Villafranca Tirrena : picchiarono e minacciarono un loro dipendente, arrestati due imprenditori

Villafranca Tirrena : picchiarono e minacciarono un loro dipendente, arrestati due imprenditori

Redazione

Villafranca Tirrena : picchiarono e minacciarono un loro dipendente, arrestati due imprenditori

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venerdì 04 Novembre 2011 - 13:40

I Carabinieri hanno arrestato i titolari di una società che vende apparecchi per la depurazione dell'acqua. I due hanno picchiato e minacciato con un coltello un agente di commercio che lavorava alle loro dipendenze che si sarebbe impossessato indebitamente di 2000 euro.

Lo hanno picchiato e poi minacciato con un coltello da cucina dopo averlo chiuso in una stanza sotto gli occhi dei suoi figli di 11 e 12 anni. La spedizione punitiva è stata compiuta a Villafranca Tirrena da due imprenditori nei confronti di un loro dipendente che non era riuscito ancora a restituire 2000 euro che gli erano stati prestati. I Carabinieri hanno arrestato i titolari della società di Comiso per la quale lavorava l’agente di commercio di Villafranca. In carcere è finito il venezuelano Marcel Andrè Tumino Contreras, 33 anni mentre ha ottenuto i domiciliari l’incensurato Rosario Scorfani, 33 anni. Le accuse che gli vengono mosse sono tentata estorsione, sequestro di persone e lesioni. L’agente di commercio aveva lavorato alle loro dipendenze dal maggio al luglio scorso. L’uomo eseguiva dimostrazioni porta a porta di apparecchi per la depurazione dell’acqua. Oltre ad una macchina a noleggio e ad una carta di credito aveva ottenuto dalla società anche un anticipo sulle provvigioni che si sarebbe garantito con le vendite degli apparecchi. Inizialmente l’agente di commercio riuscì a pagare il canone per il noleggio dell’auto per un totale di 820 euro. Ma nei mesi successivi, complice un calo delle vendite, non era più riuscito a pagare queste somme. Dopo averle richieste più volte inutilmente Tumino e Scrofani il 10 agosto scorso si presentarono a casa del loro dipendente a Villafranca Tirrena. Incuranti della presenza dei due figli lo bloccarono e lo chiusero a chiave in cucina. Qui iniziarono a colpirlo con calci e pugni chiedendogli la consegna di 2000 euro. Non contento del pestaggio Tumino prelevò da un cassetto un coltello ferendo l’agente alla mano destra e minacciando di tornare il giorno seguente per incassare la somma. I due però non si ripresentarono a casa del dipendente perché l’uomo, accompagnato dai figli e da alcuni vicini di casa che avevano udito il trambusto, si recò dai Carabinieri a denunciare tutto, facendo scattare le indagini.

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