"Non idonei al consumo umano", sequestrati 100 kg di pesce in vendita su strade e bancarelle

“Non idonei al consumo umano”, sequestrati 100 kg di pesce in vendita su strade e bancarelle

Veronica Crocitti

“Non idonei al consumo umano”, sequestrati 100 kg di pesce in vendita su strade e bancarelle

Tag:

lunedì 03 Marzo 2014 - 15:50

Un'operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto e la sezione Annona della Polizia Municipale che, stamattina, ha inferto un duro colpo alla vendita ambulante di pesce pericoloso per la salute. E non è che l'inizio, l'obiettivo è arginare definitivamente il fenomeno.

“Pesce spada a 10 euro al kg”, “calamari freschi a 8 euro”. Talvolta troneggiano in bancarelle allestite ad hoc, talvolta nel bel mezzo della strada, talvolta ancora in un carrettino mobile che si sposta di angolo in angolo per attrarre quanti più clienti possibili.
Il pesce in vendita è sempre esposto in bella vista, ad un prezzo talmente invitante che sembra quasi un’offesa non fermarsi per dare un’occhiata e, perché no, farci un pensierino.
Eppure, in moltissimi casi, si tratta soltanto di una truffa, prodotti altamente pericolosi da non esser neanche “idonei al consumo umano”.
Sono 100 kg quelli sequestrati questa mattina dal comando della Capitaneria di Porto insieme alla sezione Annona della Polizia Municipale. A finire nel mirino soprattutto quei venditori ambulanti che spesso vendono i loro prodotti sul manto stradale o su bancarelle precarie, in spregio alle più elementari norme igienico-sanitarie. Pesce azzurro, pescespada, calamari, salmone, tutta merce alimentare esposta a radiazioni solari, polveri e gas di scarico, senza la dovuta ed adeguata refrigerazione.
A dichiarare irregolare la vendita sono stati i medici dell’Asp che, dopo un controllo, hanno definito i prodotti “non idonei al consumo umano”. Una volta sequestrati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i 100 kg di merce sono poi stati smaltiti secondo la normativa vigente.
Due venditori ambulanti sono stati anche deferiti ma, come trapela dal comando della Capitaneria, questo non è che l’inizio. Con l’avvicinarsi della stagione estiva, infatti, l’obiettivo primario è esattamente quello di smantellare e arginare il fenomeno una volta per tutte.
Veronica Crocitti

8 commenti

  1. Secondo molti messinesi il cibo (compresa la frutta e verdura delle bancarelle che invadono i marciapiedi) esposto per ore ed ore ai gas di scarico delle auto sulle strade è “fresco”.

    0
    0
  2. oltre ad essere fresco tra luglio e settembre è anche cotto……

    0
    0
  3. VERREBBE DA RIDERE se penso all’inquinamento che c’è già nel mare.
    Come il divieto di fumo nei locali quando poi esci per la strada e tutto lo scarico del traffico te lo devi respirare per forza.
    Se i cannibali venissero a Messina ci giudicherebbero tutti “inidonei al consumo umano” compresi i medici dell’asp.

    PERO’ non si può ridere perché sappiamo la logica che sottende questi improvvisi rigurgiti di coscienza da parte dell’asp e dell’annona:
    ” Con l’avvicinarsi della stagione estiva, infatti, l’obiettivo primario è esattamente quello di smantellare e arginare il fenomeno una volta per tutte.”

    Insomma .. il pesce “fresco” è solo quello che arriva la mattina presto chillosadadove al mercato.

    0
    0
  4. Finalmente.

    0
    0
  5. al buddace basta dire che è pescato nello Stretto….

    0
    0
  6. La guardia costiera dia un occhiata anche sul viale gazzi angolo istituto quasimodo, c’e’ da vomitare per le esalazioni di ammoniaca che provengono dalla “lapa” di un venditore di pesce fresco!

    0
    0
  7. E IL LIBERO COMMERCIO TANTO DECANTATO DALLA GIUNTA ACCORINTI DOVE LA METTIAMO??? IL BRACCIO ARMATO DELLA POLIZIA MUNICIPALE COLPISCE ANCORA… IL RESPONSABILE DELL ANNONA FARA LA STESSA FINE DELL EX RESPONSABILE DEL NUCLEO DECORO???

    0
    0
  8. Perfetto. Vorrei soltanto che i solerti vigili dell’annona si facciano una passeggiata nella zona nord. Non basta avere una licenza per essere in regola. Se parliamo di non refrigerazione del prodotto ed esposizione agli scarichi sono tutti fuorilegge. La sicurezza alimentare non sanno neanche cosa significhi questi signori.

    0
    0

Rispondi a blackbaron Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007