Bimbo al Policlinico, il Garante per l'infanzia: "Seguito dai medici, si evitino visite e pressioni"

Bimbo al Policlinico, il Garante per l’infanzia: “Seguito dai medici, si evitino visite e pressioni”

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Bimbo al Policlinico, il Garante per l’infanzia: “Seguito dai medici, si evitino visite e pressioni”

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domenica 21 Luglio 2019 - 18:29

Messina- "Invito i volontari a non recarsi presso la struttura ospedaliera" scrive Costantino per porre fine ad una situazione di confusione

Un messaggio trasmesso a catena via whatsapp (con il quale s’invitavano i messinesi a stare accanto in ospedale al bambino per alcune ore) ha causato poca chiarezza e molta confusione in merito ad un bimbo ricoverato al Policlinico, al punto da rendere necessario, proprio a tutela del neonato, un intervento di Angelo Costantino, garante dell’infanzia.

In riferimento al bambino ad oggi ricoverato presso la UTIN del Policlinico di Messina sotto Tutela del Tribunale dei Minori- si legge- il Garante per l’infanzia invita volontari, associazioni, singoli cittadini a non recarsi presso la struttura ospedaliera. Il minore è seguito dai medici e dagli infermieri del reparto con grande professionalità e attenzione. Nessuno è autorizzato a recarsi presso la struttura e a pretendere alcunché. Mi giungono notizie di individui che chiedono informazioni sullo stato di salute del bambino e sulla sua situazione familiare. Tali pressioni sono illegittime e suscettibili di segnalazione all’Autorita’ Giudiziaria. Il Garante dell’Infanzia di Messina, seppur registra la grande solidarietà e disponibilità dei Messinesi, è profondamente preoccupato per il clima di pressione che si sta creando intorno al caso. Il Garante dell’Infanzia, pertanto, invita a tornare ad una condizione di misura, rispettosa dei provvedimenti dell’ Autorità Giudiziaria che con attenzione si sta facendo carico del caso. Sicuro della collaborazione si invita ancora una volta a tenere un atteggiamento di misura a garanzia del minore e nel rispetto delle istituzioni”.

 Il Garante dell’Infanzia Dr Costantino Angelo

ndr- whatsapp è un mezzo di comunicazione anche utile, ma in taluni casi, delicatissimi e privati come questo, si rischia di creare più danno che aiuto.

2 commenti

  1. Che succede?

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  2. Al solito, uno strumento molto utile, come whatsapp, viene, in quest’occasione, impiegato nel modo peggiore possibile. Peraltro, ricordiamocelo bene, poi, chiunque ha scritto questi messaggi, potrebbe ricevere una convocazione negli uffici della POLIZIA POSTALE per spiegarne la ragione. MOTIVO DI PIU’ … per pensare ad un utilizzo, oculato, serio e motivato di questa ottima applicazione. Decisamente aveva ragione Umberto ECO, quando metteva in guardia dai pericoli di una eccessiva condivisione delle informazioni tramite gli strumenti per accedere ad Internet. Questo ne è un esempio. Mi congratulo con il Garante.

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