Nomi storici dello spaccio nel quartiere fortino e il "pentito a metà". Ecco i protagonisti del traffico di droga con la Calabria
Messina – Torna alla ribalta il nome di Tania Turiano, uno dei principali punti di riferimento del traffico di droga a Mangialupi da decenni. La donna torna in carcere, dopo il blitz di oggi, insieme ai familiari: il nipote Santino Di Pietro e il padre Nunzio, la compagna Teresa Acesti. La giudice per le indagini preliminari Arianna Raffa ha ordinato il carcera anche per: Massimo Famà D’Assisi, Giuseppe Astuto, Salvatore Maiorana, Natale Lo Duca, Giuseppe Fisichella, Salvatore Minniti, i calabresi Raffaele Giorgio Raco, Rocco Raco e Filippo Raso.
Il pentito a metà

Ai domiciliari, infine, Domenico Parisi. L’uomo ha ammesso gran parte dei fatti di cui è accusato, ha contribuito a fare luce sul giro di droga al quale partecipata attivamente con un ruolo di vertice, ma non è passato effettivamente ad una collaborazione con la giustizia piena, quindi per la giudice è necessario che resti agli arresti, col divieto di comunicazione con persone diverse dai conviventi, anche per via telematica.
I numeri dell’operazione
Complessivamente nell’operazione sfociata nel blitz di stamattina la Polizia e la Direzione distrettuale antimafia hanno indagato su 23 persone, altri 9 quindi sono stati denunciati a piede libero per episodi avvenuti tra il 2020 e la metà del 2023. Tra i retroscena svelati, anche il movente della gambizzazione di Marcello Nunnari, ferito sul viale Europa nel luglio del 2023.
Gli arrestati sono ora attesi per gli interrogatori di garanzia, difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Tino Celi, Giuseppe Bonavita, Antonello Scordo.
