Condanna a 6 anni per il re dei market Immacolato Bonina, denunciato per estorsione dai lavoratori dopo il fallimento della Centro Supermercati Sicilia
BARCELLONA – Si chiude con una condanna in primo grado, 6 anni e 3 mesi, il processo per Immacolato Bonina, il re dei supermercati. Bonina in questa tranche processuale è accusato di estorsione ai danni di alcuni dipendenti della Csrs spa Centro Supermercati Sicilia.
Il processo a Bonina
L’Accusa aveva chiesto per lui la condanna a 8 anni e mezzo, ma il Tribunale di Barcellona (presidente Orifici) ha deciso per la colpevolezza ma con una pena leggermente inferiore. L’imprenditore dovrà anche risarcire i dipendenti che si sono costituiti parti civili, assistiti dagli avvocati Antonio Centorrino e Giorgio Liotti. Nel processi si è costituito anche l’Inps.
Il fallimento della casa madre
La società non era stata ammessa al concordato e dichiarata fallita alla fine del 2016. La crisi e i primi licenziamenti risalgono però ad almeno 3 anni prima. Un gruppo di lavoratori si era organizzato ed aveva tentato la strada dell’immissione al passivo del fallimento.
L’accusa dei dipendenti
Parallelamente erano scattate le indagini della Guardia di Finanza che avevano rivelato diverse irregolarità, nella gestione del personale. Le denunce per estorsione ai dipendenti sono arrivate a pioggia: i dipendenti lamentavano di essere stati costretti a incassare buste paga più “leggere” di quelle risultanti ufficialmente.
Alcuni processi hanno visto il patron soccombere, in qualche caso invece la prima “partita” giudiziaria lo ha visto scagionato.