Messina. Biglietto integrato, più corse, focus sulle stazioni: impegni per la Metroferrovia

Messina. Biglietto integrato, più corse, focus sulle stazioni: impegni per la Metroferrovia

Francesca Stornante

Messina. Biglietto integrato, più corse, focus sulle stazioni: impegni per la Metroferrovia

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lunedì 05 Ottobre 2020 - 18:56

Tanti gli impegni presi oggi soprattutto dall'assessore regionale Marco Falcone per il rilancio della Metroferrovia di Messina durante l'incontro promosso da Tempostretto che ha riunito Regione, Comune, Atm e territorio

“Rilanciare la Metroferrovia di Messina è possibile. Basta volerlo”. E’ nato con questo slogan l’incontro promosso da Tempostretto che oggi ha riunito Regione, Comune di Messina, Atm e territorio per un focus sulla grande infrastruttura che collega Messina-Giampilieri ma che, ad oggi, resta ancora una grandissima occasione sprecata. Un incontro che si è svolto nell’area del parcheggio Atm a Gazzi, proprio a due passi dall’ingresso di una delle dieci stazioni di Metroferrovia di Messina. Quasi tre ore ricchissime di idee, confronti, proposte, ma soprattutto impegni chiari e precisi che hanno trasformato quello slogan in una speranza finalmente concreta.

E’ stato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone a rispondere all’appello di Tempostretto. Lo ha fatto garantendo la massima attenzione sul problema e soprattutto assumendosi impegni precisi e cadenzati. Tutti sono d’accordo sul fatto che continuare a sprecare questa opportunità è una sconfitta in termini di investimenti già fatti, mobilità, viabilità, sostenibilità, servizi resi ai cittadini. E proprio per questo l’incontro di oggi ha rappresentato una sorta di sigillo su promesse e impegni nei confronti della città di Messina su cui adesso vigileremo con attenzione.

L’iniziativa di Tempostretto

A moderare i lavori Pippo Trimarchi, editore di Tempostretto. «In questi anni abbiamo tentato in tutti i modi di richiamare l’attenzione su un’infrastruttura fondamentale per una vera mobilità sostenibile. La Metroferrovia è bellissima, ci sono interventi che vanno fatti, ma è una grande opportunità da sfruttare non solo per la zona di Messina sud ma per il sistema di mobilità e viabilità di tutta la città. L’obiettivo per cui abbiamo deciso di riunire tutti i protagonisti di questa partita è prendere impegni seri per rilanciare questa infrastruttura. E siamo certi che per farlo serve una spinta unitaria forte». Con queste parole, Trimarchi ha lanciato la questione che da sempre è stata definita come “il problema dei problemi” che finora ha impedito il decollo della Metroferrovia: l’assenza del biglietto unico integrato tra Ferrovie e Atm di Messina. Cioè un unico biglietto che consente ai cittadini di muoversi sui diversi mezzi di trasporto in un sistema integrato di bus e treni.

Gli impegni dell’assessore Falcone

A rispondere l’assessore Falcone, che proprio ai microfoni di Tempostretto, pochi mesi fa, aveva assicurato che entro novembre anche Messina avrebbe avuto il biglietto integrato. A Palermo l’esperimento è già partito, Catania è anche pronta, ma per Messina ancora nei fatti è tutto fermo al palo. «Trenitalia è ben disponibile a ragionare su biglietto unico su quest’area metropolitana. Quello sperimentato a Palermo in questi mesi è stato un biglietto integrato giornaliero al costo di 5.50 euro, ma è stato usato soprattutto dai turisti. Questo esperimento ci ha consentito di comprendere che serve per esempio un biglietto unico di due ore ma anche un abbonamento unico, altrimenti questo tipo di iniziativa resta appetibile solo per i turisti».

Ma per Messina? A che punto siamo? Falcone su questo punto ha deciso di non tergiversare e proprio l’incontro di oggi è servito a fissare una prima tappa: «Giovedì prossimo convoco un incontro a Palermo con Atm e Trenitalia». Un incontro che servirà a far ripartire quel dialogo a singhiozzo che in questi anni non è andato oltre le buone intenzioni di tutti. La Regione, ha spiegato l’assessore, è pronta a fare la sua parte: «Noi possiamo rafforzare la tratta, spingere Trenitalia ad aumentare le corse, potenziare i servizi, chiedere più kilometri sulla Messina-Giampilieri, ma l’utenza deve rispondere. In Sicilia i numeri ci dicono che laddove i servizi ferroviari sono stati potenziati è cresciuto il numero dei passeggeri. Dunque l’impegno che prendiamo è ascoltare cosa chiede Messina. L’esigenza è potenziare il servizio per renderlo appetibile per i cittadini? Lo facciamo. Servono interventi infrastrutturali per le stazioni? Siamo pronti a sostenere il Comune anche in questi interventi. La Metroferrovia é un’occasione perduta da trasformare in opportunità. Per prima cosa è necessario stabilire come efficientare il servizio perché così com’è tanto varrebbe chiuderlo. E non è ciò che vogliamo. Serve potenziare corse, razionalizzare orari da concordare con l’amministrazione comunale, aggiungere numero delle corse. E sul biglietto unico ci vedremo giovedì prossimo affinché sia non solo integrato ma anche calmierato».

Il lavoro del deputato De Domenico

Impegni chiari, stimolati anche dalla verve del deputato regionale del Pd Franco De Domenico che proprio su Metroferrovia ha speso grande impegno. Ha ricordato all’assessore Falcone che è trascorso un anno da quando l’Ars votò un ordine del giorno che trovava anche i soldi per il biglietto integrato di Messina. E dunque non c’è più tempo da perdere, ma passare ai fatti.

Il Comune di Messina e l’Atm

Di fronte all’assessore Falcone, l’assessore del Comune di Messina Salvatore Mondello, pronto a recepire ogni input e a rispondere con carte alla mano che Messina è pronta a fornire qualunque tipo di studio e contributo rispetto a quelle che sono le reali esigenze del territorio. Mondello ha snocciolato i tre interventi cardine che il Comune di Messina sta portando avanti per potenziare la linea tranviaria, i parcheggi di interscambio, il trasporto pubblico locale, tutto ovviamente in quell’ottica di sistema integrato a cui punta la strategia dell’amministrazione De Luca. «Ci occupiamo della Metroferrovia dall’agosto del 2018, abbiamo anche dialogato con Trenitalia, ma ad oggi siamo ancora fermi su questo fronte. Il Comune di Messina è pronto a fare la sua parte per costruire quel sistema di mobilità che con un buon funzionamento della Metroferrovia a sud ci permetterebbe di togliere i bus Shuttle dalla zona sud per alleggerire il traffico su strada e dirottare quei mezzi per offrire altri servizi. La nostra idea di città è tutta nel Piano generale del Traffico ed è lì la strategia che stiamo portando avanti».

Ovviamente sulla stessa scia il presidente dell’Atm di Messina, Pippo Campagna, che di fatto è attore principale insieme a Ferrovie dello Stato sia sul tema del biglietto intregrato che su quello dell’integrazione dei servizi. Ma se non si cammina a bracetto con le Ferrovie, programmare qualunque cosa che tenga conto della Metroferrovia è inutile. «Atm sarebbe felicissima di avviare questo percorso –ha commentato Campagna. Se ci sono problemi tecnici per l’adeguamento dei sistemi noi possiamo adeguarci alle esigenza visto che abbiamo un bando di infomobilità in fase di appalto. Per esempio stiamo ragionando di biglietto integrato anche con altre realtà come Reggio Calabria o Caronte e tourist. Credo che non ci siano problemi insormontabili se ci sediamo a parlare. Atm, dalla sua parte, è pronta a rivedere corse, orari, linee, capolinea per costruire un vero servizio integrato, come abbiamo fatto con il nuovo piano invernale del trasporto pubblico basato tutto su un sistema a pettine».

Tante idee e proposte

Tanti gli interventi durante il dibattito. Tra i relatori anche Giovanni Russo, presidente dell’associazione Ferrovie siciliane, che ha ricordato che laddove per esempio c’è l’alta velocità il Pil dei territorio è più alto, segno che i servizi che funzionano generano economia e ricchezza. Idee, riflessioni, critiche e soprattutto proposte sono arrivate dai segretari generali di Cisl e Uil, Nino Alibrandi e Ivan Tripodi, da diversi esponenti di I, II e III circoscrizione, cioè dei territori serviti dalla Metroferrovia, da CittadinanzAttiva, con le parole dell’ingegnere Mario Pizzino che da ex dirigente comunale conosce molto bene la storia della Metroferrovia e soprattutto i tanti impegni disattesi soprattutto dalle Ferrovie.

Si è parlato anche di stazioni e sono stati proprio gli esponenti dei quartieri, soprattutto Gianpiero Terranova, vicepresidente della II circoscrizione, a puntare l’attenzione su questo tema. Chiedendo in particolare di non sottovalutare la questione strutturale delle stazioni come ad esempio quella di Contesse, fortemente minacciata dall’erosione costiera che rischia di cancellare l’accesso alla stazione. Non solo Contesse però. Le stazioni di Metroferrovia probabilmente non sono neanche conosciute dai cittadini perché indicate male e spesso con accessi impervi, bui, sporchi.

Il sopralluogo alla stazione di Gazzi

Non a caso l’incontro si è chiuso con un sopralluogo proprio alla stazione di Gazzi con l’assessore Falcone. Un treno di Metroferrovia proprio in quel momento ha fatto la sua fermata. Desolatamente vuoto. Con vetture nuove, che già dalla prossima settimana arriveranno anche a Messina, la tratta Messina-Giampilieri potrebbe essere percorsa in 15 minuti. Dall’estrema zona sud al centro città in soli 15 minuti. Un tempo ridottissimo che potrebbe consentire di aumentare la frequenza delle corse. Uno spunto che Falcone ha colto e che insieme a tutte le riflessioni di oggi sarà al centro di questo primo incontro fissato per giovedì. Sperando che questa giornata promossa da Tempostretto possa rappresentare il trampolino per una nuova Metroferrovia a Messina. I presupposti sembrano esserci tutti. Adesso è il momento di passare ai fatti.

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