Tram, autisti, assunzioni: l'analisi di Calabrò e Russo che "smonta" De Luca

Tram, autisti, assunzioni: l’analisi di Calabrò e Russo che “smonta” De Luca

Francesca Stornante

Tram, autisti, assunzioni: l’analisi di Calabrò e Russo che “smonta” De Luca

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venerdì 20 Luglio 2018 - 13:38

Non hanno fatto una conferenza stampa contro il sindaco Cateno De Luca ma hanno voluto solo dare una fotografia nitida dell'attuale situazione Atm e analizzare le conseguenze per cittadini e azienda di fronte alle posizioni del sindaco

Tram e autisti. Conseguenze e disservizi. Soluzioni e numeri. Nel trambusto di un dibattito che si è scatenato ormai da giorni sull’Atm, oggi i consiglieri comunali del Pd Felice Calabrò e Antonella Russo hanno voluto mettere in piedi un’analisi che parla di trasporto pubblico locale, delle assunzioni bloccate dal sindaco De Luca, di cittadini che in questi anni hanno imparato a servirsi del mezzo pubblico. Lo hanno fatto senza preconcetti e senza l’intenzione di attaccare qualcuno ma solo per provare a consegnare una fotografia nitida, veritiera, basata su dati di fatto e non su proclami o annunci.

«Mi piace l’iperattività del sindaco, ma vorrei che non si fermasse tutto alle “bombe” lanciate sui social che alimentano discussioni e dibattiti senza però andare oltre” ha infatti detto durante la conferenza stampa Felice Calabró. Ed è stato lui a spiegare che quello di oggi vuole essere un contributo a cambiare metodo per iniziare a parlare di temi vitali per la città con le carte alla mano, con cognizione di causa, con una reale conoscenza di qual è il punto di partenza per programmare tutto insieme le strategie migliori per il Comune e per i suoi cittadini.

AUTISTI

Il primo punto affrontato dai due consiglieri è stato quello legato alla decisione di De Luca di bloccare la selezione e l’assunzione dei 75 autisti interinali. «Il sindaco ha valutato quali saranno le conseguenze che questa carenza di autisti provocherà nei servizi? L’ATM si trova già oggi in una situazione in cui ci sono i 44 interinali in scadenza, in cui ci sono ferie da garantire, in cui neanche gli straordinari possono sopperire alle carenze» ha chiesto Calabrò.

A rincarare la dose ci ha pensato Antonella Russo: «I dipendenti dell’Atm hanno diritto di andare in ferie e c’è anche un obbligo previsto dal contratto nazionale degli autoferrotranviari che prevede che si fruisca delle ferie nel periodo estivo. Ma c’è di più: il sindaco ha sospeso di punto in bianco una procedura che la società Tempor spa si era aggiudicata vincendo un regolare bando pubblico. De Luca ha valutato il rischio di una causa che sicuramente un’azienda farà immediatamente dopo aver vinto un bando e aver portato a termine le procedure di selezione? E tutti i candidati che erano stati selezionati e non saranno assunti allo stesso tempo non sono possibili cause contro l’Atm e il Comune? Non mi piace il lavoro somministrato, ma nell’attesa di un concorso pubblico a tempo indeterminato, che però si potrà fare solo quando ci saranno i bilanci Atm approvati, il bilancio consuntivo 2017 e previsionale 2018-2020 del Comune, il Pef, il nuovo contratto di servizio, come si garantiranno i servizi che già in questi primi giorni iniziano a soffrire?”.

Interrogativi indirizzati al sindaco De Luca che appena cinque giorni dopo la sua elezione ha sospeso le assunzioni senza probabilmente neanche valutare con accuratezza tutti gli aspetti di una questione che rischia di produrre serie conseguenze su più fronti.

TRASPARENZA

Sui dubbi di trasparenza che in questi anni hanno portato alle assunzioni interinali, i due consiglieri chiederanno alla precedente società, la Temporary, di rendere note graduatori e criteri con cui furono selezionati gli autisti assunti. Ricordando che non può essere l’Atm a renderli noti ma solo l’agenzia interinale. Un chiarimento però nel vortice di confusione che in queste settimane si sta alimentando la consigliera Russo ha voluto farlo: è stato detto che con le assunzioni interinali l’agenzia prende 500 mila euro di aggio, ma è errato perché la somma sull’ultimo appalto si ferma a 130 mila euro, certamente un costo inferiore rispetto per esempio all’Irap che si paga su un concorso pubblico.

TRAM

Nell’analisi non poteva mancare il tanto discusso tram. E qui a snocciolare i numeri ci ha pensato Antonella Russo: «Mi sono chiesta: cosa succede se si sospende il tram? Intanto un solo tram trasporta in una corsa fino a 180 persone, su un bus ne possono salire al massimo una sessantina. Quindi significa che per ogni tram servirebbero almeno tre bus, ma per guidarli servono gli autisti e in questo momento siamo nella situazione opposta. Il tram è utile? Si tratta di un servizio pubblico essenziale che ha anche valenza sociale quindi anche se i costi fossero più alti dei ricavi non si potrebbe prescindere dal valore sociale che ha il tram. Pensiamo ai disabili che possono usare i mezzi pubblici solo grazie al tram.

Ma cosa dicono i numeri? Nel 2017 il tram ha trasportato almeno 3,5 milioni di viaggiatori, mentre i bus circa 7,5 milioni. Quindi il tram da solo, a fronte di almeno 60 bus ogni giorno in linea, intercetta quasi la metà degli utenti che si servono del mezzo pubblico”.
Voce costi e ricavi: per De Luca il tram costa 5 milioni di euro a fronte di soli 3 milioni di ricavi quindi è in perdita. Ma Antonella Russo ha dimostrato il contrario: “Nel 2017 ci sono stati circa 800 mila euro di ricavi dai biglietti, anche se un calcolo esatto non si può fare visto che il biglietto è unico tram-bus; 1,2 milioni di contributo regionale; 3,9 milioni dal Comune nell’ambito del contratto di servizio, 230 mila euro di contributo ministeriale. Somma: 6,1 milioni di entrate contro 5,4 milioni di costi. Quindi il tram non è in perdita.

Calabrò e Russo hanno poi messo sotto la lente i soldi che Messina invece rischia di perdere se si dovesse rinunciare al tram: ci sono 5 milioni di fondi Pac Metro, 7 milioni per le manutenzioni dei mezzi e 4 milioni per interventi sulla linea di fondi Cipe. “Piuttosto si potrebbe iniziare a valutare di potenziare o modificare quello che non va”.

Alla fine due messaggi per il sindaco De Luca. Calabrò ha ricordato che ancora non è stato fatto l’allineamento dei conti tra Comune e Atm, motivo per cui i bilanci dell’azienda continueranno a cadere una volta arrivati in consiglio comunale. Poi la questione dei contributi regionali per il chilometraggio che vedono Messina penalizzata rispetto a Catania e Palermo. “Visto che De Luca ha rapporti diretti con l’Ars e con l’amministrazione regionale si intesti la battaglia dell’adeguamento dei corrispettivi perché è inaccettabile che la Regione paghi meno i chilometri messinesi rispetto alle altre due città metropolitane”.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. La Russo che difende quanto fatto in ATM da Cacciola ed Accorinti. Una rarità. Forse anche De Luca cerca un “attacchino” per fare in ATM ciò che vuole, e si sa che il tram è per antonomasia, il mezzo che ne offre di più.

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  2. miano francesco 21 Luglio 2018 10:59

    Cari consiglieri del pd non accetto (sono del pd da sempre) le vostre critiche al sindaco per gli autisti. A Messina come al solito si lavora se si conosce qualcuno e non per concorso. Hanno inventato il lavoro interinale per aggirare i concorsi. Vergogna. Vergogna.

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