A Zafferia baraccopoli “inestirpabile”: nel giro di qualche giorno nuovo accampamento

Il villaggio di Zafferia, e per la precisione l’area 100 metri a monte dal bivio della ex SS114, sembra proprio andare a genio a quel “solito” gruppo di romeni che, ancora una volta, nel giro di qualche giorno, ha messo in piedi l’ennesima baraccopoli. Proprio così, nessuna errore, la denuncia, dopo quella dello scorso 2 settembre (vedi articolo correlato), arriva dal presidente della II circoscrizione Giovanni Di Blasi: «Questa mattina – ci spiega – sono stato nuovamente contattato da un gruppo di residenti per i quali è ormai diventato consueto l’affaccio sulla baracche che vengono tirate su nel giro di poche ore. I cittadini lamentano una situazione oggettivamente insostenibile a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie che si vengono a creare con l’insediamento di queste persone».

A prescindere infatti dai dati anagrafici, che siano quegli stessi rumeni o “amici degli amici”, il risultato non cambia: nella zona bonificata la situazione torna ad essere la medesima. Di Blasi che anche stavolta spera nel veloce intervento degli uomini del Nucleo Decoro coordinati da Biagio Santagati e dalla società Messinambiente per la pulizia della zona dove è già stato depositato ogni tipo di materiale e dove sono state costruire baracche in legno e lamiera, sollecita un intervento anche da parte dell’amministrazione e nello specifico dell’assessore alle politiche sociali Dario Caroniti per affrontare il problema direttamente alla radici. «Nello specifico – si legge nella nota del presidente del II quartiere si chiede – l’allontanamento dei soggetti nomadi e la presa in cura da parte dell’Assessorato e del Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Messina per gli opportuni provvedimenti e la chiusura del perimetro di tale area in modo da non consentirne più l’accesso».

Che sia la volta buona? L’interrogativo ora più che mai è d’obbligo.