Reset festeggia due anni: "Abbiamo commesso errori, ma dagli sbagli s'impara"

Reset festeggia due anni: “Abbiamo commesso errori, ma dagli sbagli s’impara”

Rosaria Brancato

Reset festeggia due anni: “Abbiamo commesso errori, ma dagli sbagli s’impara”

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giovedì 07 Novembre 2013 - 10:23

Il 6 novembre del 2011 nasceva Reset, il movimento che ha puntato sul cambiamento nel modo di fare politica. Due anni dopo e dopo gli esiti negativi delle amministrative, Reset traccia un bilancio con lucidità, ammettendo gli errori e confermando la passione e l'impegno di sempre. "Noi ci siamo ancora"

Reset ha spento due candeline. Il movimento, il primo che a Messina ha avuto il merito di volere avviare un diverso metodo nel parlare e nel fare politica, nell’affrontare le tematiche, ha avuto la sua prima uscita pubblica il 6 novembre del 2011. Due anni sono stati lunghi, nel mezzo ci sono state diverse tornate elettorali, comprese le recenti amministrative con la candidatura di Alessandro Tinaglia alla poltrona di sindaco. Le urne hanno bocciato Reset, anche perché, nel frattempo, nello scenario nazionale e regionale ha fatto irruzione il M5S catalizzando i consensi degli indignati ed a livello locale la città ha puntato su Renato Accorinti, la cui immagine dirompente e la sua storia personale hanno scardinato un sistema vecchissimo che sembrava inattaccabile.

Il Movimento, concluse le elezioni, ha continuato ad essere presente su tutte le tematiche ancora sul tappeto, dai trasporti al bilancio, dal risanamento ai tir, per essere stimolo e pungolo della nuova amministrazione. Lungi dallo sparire dallo scenario i componenti di Reset continuano a mettere la stessa passione e lo stesso impegno che li ha contraddistinti sin dai primi giorni, nonostante gli esiti negativi delle elezioni. Pubblichiamo quindi il comunicato di Reset per il secondo compleanno (una nota di analisi sia sugli errori fatti che sulla strada da seguire), con l’augurio di continuare ad operare nel territorio. La democrazia ha bisogno di tante voci e del contributo di tutti, perché sono state l’apatia e l’indifferenza dei messinesi alla “cosa pubblica”, il delegare senza guardare la vera catastrofe della città.

“Il 6 Novembre 2011 reset! faceva la sua prima uscita pubblica. Nessuno, neanche noi, sapeva e poteva immaginare cosa sarebbe successo in questi due anni.

Ci hanno consigliato di cambiare strada, di lasciare perdere, ci hanno detto che nulla poteva cambiare. Siamo andati avanti per la nostra strada con la certezza di chi sa che il lavoro paga, con la convinzione di chi crede nei valori e nella buona fede.

Avevamo ed abbiamo ancora fiducia in un futuro a Messina, nei Messinesi che sono rimasti ed in quelli che sono dovuti, loro malgrado, andare via. Abbiamo sbagliato tante cose, soprattutto nel rapporto con la gente. Ci siamo troppo spesso "tecnicizzati" anche nell'approccio umano dimenticando, a volte, che siamo nati esclusivamente per occuparci delle Persone, per fare la Politica che in tantissimi hanno ormai scordato. Sono stati due anni intensi e proficui. Non li misuriamo con il risultato elettorale ma con un metro fatto di passione, impegno, innovazione e cambiamento. Quel cambiamento delle regole della politica tradizionale nelle quali non ci ritrovavamo e non ci ritroviamo, per fortuna, ancora oggi. Ci hanno definiti "folli" e noi tali siamo rimasti. Per tale ragione abbiamo scelto di esserci, di continuare nel nostro impegno imparando dagli errori di ieri ma mettendo l'etica dell'impegno politico sempre al primo posto. Siamo partiti da Pericle e con Pericle continuiamo la nostra corsa. Lo abbiamo scelto e le scelte così come gli impegni si rispettano”.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. tinaglia non mi ha mai convinto e non ha convinto la città. l’errore di reset e’ stato quello di averlo come lider e candidato sindaco. mi dispiace ma e’ cosi’

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  2. demometacratico 7 Novembre 2013 12:22

    Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico!

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  3. E Vernaci dove lo mettiamo, quale nuovo volevano rappresentare.

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  4. Ho visto molti cervelli belli in Reset! E da bei cervelli sono stati elaborati scientificamente progetti assolutamente da sviluppare per il bene collettivo, non importa chi li svilupperà, importa che queste idee non vadano inutilmente perse.

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  5. beeeella quella sede!!!
    Quanto vi è costata? Chi ve l’ha pagata…???

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  6. …cervelli belli o belli capelli?
    Forse all’inizio, ma oggi chi e’ rimasto? Quanti sono scappati o andati via, e perche’?

    NON MI CONVICERETE MAIIIII

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