPPE CANNAVO’. DESIDERO RAPPRESENTARTI TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE, nella marea di acredine, cattiveria e quant’altro un esempio di solidarieta’. COMPLIMENTI.

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  9. invece di buttarvi ,per cosi dire,dalla finestra perchè non andate a piazza carrioli a buttare qualcuno dal PALCO?

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  10. Magari questa è la volta buona che si riporti un pò di legalità istituendo il parcheggio a pagamento solo da una parte della carreggiata.

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  11. Sono pienamente d accordo con quello che dici, ma e’ purvero putroppo che i dipindenti ATM con qualifica autista la maggior parte se ne sta in ufficio, perche’ hanno dei certificati medici che li costringe a cambiare manzione poverini.Sara’ anche vera la triste realta’ dell ATM ma secondo me se la sono cercata.Poi smettiamola di dare credito a questa azienda sono hanni che dichiara fallimenti prendendosi fondi da tutte le parti assumendo gente o meglio clienti elettorali, se non sei ingrado di gestire una azinda bene vai a casa e lasci spazio a persone piu’ competenti e meno corrotte.Messina e’ un vero disastro e l’ATM contribuisce a questo dissesto!

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  12. mi ricordo qualche anno fa, gli ex posteggiatori diventati autisti.Assuzioni facili in una azienda già messa male.Al loro posto comunque andrei nella sede elettorale di buzzanca a fare casino,oppure brucierei le schede elettorali, ma capisco che il buddace fà molto bene la scenata, poi sotto sotto fa quello che ha fatto negli ultimi 60 anni, gli affari suoi

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