Piscina Cappuccini, tariffe salate dell'ex giunta. I consiglieri: Riduciamole

Piscina Cappuccini, tariffe salate dell’ex giunta. I consiglieri: Riduciamole

Pippo Trimarchi

Piscina Cappuccini, tariffe salate dell’ex giunta. I consiglieri: Riduciamole

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domenica 21 Ottobre 2018 - 07:29

L'ex amministrazione ha aumentato in modo esponenziale le tariffe. Protestano le società ed i consiglieri comunali Russo, Pergolizzi e Mangano chiedono alla nuova giunta di ridurle.

L’amministrazione Accorinti ha lasciato in eredità alla nuova una convenzione con la Wateropolo per la gestione della piscina Cappuccini che di fatto ne impedisce l’utilizzo da parte delle altre società e delle famiglie, alla luce di tariffe stellari.

Con una delibera di febbraio infatti si arrivava ad una transazione con la Waterpolo Messina per la gestione della Cappuccini, dopo anni di contenziosi in base alla quale la società si è sobbarcata i costi della manutenzione e degli interventi di sistemazione dell’impianto per ottenere l’agibilità per il pubblico spettacolo (in totale 311 mila euro), ed in cambio avrebbe gestito fino al 2021 per ammortizzare le spese.

L’amministrazione si impegnava quindi a riformulare il tariffario di uso del complesso natatorio senza indicare criteri specifici.

Il 24 aprile, nell’alzare tutte le tariffe, comprese quello dello Stadio Scoglio e del Campo Marullo, la giunta Accorinti aumentava anche quelle della Cappuccini facendo riferimento all’accordo transattivo con la ASD Waterpolo.

La conseguenza è stato l’aumento fino al 600% (da 3,00 euro a 18,00 euro) per chi vuol fare attività natatoria e di circa il 730% per chi pratica l’attività di pallanuoto (da 15,00 euro a 108,00 euro), a fronte di un incremento compreso tra il 5% ed il 10% per i singoli utenti.

Inevitabili, ma anche immaginabili, le proteste delle società, che ieri hanno tenuto una conferenza stampa segnalando l’impossibilità di sostenere simili costi, ma anche delle famiglie stesse. Nei mesi scorsi è stata avviata un’interlocuzione positiva con la nuova amministrazione ma si deve trovare la strada tecnico-burocratica per far tornare le tariffe ad una dimensione reale.

Due società hanno fatto ricorso al Tar che però ha rigettato l’istanza ritenendo non pregiudizievoli gli aumenti.

Nel frattempo, i consiglieri di Alessandro Russo e Nello Pergolizzi (Libera Me) e Paolo Mangano (M5S) hanno raccolto l’allarme di società e famiglie e presentato una mozione che riduca al più presto il tariffario. I consiglieri rilevano come a Messina gli impianti natatori utilizzabili per le attività sportive e singole sono stabilmente solo due (“Cappuccini” e piscina “Campagna”) con l’aggiunta di una sola altra stagionale (“Polisportiva Magazzù”), a differenza di città come Catania che ne hanno circa quindici

“Il livello delle tariffe attuali incide non soltanto sulle capacità di spesa e di gestione di numerose associazioni sportive interessate alla pratica dell’attività natatoria – con molto probabili conseguenze in termini di chiusura o fallimento – ma anche sulla possibilità di numerosi cittadini, soprattutto i più giovani, di poter avviarsi ed esercitarsi nella pratica e nell’attività sportiva in vasca”.

I consiglieri quindi pur condividendo la necessità di un adeguamento tariffario di tutti gli impianti sportivi evidenziano l’attenzione a on causare tracolli e fallimenti, da qui quindi l’invito all’amministrazione De Luca a modificare le tariffe applicando aumenti percentuali ridotti. Che garantiscano sia l’uso ai singoli cittadini che la sopravvivenza delle associazioni sportive, che hanno un ruolo fondamentale nella pratica dello sport e nella crescita di bambini e ragazzi. Russo, Pergolizzi e Mangano chiedono inoltre la garanzia di far assicurare il rispetto dell’uso di una corsia (la prima corsia dalle 9 alle 17) per i soggetti portatori di handicap.

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