Barcellona. Liquidazione Esa. Cresce la solidarietà ai lavoratori. Lunedì l’incontro alla Regione

Barcellona. Liquidazione Esa. Cresce la solidarietà ai lavoratori. Lunedì l’incontro alla Regione

Barcellona. Liquidazione Esa. Cresce la solidarietà ai lavoratori. Lunedì l’incontro alla Regione

giovedì 12 Novembre 2009 - 22:08

Anche il consiglio comunale di Barcellona sostiene la protesta. Il segretario regionale di Rifondazione Cangemi al centro di meccanizzazione.

È stata una giornata interlocutoria, quella odierna, per i lavoratori dell’Esa, impegnati nella battaglia per impedire la liquidazione dell’ente regionale. L’incontro tra il presidente della commissione bilancio Riccardo Savona e i rappresentanti dei sindacati, atteso per questa mattina a Palermo, è stato rinviato a lunedì prossimo, quando dovrebbero essere presenti anche gli assessori al Bilancio e all’Agricoltura Di Mauro e Cimino. Sempre che la crisi di governo, montata oggi alla Regione, non pregiudichi anche questa opportunità di confronto. Intanto i lavoratori dell’Esa, in assemblea permanente dal 2 novembre, hanno contattato i sindaci dei comuni limitrofi, ottenendo solidarietà e sostegno per la loro battaglia. In mattinata una delegazione è stata ricevuta a Palazzo Longano dal presidente del consiglio comunale, Francesco Crinò, e dai capigruppo consiliari, che hanno assicurato l’appoggio del consiglio alle iniziative di protesta che saranno intraprese nei prossimi giorni. Il sindaco Candeloro Nania ha inviato una lettera ai primi cittadini dei comuni in cui si trovano le altri sedi dell’Esa, per chiedere un confronto e intraprendere un’azione comune. Nel pomeriggio è giunto anche il segretario regionale del partito di Rifondazione Comunista, Luca Cangemi, con una rappresentanza cittadina e provinciale. Cangemi ha sostenuto che Rifondazione è dalla parte dei lavoratori siciliani dell’Ente di sviluppo agricolo, i quali hanno diritto di conoscere con certezza quale sarà il loro futuro. Il partito si è impegnato inoltre a svolgere un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, organizzando confronti e una raccolta firme.

Su un punto quasi tutti concordano: l’Esa può essere ancora utile se sarà riformato. Da parte loro i lavoratori sono disposti a mettere a disposizione la professionalità e l’esperienza non solo in ambito prettamente agricolo, ma anche nelle attività di salvaguardia di un territorio ad alto rischio di dissesto idrogeologico.

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