Operazione "Gramigna": chiesti 48 rinvii a giudizio per i nuovi padrini e loro affiliati

Operazione “Gramigna”: chiesti 48 rinvii a giudizio per i nuovi padrini e loro affiliati

Operazione “Gramigna”: chiesti 48 rinvii a giudizio per i nuovi padrini e loro affiliati

Tag:

venerdì 04 Maggio 2012 - 16:16

La Procura ha chiesto 48 rinvii a giudizio nell'ambito dell'operazione "Gramigna" scattata nel luglio scorso e che portò all'arresto di boss emergenti e fiancheggiatori della mafia messinese. I provvedimenti richiesti dai sostituti Angelo Cavallo e Fabrizio Monaco.

I sostituti della Dda Angelo Cavallo e della Procura ordinaria Fabrizio Monaco hanno chiesto 48 rinvii a giudizio nell’ambito dell’operazione “Gramigna” per reati che vanno dal traffico di droga ad usura, truffe e corse clandestine di cavalli. L’operazione “Gramigna” era scattata all’alba del 22 luglio scorso con due distinti tronconi condotti da Carabinieri e Polizia. Nel mirino delle forze dell’ordine i boss emergenti della mafia messinese che nel tempo hanno rimpiazzato i padrini storici,molti rinchiusi in carcere al 41 bis. Mesi e mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno consentito agli investigatori di far luce sulle nuove leve della criminalità cittadina. Nel calderone degli indagati c’è Domenico Arena, erede del boss storico di Giostra, Puccio Gatto; c’è Lorenzo Micalizzi, leader del gruppo di Santa Lucia sopra Contesse subentrato a Giacomo Spartà e naturalmente c’è anche Francesco Pergolizzi, nuovo capo della famiglia di Camaro, al posto di Carmelo Ventura. Fra le persone raggiunte da avviso di conclusione indagini c’è il medico veterinario Nino Di Blasi, già indagato nell’inchiesta “Piste di sabbia” sulle corse clandestine di cavalli. Inoltre, dalle indagini dell’operazione Gramigna è emerso che la criminalità messinese acquistava la droga nel napoletano. A gestire il traffico sarebbe stato Davide Puleo. Era lui, secondo l’accusa, che curava i rapporti con Angela Di Marzo, considerata il terminale del traffico di droga, in provincia di Salerno. C’è poi il filone curato dalla Squadra Mobile e che riguarda un giro di usura, tra il 20 ed il 30% mensile, gestito da Nunzio Venuti, uno dei indagati che hanno già patteggiato.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007