Dei 68 milioni investiti nel progetto, solo il 6% sarà destinato alle strutture ospedaliere della provincia di Messina.

Investire in attrezzature sanitarie di alta tecnologia per prevenire e curare malattie cardiovascolari e oncologiche. Questo il progetto promosso dalla regione Sicilia con i fondi europei previsti dal programma operativo regionale (Por). Dei 68 milioni che verranno investiti nel progetto, solo il 6% saranno però destinati alle strutture ospedaliere della provincia di Messina. Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, durante un incontro a Palermo con i sindaci e i direttori generali delle aziende sanitarie provinciali. Erano presenti anche il direttore generale dell’Asp 5, Salvatore Giuffrida, il commissario straordinario del Policlinico “G. Martino” di Messina, Giuseppe Pecoraro, e il direttore generale dell’azienda Papardo Piemonte, Armando Caruso. L’assessore Russo ha garantito che la ripartizione dei fondi è stata programmata sulla base di un’attenta analisi del fabbisogno sanitario sul territorio. Ma il sindaco di Barcellona, Candeloro Nania, lamenta una eclatante disparità nell’assegnazione dei fondi. Se si tiene conto del rapporto tra le risorse elargite e la densità percentuale della popolazione – ha evidenziato il sindaco – ad essere danneggiata è proprio la provincia di Messina, che presenta una densità abitativa pari al 13% della popolazione regionale, ma a cui sono state destinate solo il 6% delle risorse. Per altre province, come Catania o Agrigento, è stata invece fissata una quota superiore alla densità percentuale della popolazione. «Uno sfregio a danno delle nostre comunità», ha concluso il sindaco Nania, che ha chiesto la collaborazione di tutti i deputati regionali della provincia di Messina.