Spazi culturali e per i bambini. Alla Biblioteca comunale il successo di “Giochi di lettura”

Spazi culturali e per i bambini. Alla Biblioteca comunale il successo di “Giochi di lettura”

Spazi culturali e per i bambini. Alla Biblioteca comunale il successo di “Giochi di lettura”

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giovedì 10 Ottobre 2013 - 09:23

La referente provinciale del progetto "Nati per leggere", Elena Scrima, racconta un'iniziativa che merita un plauso per diversi motivi: ha ribadito l’importanza della biblioteca pubblica e la necessità di spazi culturali per i bambini che, molto spesso a differenza degli adulti, sanno apprezzare la bontà delle esperienze, ed ha sposato il criterio del costo zero

Rammentando i diritti imprescrittibili di Daniel Pennac vi chiediamo: Perché leggere ad alta voce? E rubando alle pagine di Come un romanzo rispondiamo: Per la meraviglia…! Le parole pronunciate ad alta voce esistono davvero, si materializzano e creano mondi favolosi in cui è piacevole immergersi.

Leggere ad alta voce è un’esperienza che stringe il lettore e gli ascoltatori in un rapporto avvolgente e privilegiato. Se poi gli ascoltatori sono i bambini, la narrazione assume i contorni di un’avventura in cui loro sono pronti a tuffarsi senza timori o riserve, provando ad ogni frase il piacere del gioco e chiedendo che quella finzione non abbia mai fine.

In occasione della seconda edizione del BiblioPride-Giornata nazionale delle biblioteche, le porte della Biblioteca comunale “Tommaso Cannizzaro” si sono aperte per accogliere tutti quei piccoli che, in compagnia dei genitori, desideravano fare esperienza di lettura.

Le stanze sono state trasformate a misura di bambino attraverso l’allestimento di spazi attrezzati con tappeti morbidi, cuscini, scatole porta libri e valigie colme di volumi adatti alle diverse fasce d’età: cartonati, di stoffa e tattili per i più piccoli che amano il contatto e l’esplorazione degli oggetti, ma anche albi illustrati, testi con fiabe della tradizione, libri gioco per i lettori di 4-6 anni. I libri possono viaggiare ed essere trasportati per raggiungere chiunque: così alla Biblioteca comunale, le lettrici volontarie del progetto Nati per Leggere, che ruotano attorno alla Biblioteca dei Cappuccini di Messina, hanno ‘prestato’ le loro storie e la loro voce per creare un ambiente magico in cui i bambini si sono tuffati trovando comodamente il loro posto. Seduti, sdraiati, in piedi, con accanto i genitori, in gruppo o da soli, hanno ascoltato le vertiginose rime di Prosciutto e uova verdi, seguito l’avventura di Giulio Coniglio va in biblioteca e ascoltato la fantasiosa lingua piripù di Tararì Tararera.

La prima parte del pomeriggio è stata pensata soprattutto per le fasce 6 mesi-6 anni: a questo target si rivolge infatti Nati per Leggere, progetto nazionale nato nel 1999 dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso ACP (Associazione Culturale Pediatri), AIB (Associazione Nazionale Biblioteche) e CSB (Centro per la Salute del Bambino), che promuove la lettura ad alta voce sin dal primo anno di vita quale fattore importante nello sviluppo relazionale, emotivo e cognitivo del bambino e strumento di prevenzione dell’insuccesso scolastico.

Nella seconda parte del pomeriggio, rivolta alla fascia 6-10 anni, lo scrivistorie Matteo Abbate, con la collaborazione della narratrice Francesca Ruggeri, ha ‘messo in scena’ un esilarante racconto tratto dalla sua ultima raccolta Caio lo spaventa passeraio, che ha acceso il pubblico di bambini e adulti.

Questa iniziativa merita un plauso per diversi motivi: ha ribadito l’importanza della biblioteca pubblica e la necessità di spazi culturali per i bambini che, molto spesso a differenza degli adulti, sanno apprezzare la bontà delle esperienze; ha sposato il criterio del costo zero e la filosofia della ‘produzione dal basso’ per cui, poggiando su professionalità volontarie (bibliotecari e lettori), accordi con altre istituzioni (Biblioteca dei Cappuccini) e generosità dei dipendenti, ha permesso alla biblioteca di offrire un servizio di promozione della lettura; ha ‘adottato’ – anche se per poche ore – Nati per Leggere, progetto raccomandato dai pediatri nell’ambito delle buone pratiche per la salute del bambino.

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