LabDem sull'assessore De Cola: "Politica urbanistica inadeguata, un'azione insipiente e superficiale"

LabDem sull’assessore De Cola: “Politica urbanistica inadeguata, un’azione insipiente e superficiale”

LabDem sull’assessore De Cola: “Politica urbanistica inadeguata, un’azione insipiente e superficiale”

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mercoledì 03 Febbraio 2016 - 23:05

"Se c'è un settore nel quale l'amministrazione ha dimostrato la più assoluta inadeguatezza è la politica urbanistica e la gestione del territorio". LabDem sparano a zero sulle scelte dell'assessore De Cola, ricordando le bocciature e le falle. Angelo Libetti intanto pone una serie di domande.

Continuano le contestazioni alla politica urbanistica dell’assessore De Cola, finito nelle scorse settimane nel mirino sia sul fronte Masterplan che su quello del Piau e Prg fino alla bocciatura della variante.

Ad intervenire sono adesso i coordinatori regionale e cittadino LabDem Francesco Barbalace e Giuseppe Fera : “Se c’è un settore in cui l’amministrazione Accorinti ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza, è certamente quello dell’urbanistica e del governo del territorio. Quello che emerge è l’assoluta inconcludenza della linea di condotta portata avanti da De Cola, sostanziata da due sonore bocciature della Variante di Salvaguardia da parte della Regione Siciliana. Bocciature che, pure se non definitive, ci fanno dire che si sono persi due anni per quello che riguarda la politica urbanistica in città. A parte la singolarità di un’amministrazione comunale che pervicacemente si ostina, caso unico in tutta Italia, a portare avanti la redazione di ben due strumenti urbanistici generali (una variante generale al PRG esistente e un PRG ex novo) le due bocciature la dicono lunga sulla superficialità e l’insipienza con cui si è lavorato. Quella che è stata pomposamente definita Variante di Salvaguardia si è scoperto essere non molto di più di una serie di studi preliminari le cui risultanze, come si legge nella nota del Genio Civile, “possono costituire soltanto un utile elemento di supporto ma non già sostituirsi agli strumenti normativamente individuati allo scopo ed a cui fare esclusivo riferimento per giustificare le scelte urbanistiche esposte”. Ma ancor di più ci sorprende come una Variante di Salvaguardia il cui scopo dichiarato era ridurre o azzerare le previsioni di espansione edilizia, presenti una ingiustificata estensione delle aree suscettibili di nuova edificazione, ancorché a basso indice di edificabilità”. Risultato: occorre rifare tutto e “produrre un nuovo studio geologico” essendo quello presentato giudicato inattendibile (sic!) e “corredato da opportuni controlli di campagna”. E questo ci appare come una bocciatura pressoché definitiva, considerando i tempi e le risorse che occorreranno per adeguarsi a quanto prescrive il Genio Civile. Stessa sorte, rischia di subire la singolare idea dell’assessore De Cola e dei dirigenti che l’hanno sin qui supportato, che la Variante Generale dello strumento urbanistico di una città di oltre 240.000 abitanti potesse essere avviata senza la redazione di una Valutazione Ambientale Strategica, come richiesto chiaramente dalla legge”.

I due esponenti di LabDem ricordano poi come sulle problematiche non siano mancate le osservazioni, i suggerimenti e le raccomandazioni provenienti dagli ordini professionali, dalle associazioni e dai tecnici del settore, ma nonostante ciò l’amministrazione ha tirato dritto sulla proposta di non assoggettabilità alla VAS. Barbalace e Fera inseriscono nella riflessione anche il mancato risanamento della periferia, lasciato alla sola soluzione dell’acquisto di alloggi sul mercato, “con una serie di scelte molto dubbie che hanno avuto come risultato la revoca di un finanziamento di 11 milioni da parte della Regione e senza poter immaginare come dove e quando potranno essere programmati ed utilizzati gli altri 42 milioni di euro disponibili. Tutto questo, mentre l’IACP da 2 anni aspetta dal Comune il via libera alla realizzazione di 60 alloggi a Giostra già finanziati”. Non mancano le bacchettate alla data di scadenza per la consegna del nuovo Prg, il 15 novembre, della quale, nonostante il Pico, non se ne sa più nulla e “la cui sorte è facile prevedere: un’altra incompiuta dell’assessore De Cola. Pari perplessità solleva la vicenda del PIAU, partita con una procedura che ha modificato (legittimamente?) i termini di un bando di gara già espletato, includendo le aree ZIR e ZIS che dovevano essere oggetto di un diverso strumento urbanistico, il PIRU”.

Tirando le somme Barbalace e Fera concludono: “Delibera salvacolline, PIAU, PIRU, nuovo PRG, Variante di Salvaguardia, porto di Tremestieri: sono tutti atti e opere già avviati e previsti da “quellicheceranoprima”. Il risultato di tale modo di procedere, privo di idee innovative e pasticciato, è una crisi profonda del settore edilizio”.

Torna sull’argomento anche Angelo Libetti, già al centro di un botta e risposta con l’assessore De Cola. Libetti ricorda che i suoi interventi a favore dell’edilizia convenzionata sono legati al fatto che da un lato, la legge urbanistica fondamentale, dispone che una percentuale che va dal 40 al 70% della volumetria insediabile nei Piani Urbanistici, è da destinare ad edilizia convenzionata e convenzionata-agevolata, dall’altra Libetti è un dirigente del movimento cooperativo e in quanto tale difende gli interessi del settore.

“Dall’assessore De Cola vorrei risposte a queste domande: 1)E’ vero che sono stati firmati i compromessi per l’acquisto da imprese, di alloggi per il risanamento, in violazione del bando e che per questo ha perso i finanziamenti? 2) E’ vero che l’IACP aspetta, da tempo immemorabile il via dal comune per poter appaltare 60 alloggi a Giostra, così come ha riportato la stampa? 3) E’ vero che il Laboratorio Propositivo Permanente, di cui faccio parte le ha chiesto formalmente di procedere ad una drastica riduzione delle aree di espansione, soprattutto quelle collinari, di facilitare, con variante alle Norme Tecniche il recupero delle aree degradate, già edificate, come le B5, che sembrerebbe stia facendo, di procedere alla revisione e aggiornamento dei Piani di Risanamento, per rilanciare una nuova politica di risanamento con la partecipazione di capitali privati? E ancora, di avviare una seria politica di recupero di edifici dismessi , pubblici e privati, di dare attuazione a tutte quelle previsione del PRG vigente rimaste inattuate, ma indispensabili per dare qualità a porzioni urbane degradate, con la realizzazione di infrastrutture, servizi e verde pubblico? Di rivedere il meccanismo del deposito dei volumi in modo che il comune ne possa trarre vantaggi economici utili a infrastrutturare il territorio e a mettere un freno alla rendita fondiaria e parassitaria? E’ vero che a tutte queste proposte, Lei nello spirito di questa Amministrazione sempre aperta al confronto e ai suggerimenti, come dice sempre il Sindaco (sic!), ha risposto NO? Nel frattempo, sono passati quasi tre anni dal suo insediamento e non mi pare Lei abbia portato in Consiglio alcuna delibera di natura urbanistica……”.

2 commenti

  1. Però, in effetti, scagliarsi così su Di Cola è come sparare sulla Croce Rossa. L’Ass. Di Cola ha già le sue belle difficoltà (non sa da dove cominciare) se ci mettiamo tutti ogni mattina a criticarlo….va in bambola totale. Lui già propone “riunioni urgenti….domani mattina”, finirà con il chiedere consigli per il PRG ai fratelli Caltagirone….

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  2. Però, in effetti, scagliarsi così su Di Cola è come sparare sulla Croce Rossa. L’Ass. Di Cola ha già le sue belle difficoltà (non sa da dove cominciare) se ci mettiamo tutti ogni mattina a criticarlo….va in bambola totale. Lui già propone “riunioni urgenti….domani mattina”, finirà con il chiedere consigli per il PRG ai fratelli Caltagirone….

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