Turni, vestiario, buoni pasto: alla Polizia municipale non sono tutti uguali

Niente turni serali, niente notturni, niente festivi, niente scarpe estive, niente vestiario estivo, niente buoni pasto, almeno per alcuni. C’è agente e agente, nella polizia municipale. Ci sono gli agenti “storici” e poi i contrattisti, dall’ottobre 2010 a pieno organico nel Corpo ma, secondo il coordinatore provinciale del sindacato Csa, Pietro Fotia, «discriminati», nonostante la buona volontà del comandante Ferlisi. «Per l’ennesima volta – si legge in una nota – siamo costretti a rilevare ed a denunciare come il personale contrattista, da ottobre 2010 inserito a pieno organico ed a pieno titolo nel corpo di Polizia municipale e che di fatto, indubbiamente, sta offrendo un valido contributo alla grave carenza di personale con l’utilizzo continuo in tutti i servizi (in particolare in quelli più gravosi e dispendiosi), si trova ad operare in condizioni di grave disagio non potendo neanche accedere a tutti gli istituti contrattuali riservati alla totalità degli agenti». Sono quattro, dunque, i problemi principali che il sindacato segnala: mancato utilizzo nei servizi serali, notturni e soprattutto “festivi”; condizioni operative e sistematica programmazione giornaliera dei servizi («infatti purtroppo la destinazione del turno di servizio avviene con comunicazione giornaliera, procurando gravi disagi allo stesso, nel normale svolgimento della vita quotidiana rendendo di fatto notevolmente difficoltoso lo svolgimento di una normale vita extralavorativa»); fornitura di calzature e vestiario estivo; attribuzione di buoni pasto, operatori Polizia municipale «per tutto il personale».

«Non esitiamo a definire tutto il personale in questione – aggiunge Fotia – vittima di discriminazione e disinteresse da parte degli organi competenti che non ne consentono, nonostante la disponibilità del comandante, quell’utilizzo razionale che era la finalità delle assunzioni effettuate in mobilità interna e delle nuove qualifiche assegnate. Alla luce di quanto esposto, nonché del fatto che la collettività messinese non può certamente tollerare il sottoutilizzo di personale volenteroso in un settore già abbastanza in sofferenza, si chiede un incontro urgente sulla materia al fine di scongiurare l’instaurarsi di spiacevoli e dure vertenze ormai dietro l’angolo».