Blasco: "Come ho riorganizzato la polizia municipale"

Blasco: “Come ho riorganizzato la polizia municipale”

Marco Olivieri

Blasco: “Come ho riorganizzato la polizia municipale”

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giovedì 05 Gennaio 2023 - 13:55

Un bllancio del 2022 da parte del comandante: "Seguendo le direttive dell'amministrazione, raggiunti risultati importanti. Ma c'è ancora tanto lavoro"

Stefano Blasco, lei è il comandante della polizia municipale di Messina dal mese di maggio. Quali sono stati gli obiettivi perseguiti in questi sette mesi?

“Il primo obiettivo è stato organizzare al meglio i servizi operativi, sia ordinari sia straordinari, sul territorio, con particolare attenzione alla stagione dei grandi eventi dopo la pandemia. Altro punto centrale: l’utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’amministrazione comunale per il rinnovo delle attrezzature e degli investimenti. Avvalendomi del Servizio operativo territoriale e del Servizio polizia specialistica, ho potuto avviare una migliore programmazione nello svolgimento dei servizi di controllo del territorio, interessato da diversi eventi di grande coinvolgimento popolare dopo due anni di limitazioni alle manifestazioni pubbliche”.

In questo ambito, due momenti cruciali sono stati il cosiddetto “controesodo” estivo e gli spettacoli a Piazza Duomo…

“Sì, nel primo caso si è voluta abbandonare la tendenza ad affrontare l’emergenza per favorire la pianificazione e la programmazione. Ci tengo a sottolineare che tutta l’attività si svolge seguendo le direttive del sindaco Federico Basile e del vicesindaco Salvatore Mondello. Per il controesodo, si sono predisposti piano viario, segnaletica e servizi con anticipo, senza trascurare alcuna ricaduta sulla viabilità cittadina. L’apposizione di una specifica segnaletica, la separazione dei flussi di traffico con un’attività di presidio e soprattutto la costante presenza della polizia municipale nelle zone più critiche, sul piano della viabilità, hanno garantito un maggiore ordine. Il flusso dei veicoli verso l’imbarcadero è stato meno caotico, come è stato evidenziato dagli stessi organi di stampa. La scelta di differenziare il traffico cittadino da quello dei vacanzieri ha funzionato, a beneficio della viabilità. La divisione dei due flussi, quello locale e quello per il continente, con una specifica segnaletica, ha evitato blocchi o intasamenti in città”.

Come si è svolta in generale l’attività estiva?

“Ci siamo concentrati sulla viabilità dell’isola pedonale di Torre Faro, senza trascurare le zone periferiche, con servizi in moto e controlli notturni sulle strade statali del territorio. Abbiamo garantito tre turni, con pattuglie in auto, in moto, a piedi e in monopattino elettrico. Quest’ultima è una novità. Grandi i controlli sulla pista ciclabile della litoranea, con numerosissimi verbali per le soste irregolari dei veicoli sulla pista stessa. Il grande evento dell’estate 2022 è stato il concerto di Vasco Rossi allo stadio San Filippo, con 79 agenti, ispettori e funzionari che hanno lavorato su quattro turni”.

Qual è stato l’esito della gestione del concerto di Vasco?

“Anche qui esiti oggettivi. L’afflusso e il deflusso si sono svolti in modo regolare, concludendonsi ben due ore prima dello stesso esodo avvenuto nel 2019. La gestione dell’arrivo e partenza di 200 autobus turistici è avvenuta senza complicazioni. L’organizzazione dei servizi del Corpo è stata sosttolineata dal questore di Messina (la questora Gabriella Ioppolo, n.d.r.) con una nota di compiacimento. Anche la partecipazione popolare a Piazza Duomo, seppure con numeri inferiori rispetto allo stadio, ha comportato un’organizzazione altrettanto complessa. Le pattuglie della polizia municipale hanno permesso in sicurezza il regolare svolgimento delle manifestazioni sia come viabilità, sia sul piano commerciale, con il divieto di vendita di bibite in vetro”.

E la Vara il 15 agosto?

“La Vara della rinascita, dopo due anni di pandemia, è stata gestita in maniera ordinata nonostante l’afflusso di fedeli. Grazie alla programmazione, per la prima volta, è stato scongiurato il blocco del traffico alla piazza della prefettura, al momento dello sparo dei fuochi. Quasi tutto il personale della polizia municipale è stato impiegato nella gestione della più grande manifestazione cittadina. Ricordo pure, per la commemorazione dei defunti, la presenza giornaliera di 70 unità in 16 cimiteri, due agenti fissi in ogni cimitero. Il tutto garantendo l’ordinato svolgimento della ricorrenza. Analogo sforzo è stato compiuto, da parte della polizia municipale, per garantire una buona riuscita delle manifestazioni natalizie e dell’isola pedonale di nuova istituzione”.

Qualche altra novità sul fronte dell’organizzazione interna?

“Alla fine di un corso, con il più alto numero di partecipanti, sono stati dichiarati idonei alla guida 46 operatori della polizia municipale, 32 alla guida del motociclo. Sono state acquistate 143 nuove pistole d’ordinanza e, grazie alle risorse messe a disposizione dall’amministrazione comunale, sono state acquistate nuove uniformi. Sono stati acquistati in via sperimentale pure otto monopattini elettrici per la mobilità delle pattuglie appiedate. Il tutto per migliorare il presidio del territorio, specie nelle isole pedonali. Si è acquistato pure un gestionale digitalizzato, fondamentale per la programmazione, e ampliato il parco auto e dei motocicli. Da non dimenticare anche l’acquisto di un etilometro di ultima generazione”.

Messina è una città caotica e le scelte in termini di viabilità, dagli anni Sessanta in poi, sono state disastrose. Sul piano del funzionamento del vostro Corpo, cosa manca per fare un ulteriore salto di qualità?

“Messina è una città caotica ma è anche una metropoli più ordinata e disciplinata di tante altre. Qui i progressi fatti dall’amministrazione negli ultimi 4 anni sono tangibili. E, sebbene si svolgano in un contesto urbanistico senza regole, figlio dell’industrializzazione e del boom edilizio, hanno dato un’impronta importante sul versante del rispetto delle regole. Un ambito in cui la Polizia municipale ha dato il proprio contributo in termini di impegno e competenze. E tanto altro si può ancora e si deve migliorare. Il salto di qualità deve essere quantitativo e qualitativo. E non è una frase fatta o di prammatica”.

Noi riceviamo ogni giorno le segnalazioni di cittadini, che vorrebbero una presenza maggiore e più incisiva da parte della polizia municipale. Lo stesso sindaco ha parlato di un Corpo di polizia municipale da rafforzare in termini numerici, procedendo quando sarà possibile all’assunzione di 150 agenti…

“Un numero maggiore di agenti sul territorio consentirà una migliore specializzazione e il potenziamento dei servizi territoriali e settoriali. Un maggior numero di operatori consentirà una più razionale e accurata distribuzione e gestione dei carichi di lavoro, con una migliore qualità dei servizi resi. Il potenziamento numerico del Corpo è un punto importante di questa sindacatura, che ha personale e profonda conoscenza dell’anima e delle criticità della Polizia municipale”.

Nuovi agenti e qualificati?

“I nuovi agenti, dopo la fase selettiva, dovranno essere adeguatamente formati sul piano non solo delle competenze tecniche, ma sul piano civico, perché rammentino sempre di rappresentare la città e di dovervi fungere da esempio pure sul piano psicologico. Dovranno essere formati e attrezzati nella prevenzione dei conflitti con l’utenza, e nella gestione degli elementi critici, a beneficio dell’immagine della Municipalità che rappresentano e che tutelano”.

I progressi, vanno ricordati l’impegno contro le discariche a cielo aperto da parte della polizia municipale ambientale e la tolleranza zero per chi occupa i posti per disabili, risultano evidenti. Ma, rispetto ai problemi che affliggono Messina, la strada è ancora lunghissima prima di diventare una città “normale” in termini di diritti e doveri. E di qualità della vita. Qual è, secondo lei, un altro aspetto da curare con particolare attenzione?

“La motivazione del personale anziano, che va incoraggiato a trasmettere competenze positive ed esperienza ai giovani. Questa fase è fondamentale e va curata nei dettagli. I giovani non vanno messi in strada allo sbaraglio, ma dovranno essere felici di porre la loro competenza e la loro formazione al servizio della propria città. Una città che devono amare e sentire propria, anche se non ci risiedono o non ci sono nati. Questo deve valere per tutti i componenti del Corpo. Se non ami una città, non puoi lavorare bene per essa”.

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23 commenti

  1. ma di quotidiana viabilità non se se parla?
    della presenza di vigili nelle vie cruciali della città, non se ne parla?
    delle macchine parcheggiate in doppia, se non addirittura in tripla fila (ad es. Viale Europa – Via La Farina ecc..) e del fatto che non vi è presenza di vigili o controlli, o vigili che tirano diritto come se il fatto non è il loro, non se ne parla?

    è questo è riorganizzare? Alla faccia del ……!

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    1. Bastonatore seriale 5 Gennaio 2023 18:16

      Sai come funziona?Semplice.
      Sei su una strada trafficata, c’è casino il traffico veicolare è bloccato
      Passa una pattuglia dei carabinieri,e sai cosa si dicono: vabbè se la vedranno i vigili…
      Passa una pattuglia della finanza:se la vedranno i vigili.
      Passano pure i poliziotti: se la vedranno i vigili.
      Nel frattempo i vigili non arriveranno,e sono passati tutti e non se l’è vista nessuno!

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    2. Ok, ma ora smetti di piangere

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  2. Benedetto vi mette in Croce 5 Gennaio 2023 18:10

    Come avete riorganizzato?
    Semplice,facendo i forti con i deboli e i deboli con i forti.
    Pigliate le multe con lo Scout,e sulla statale 114 dove c’è casino tutti i giorni non ci andate neanche per sbaglio
    Bravi!
    Vi siete organizzati bene.

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  3. GiuseppeDaMessina 5 Gennaio 2023 18:34

    Mi auguro di cuore che alle parole seguano i fatti. L’anno scorso ho chiamato per il disturbo provocato dal volume da discoteca di alcuni vicini, ed al centralino mi hanno risposto che non erano provvisti di fonometro e che avrei dovuto fare una denuncia preventiva all’ Arpa (fornita di idonea attrezzatura), che congiuntamente alla polizia avrebbe successivamente potuto verificare in caso si fosse ripresentato il problema … lascio ai lettore le riflessioni del caso

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  4. Sono d’accordo totalmente con Bruno. Nella vita normale di tutti i giorni ci sono vigili a Messina? Forse nascosti negli uffici! Ma che stesse almeno zitto! Farebbe più figura!

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  5. Un’altra autovalutazione.
    Oramai è una prassi consolidata.

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  6. Quando il numero degli addetti sarà adeguato, come fu quasi trent’anni fa con l’immissione in servizio di 250 unità fresche e giovani, in aggiunta agli esistenti, quando si riprenderà l’opera di sensibilizzazione nelle scuole riguardo all’importanza del vivere civile, allora il cittadino “macchinadipendente” , che bofonchia perché non trova il posto in doppia fila invece di lasciare l’auto a casa, non avrà più nulla da obiettare.

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  7. Peccato che la statale 114 sia impraticabile, di vigili nemmeno l’ombra, è un impresa passarci.

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  8. Dalle risposte date ci fa capire che è estraneo al corpo e non ha capito nulla di gestione del Corpo di Polizia Municipale e di cosa chiedono i cittadini.
    Maggiore presenza, una Polizia di prossimità attenta alle esigenze del territorio e delle richieste dei cittadini.
    Aperta alla cittadinanza non richiusi negli uffici, fatevi vedere, parlate con le persone non pensate solo a sanzionare e scappare via.
    Più Polizia maggiore sicurezza….

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  9. Sembra che esistano solo gli eventi straordinari. Bravo comandante. Ma si rende conto che la città affoga nella prepotenza, maleducazione e inciviltà quotidiane? Doppie file, mancate precedenze agli stop come regola, ignoranza dell’uso delle rotatorie, utilizzate solo per parcheggiare, guida con telefonino impiantato in mano (e non solo automobilisti, ma anche chi guida motocicli o addirittura monopattini elettrici). Capisce che è necessario presidiare la città con perseveranza e fermezza? Si rende conto che ci sono troppi imboscati? E soprattutto in giro per la città, lei non ci va mai?

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  10. La maleducazione appartiene alle famiglie. Se il padre o la madre in macchina fa quello che gli pare contro legge, insulta i vigili, passa col rosso, parcheggia in doppia fila ecc. cosa pretende di insegnare ai figli? Cosa pretende, che i vigili insegnino educazione? I vigili non sono educatori, sanzionano. Insegnate l’educazione e siate educati, per primi voi che criticate senza costrutto.
    Messina conta all’incirca 200.000 abitanti. Ammettiamo che gli incivili ammontino al 20% del totale della popolazione, e mi tengo stretto nella valutazione, ergo parliamo di circa 40.000 persone che non rispettano le regole: ma secondo i sapientoni tuttologi che hanno criticato qui sopra, per “educare” tenere a bada, sanzionare, circa 40.000 persone ogni giorno, quanti vigili ci vorrebbero in giro? Neanche l’esercito basterebbe! E poi, per chi sempre, come disco rotto, per mancanza di argomenti tira fuori la questione dei vigili in ufficio pongo una riflessione: gli uffici rappresentano l’apparato digerente di un corpo, il luogo dove le multe, i sequestri, le denunce dei reati, l’organizzazione dei servizi alla città, trova seguito e completamento: ma credete davvero che senza il lavoro d’ufficio la gente pagherebbe? Il tribunale giudicherebbe i rei? I servizi potrebbero essere garantiti? A chi pensa il contrario dico di immaginarsi senza apparato digerente e poi vediamo che fine farebbero tali grandi moralizzatori.

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    1. Appartiene al corpo dei vigili urbani, non c’è dubbio… qui non si critica il corpo intero, ma chi lo dirige e come lo dirige. Per finire, nel codice civile e penale esistono le sanzioni che vengono erogate per educare chi non segue i dettami del civil vivere. Quindi secondo lei, a parte il tubo digerente, i vigili elevano multe inutilmente perché non riescono a multare il 20% della città? E le sanzioni e l’effetto deterrenza a cosa servirebbero?. Rifletta.

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      1. Risposta priva di logica. Le sanzioni sono sanzioni, se chi le subisce ne trae insegnamento e migliora il suo comportamento meglio per lui e per la società, ma il meccanismo non è certo automatico. Non ho compreso cosa critica in chi dirige il Corpo della Polizia Municipale e in come lo dirige, a parte triti luoghi comuni assai generalizzati, scollati dalla realtà di una struttura complessa calata in una realtà ancora più complessa, che sembrano mirare, più che altro, a cercare di oscurare la figura oggetto dell’articolo per partito preso, o per altri motivi che mi sfuggono.

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        1. La critica è chiara.
          Forse non tecnica ma di sostanza comunque:
          “Come si fa a valutare positivamente l’operato del corpo dei vigili se questi sono semplicemente ed indiscutibilmente assenti sul territorio?”.
          Il perché di questa situazione può essere tema di discussione, ma la realtà della condizione di cui si discute no.

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  11. Mi sembra la fiera degli sciacalli, specie di quelli che piangono quando prendono una multa… Questo non avrà fatto miracoli, ma ha affrontato emergenze in cui i vigili facevano sempre brutte figure e non vede le cose con gli occhi inquinati dagli interessi personali di chi vive e dice di lavorare qui.

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  12. antonino merlino 6 Gennaio 2023 12:51

    Ogni santa mattina all’incrocio di piazza Castronovo , Giostra, Via Garibaldi c’è il Far West. Nessuno rispetta i semafori, al noto panificio vicino al semaforo auto in 4 fila ( panino al burro e focaccia per i pargoli) , autobus vanno a zig zag perché le loro corsie sono occupate. Poi arrivi al Bar famoso e molti signorotti e non impellicciati e non fanno colazione con vista sul Suv. Uno schifo senza fine. Vigili non se ne vedono se non quando si deve fare cassa una tantum . Dj quale riorganizzazione si parla ?

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  13. Comandante Blasco, forse era meglio non rilasciare l’intervista: c’è ancora troppo lavoro da fare.

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  14. Qualcosa di vero la dice il comandante. Ossia il corpo implementato di nuove unità e di nuovi mezzi. Il caro amico che a spada tratta difende il corpo a cui appartiene dovrebbe anche fare una considerazione che magari non lo riguarda in quanto ligio al proprio dovere. Ma di contro c’è un’annosa realtà quotidiana che inchioda l’operato della municipale e questa realtà si chiama viabilità. Non si discute l’indisciplina che caratterizza noi messinesi. Ma il caro amico saprebbe spiegarmi la presenza di 2 vigili all’interno della villa Dante? Forse dovranno regolare la viabilità delle biciclette dei bambini? Presenza di vigili mentre qualche metro più in avanti, all’esterno della villa, le macchine sono parcheggiate dove non dovrebbero. Il caro amico saprebbe spiegarmi come mai al mercato vascone, nonostante la presenza di vigili, le macchine sono comodamente parcheggiate sopra le strisce pedonali, sul marciapiedi, in doppia fila per tutta la via Catania e sino a Provinciale? Il caro amico saprebbe spiegare perché nel viale San Martino sono comodamente parcheggiate auto? Vogliamo parlare di piazza stazione? Siamo tutti in attesa della spiegazione del caro amico.

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    1. La risposta è semplice: 40.000 incivili ( il 20% della popolazione messinese) non possono essere tenuti a bada contemporaneamente da 30 vigili per turno di lavoro. 100 persone fanno il lavoro di 100 persone e non di 100.000. Perché la presenza dei vigili a Villa Dante viene richiesta una tantum dai custodi che hanno problemi a tenere a bada gli incivili che lasciano liberi i cani, che scorrazzano coi motorini ecc. Perché nel momento in cui una pattuglia nella zona del mercato Vascone si sposta per multare le auto a monte della porta di accesso, altre vetture si posizionano a valle ed è un continuo andare avanti e indietro a togliere da qui e a rispuntare di là. Perché la pattuglia toglie la doppia fila dalla via La Farina e dietro di essa si posizionano altre vetture. Perché troppa gente a Messina fa quello che vuole infischiandosene del vivere civile. Semplice. Anziché cercare capri espiatori fatevi un bell’esame di coscienza, che “il minutino” in doppia fila davanti al bar o al bancomat o al panificio ve lo concedete anche voi che puntate l’indice, salvo poi implorare, piagnucolando, la clemenza dell’agente intervenuto per multarvi. Camminate a piedi, che fa bene alla salute e combatte l’acidità, e godetevi il panorama.

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  15. Orfanello Bello 7 Gennaio 2023 20:32

    A me pare un bilancio di cose fatte, e considerato che sono stati tutti eventi importanti, è stato fatto un buon lavoro. Per la prima volta il controesodo non è stato il solito schifo in città, e già solo per questo andrebbe fatto santo. Alla fine nessuno parla bene della municipale nemmeno se fa miracoli, e il suo posto fa gola a troppi incapaci ben sponsorizzati dalla politica…

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  16. L’amico vigile giustamente difende la propria categoria di appartenenza ma forse si riferisce a una città diversa. Parla di pattuglia nella villa Dante in supporto al custode. Ma chi ha visto mai un custode? Condivido la domanda dell’amico Antonio circa l’utilità di una pattuglia entro la villa. Li ho visti spesse volte anche io e non mi parevano tanto dediti all’ordine dentro la villa. Per quanto la presenza di forze dell’ordine sarebbe un valido deterrente per incentivare comportamenti quanto meno dignitosi, non si può pattugliare la villa e nel mentre le strisce pedonali che portano alla villa sono occupate da auto in sosta. Riguardo la pattuglia in Via La Farina forse a Messina esistono 2 Via La Farina. Una è quella a cui i messinesi sono abituati in prospicienza di attività commerciali (vedasi fronte chiesa SS Pietro e Paolo oppure nei pressi incrocio con viale Europa, o pressi incrocio Via S. Cecilia solo per fare alcuni esempi) e poi c’è la Via La Farina con tanto di pattuglia di cui parla l’amico vigile.

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  17. Condivido il commento di Cos. Parla da persona competente, e a lui chiederei perché 4 o forse 6 vigili in borghese stanno dietro al sindaco col ciondolo al collo anziché stare in divisa a scongiurare le doppie file? Che senso ha sprecare 4 vigili in questo modo???

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