"Scajola gate", Lady Matacena chiede il rito abbreviato

“Scajola gate”, Lady Matacena chiede il rito abbreviato

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lunedì 29 Settembre 2014 - 15:40

I difensori di Chiara Rizzo hanno chiesto che la moglie di Matacena venga giudicata col rito abbreviato. Anche per lei, coinvolta nell'inchiesta sugli aiuti istituzionali alla latitanza del marito, la prima udienza è fissata al 22 ottobre

Giocano d'anticipo i legali di Chiara Rizzo, gli avvocati Bonni Candido e Carlo Biondi. I difensori di Lady Matacena hanno infatti inoltrato richiesta di rito abbreviato. Hanno cioè chiesto che i giudici reggini giudichino la messinese residente a Montecarlo, anche se al momento ai domiciliari nella sua città natale, "allo stato degli atti", senza cioè passare dal dibattimento processuale. Una scelta che consente anche agli imputati di ottenere uno "sconto di pena", nel caso di condanna.
"Abbiamo avuto un lungo colloquio difensivo, a Messina, con la Sig.ra Rizzo – spiegano i legali – all’esito del quale abbiamo convenuto di presentare istanza di rito abbreviato. Detta istanza e’ stata inoltrata all’autorita’ giudiziaria competente, a mezzo pec, sabato 27/9, e questa mattina e’ stata depositata anche in cancelleria”. “In conseguenza della nostra scelta, della quale spiegheremo le ragioni con successivo comunicato. Ovviamente la nostra cliente non si presentera’ innanzi al Tribunale di Reggio Calabria alla gia’ fissata udienza del 22 ottobre”, quando iniziera’ il processo con rito ordinario."
Alla fine di luglio, la Dda di Reggio Calabria ha chiesto il giudizio immediato anche per l'ex ministro Claudio Scajola e MartinoPoliti, agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su presunti aiuti alla latitanza di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Forza Italia condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Nella richiesta avanzata dalla Procura non viene contestata agli indagati l'aggravante ex art. 7, cioè l'aver agevolato l'associazione mafiosa. La contestazione era già stata esclusa dal Gip Olga Tarsia. I legali della messinese Chiara Rizzo, gli avvocati Bonaventura Candido e Carlo Biondi, sono contrari alla richiesta.

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