Ricerca scientifica sulla Sla. Ecco come saranno impiegati i fondi della "doccia ghiacciata"

Ricerca scientifica sulla Sla. Ecco come saranno impiegati i fondi della “doccia ghiacciata”

Ricerca scientifica sulla Sla. Ecco come saranno impiegati i fondi della “doccia ghiacciata”

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sabato 14 Febbraio 2015 - 11:36

Arisla (Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica) propone il nuovo bando per progetti di ricerca scientifica sulla Sla. I fondi sono stati raccolti con la campagna Ice Bucket Challenge della scorsa estate. I ricercatori italiani possono presentare proposte di ricerca clinica fino al 12 maggio 2015. IN ALLEGATO IL BANDO

Fondazione AriSLA investe anche quest’anno nella ricerca scientifica e apre oggi il nuovo Bando per Progetti di Ricerca sulla SLA, anche grazie alle donazioni dell’«ICE Bucket Challange». Si tratta del settimo Bando proposto da AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che dal 2009 ad oggi ha potuto sostenere 97 gruppi di ricerca, per oltre 150 ricercatori che lavorano per la conoscenza e la cura della SLA.

“Con la Call 2015 ci siamo posti un obiettivo – spiega Mario Melazzini, presidente AriSLA – oltre a quello di aumentare le conoscenze sulla SLA, essere sempre più vicini alle esigenze dei pazienti, sostenendo gli studi sulla diagnosi precoce, sugli aspetti terapeutici e riabilitativi della malattia. Ecco perché quest’anno abbiamo voluto rivolgere il bando esclusivamente ai progetti di ricerca clinica, offrendo l’opportunità di dare una risposta concreta ai bisogni più urgenti dei pazienti e delle loro famiglie. Si tratta di una risposta reale anche a tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono la ricerca sulla SLA. Il nostro impegno, come AriSLA, è quello di dimostrare che ogni aiuto si traduce in azioni. E questo nuovo bando, lanciato anche grazie alle donazioni dell’Ice Bucket Challenge, conferma la nostra mission: garantire in modo meritocratico a chi vuole fare ricerca, seriamente e con responsabilità , gli strumenti per farlo. Domani è la giornata mondiale del malato: ricordiamoci: per tutti i malati la ricerca è speranza e la speranza è vita”.

CHI PUO’ PARTECIPARE AL BANDO – Possono partecipare al Bando i ricercatori di università italiane, di istituti di ricerca pubblici o privati che abbiano sede in Italia. I partner for profit potranno partecipare alla ricerca, ma non potranno essere beneficiari di un contributo economico da parte di AriSLA. Il bando incoraggia, inoltre, la presentazione di progetti a carattere multicentrico.

AREE DI FINANZIAMENTO – Chi partecipa al bando dovrà presentare un progetto di ricerca di durata non superiore ai 36 mesi per una richiesta economica attesa tra i 300.000 e i 500.000 euro. Nello specifico, le aree di finanziamento sono le seguenti:

• ricerca clinica sperimentale che mira a testare nuove molecole, farmaci o nuove terapie per rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti;

• ricerca clinica osservazionale con l’intento di individuare nuovi marcatori di malattia per una diagnosi precoce e una prognosi più efficace;

• studi epidemiologici per conoscere l’impatto della malattia sulla popolazione;

• creazione di registri nazionali con lo scopo di organizzare i dati e le informazioni relativi alla malattia, così da rendere più efficaci le strategie di assistenza e di cura verso i pazienti.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE – Le proposte potranno essere presentate da oggi 10 febbraio 2015 fino al 12 maggio 2015, esclusivamente per via telematica e redatte in lingua inglese. Tutti i moduli possono essere scaricati dal sito AriSLA (www.arisla.org).

SUPPORTO METODOLOGICO – AriSLA offre anche un servizio di assistenza sugli aspetti metodologici di presentazione dei trial clinici. Le richieste di assistenza potranno essere presentate compilando il modulo scaricabile dal sito www.arisla.org e inviate via mail all'Ufficio Scientifico di AriSLA entro e non oltre il 10 marzo 2015.

PROCESSO DI VALUTAZIONE – Anche per questa Call AriSLA affida il processo di selezione delle proposte ad una commissione scientifica, composta da un panel di esperti internazionali che valuteranno i lavori in forma anonima, in un processo che prevede più livelli di selezione, così da assicurare trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. La conclusione del processo di valutazione è prevista entro la fine del 2015.

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