Blandina: "In Sicilia 138 opere pubbliche ferme, 36 di queste sono a Messina e provincia"

Blandina: “In Sicilia 138 opere pubbliche ferme, 36 di queste sono a Messina e provincia”

Giuseppe Fontana

Blandina: “In Sicilia 138 opere pubbliche ferme, 36 di queste sono a Messina e provincia”

lunedì 03 Ottobre 2022 - 13:02

Il presidente della Camera di Commercio di Messina alla presentazione del "Libro bianco delle priorità infrastrutturali"

MESSINA – Mobilità, trasporti, logistica, ma soprattutto infrastrutture. La presentazione del “Libro Bianco delle priorità infrastrutturali della Sicilia”, promosso da Unioncamere Sicilia e redatto da Uniontrasporti, ha fornito agli enti messinesi e regionali una grande opportunità di confronto su un tema delicato ma vitale per il futuro dell’economia siciliana. Alla Camera di Commercio si è tenuta una tavola rotonda in cui si sono analizzati vari aspetti, dalle opere bloccate a quelle necessarie, passando per fondi e sostegni, rete tra istituzioni e recupero della competitività.

Blandina: “Bisogna recuperare il differenziale col resto d’Italia”

“Questo momento di lettura e analisi delle infrastrutture siciliane è importante – racconta il presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina – perché non riguardano solo i trasporti. Pensiamo alle infrastrutture per il digitale, quelle per l’acqua, le scuole, la depurazione, i rifiuti. La competitività delle imprese si gioca sul recupero di questo differenziale col resto del Paese, in una fase in cui i nostri territori stanno tornando a essere attrattivi, ora che le grandi aziende vogliono riportare le produzioni all’interno dell’Italia. E noi abbiamo aree industriali e infrastrutturali che possono rinascere, grazie alle Zes e a una prospettiva di accoglienza”.

“A Messina 36 opere pubbliche bloccate. In Sicilia 138”

Una Sicilia che però in questa fase fa i conti con molte infrastrutture incomplete: “A Messina c’è un record, sono 36 le opere pubbliche bloccate in un panorama siciliano che ne registra 138. La Sicilia è in cima alla classifica delle Regioni con infrastrutture bloccate. Ma non si parla solo degli stop, anche dei tempi di progettazione e realizzazione: sono lunghissimi, non compatibili con l’esigenza di oggi e del prossimo futuro. Non si può pensare una cosa oggi e poi realizzarla dopo 25 o 30 anni. Il Ponte sullo Stretto? Se ne parla da molto di più, addirittura negli anni ’50. Ci sono cose che vediamo ogni giorno: gli svincoli hanno accordi di programma del 1989. Il pontile di Giammoro del ’99 e forse verrà consegnato quest’anno”.

“La comunità va informata”

Le possibili soluzioni? “La soluzione sta nei provvedimenti normativi che permettono ai commissari Zes, ad esempio, di tagliare i tempi dei procedimenti, bypassando blocchi delle comunità locali. Parlo della sindrome Nimbi, nessuno vuole dietro casa un impianto di smaltimento, di depurazione o un cantiere per dieci anni. Bisogna convincere tutti che le opere siano necessarie promuovendo un metodo di consultazione che in altri Paesi funziona. La comunità va informata e poi bisogna procedere in maniera decisa, i tempi non possono essere così lunghi e inefficaci”.

Gli enti presenti

Presenti al tavolo i vertici di varie enti. C’erano il sindaco del Comune di Messina Federico Basile, Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia e Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. E ancora Alessandro Di Graziano, commissario Zes della Sicilia orientale, Mario Mega, presidente dell’Adsp dello Stretto, Gianfranco Messina, project manager Zes Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, presidente Adsp Palermo, in collegamento, Angelo Di Martino, vicepresidente vicario di Confindustria Catania, Vincenzo Franza, Ad Caronte & Tourist Isole minori SpA, Mauro Nicosia, presidente Confestra Sicilia, Salvatore Ombra, presidente Airgest SpA-Aeroporto di Trapani, Giovanni Battista Scalia, amministratore delegato Ges.A.P. SpA -Aeroporto di Palermo, in collegamento, Domenico Torrisi, amministratore delegato SAC SpA – Aeroporto di Catania. A intervenire è stata anche l’assessore comunale alle Attività produttive e neo senatrice, Dafne Musolino.

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