Balzi di livello, carriere rapide, permessi sindacali: i dati del dossier Atm

Balzi di livello, carriere rapide, permessi sindacali: i dati del dossier Atm

Rosaria Brancato

Balzi di livello, carriere rapide, permessi sindacali: i dati del dossier Atm

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sabato 02 Marzo 2019 - 16:43

Un'azienda totalmente sindacalizzata. E non a caso

Guardando i dati del dossier un dato emerge chiaramente: l’Atm è totalmente sindacalizzata, la stragrande maggioranza dei dipendenti ha una tessera sindacale. Questo dato, unito ai cambi di sindacato, fa pensare che l’iscrizione sia in un certo senso connaturata ad un sistema che si autoalimenta.

Per fare un esempio: su 172 operatori di esercizio gommato soltanto 24 non sono iscritti al sindacato. Su 475 dipendenti 370 sono iscritti. L’alta sindacalizzazione di per sé potrebbe essere un fatto positivo se fosse legato alla spinta ideale, ma i cambi di tessera o le guerre tra sindacati al mutare delle gestioni fa invece pensare che le motivazioni siano molto più terrene.

I vertici dell’Atm nel replicare alle 5 sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero per contestare favoritismi hanno presentato un dossier che dipinge una realtà diversa. De Luca ha parlato di “Cencelli sindacale”.

Analizziamo il dossier per vedere se e quando ci sono stati eventuali favoritismi e chi hanno favorito, premettendo che i cambi di sindacato sono tali da rendere difficile anche questo tipo di analisi.

LE MANSIONI SUPERIORI col sistema dei “6 mesi”

Dal 2016 al 2018 ci sono stati 31 “avanzamenti” con accessi a mansioni superiori.

La qualifica superiore viene attribuita con un ordine di servizio o interpello ma viene “sbadatamente” dimenticata oltre i 6 mesi di modo che diventa fissa per legge (o su contenzioso del lavoratore).

Dei 31 dipendenti che hanno usufruito della “sbadataggine” dell’Atm gestione Foti-Cacciola ben 15 erano iscritti alla Cisl, 6 alla Cgil, 3 alla Uil, uno alla Faisa ed uno solo di recente si è iscritto all’Orsa. I due interpelli della gestione Campagna riguardano due non iscritti ad alcun sindacato e non ci sarà alcuna “sbadataggine” entro i 6 mesi. Da un lato appare normale che la Cisl non sia tra le 5 sigle che hanno proclamato lo sciopero (visto che ha usufruito dei vantaggi), ma non si capisce perché le 5 sigle facciano uno sciopero oggi puntando il dito sulla Cisl e non lo abbiano fatto quando è “accaduto il fattaccio”, ovvero dal 2016 al 2018….

Il sistema della distrazione ha consentito carriere rapide ad alcuni sindacalisti.

Nel dossier figurano 7 dirigenti sindacali della Faisa, 3 della Uil, 1 della Cisl, 1 Cgil e 1 Cub. Nel dettaglio c’è chi, ad esempio, da esattore, di “interpello in interpello” dimenticato oltre i 6 mesi è diventato collaboratore d’ufficio e punti, attraverso il contenzioso con l’Atm a diventare coordinatore d’ufficio (cioè il capo di sé stesso).

Un autista dopo 3 passaggi di qualifica è in contenzioso per vedersi riconosciuta la qualifica di coordinatore d’esercizio. E c’è persino chi, pur essendo stato in permesso sindacale e affini per gran parte dell’anno da un’assunzione come bigliettaio e balzi di carriera è in contenzioso per la qualifica di capo area. Si tratta quindi di dirigenti sindacali che sono riusciti a fare 2 o 3 balzi in avanti.

In tutti questi casi non si tratta di semplici iscritti, ma di posizioni sindacali. Se favoritismi ci sono stati inoltre, riguardano il passato.

I TURNI

L’Atm ha fornito le tabelle relative alla media dei turni di tutti gli operatori di esercizio gommato. La media oraria è uguale per gli iscritti di tutte le sigle

Cgil-6 ore 32

Cisl-6 ore e 32

Uil-6 ore e 30

Ugl- 6 ore e 30

Orsa 6 ore e 29

Faisa – 6 ore e 25

Non emerge quindi alcun favoritismo nei turni a favore di qualcuno.

ZTL

Una tabella ha fornito i dati della selezione interna di 6 posti per assistente alla clientela del 14 gennaio 2016. Su 6 posti 5 sono andati ad iscritti Cub (poi passati alla Uil) ed uno alla Cgil. Ironia della sorte il presidente della Commissione era quel Natale Trischitta che adesso, da dg facente funzione, viene contestato dai sindacati che scioperano principalmente contro di lui l’8 marzo.

IL REPORT SULLE PERDITE DELLE GIORNATE LAVORATIVE

In media i dipendenti assenti GIORNALMENTE nel mese di gennaio sono stati 24, 9 (per malattia, permessi sindacali, congedi, legge 104), con una perdita di giornate lavorative a gennaio di 772. A febbraio la media di assenza giornaliera è stata di 25,6 lavoratori ed una perdita mensile di 718 giorni (febbraio ha 28 giorni).

PERMESSI SINDACALI

L’Atm ha un’integrazione di permessi sindacali che di fatto raddoppia le ore già previste dal contratto nazionale.

792 ore annue per ognuna delle 5 sigle firmatarie (Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl)

Questi permessi sono destinati ai dirigenti territoriali e regionali.

Altre 792 ore annue vengono aggiunte alle singole 5 sigle per rappresentanti di segreteria territoriale

Altre 400 ore annue per le 5 sigle per dirigenti delle Rsa

Orsa e Cub, che non sono firmatarie di contratto hanno rispettivamente 600 ore annue e 400 ore.

In totale sono 9.320 ore l’anno di permessi sindacali pari a 1.479 giornate.

Come rilevato da Mariano Massaro, unico sindacalista presente in conferenza stampa, non c’è alcuna documentazione da presentare per i permessi sindacali. L’Orsa ha quindi chiesto e ottenuto dall’Atm sia la rotazione dei turni che la regolamentazione dei permessi sindacali.

A margine della conferenza stampa c’è stato un siparietto tra Massaro e De Luca, quando il sindacalista ha spiegato di aver proclamato uno “sciopero preventivo. Noi vogliamo che De Luca ponga fine adesso al sistema di gestione Foti”. Il sindaco ha replicato: “Se scioperi con le altre sigle ti fai strumentalizzare”.

Dopo un battibecco sindaco e Orsa s’incontreranno martedì, alla presenza anche della Faisa “se il sindaco ci dà segnali chiari di cambiamento decideremo di conseguenza”.

Rosaria Brancato

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