Caos precari Provincia: la Fp Cgil critica Calabrò: «Non faccia terrorismo». A Ricevuto: «Governi la situazione»

Caos precari Provincia: la Fp Cgil critica Calabrò: «Non faccia terrorismo». A Ricevuto: «Governi la situazione»

Caos precari Provincia: la Fp Cgil critica Calabrò: «Non faccia terrorismo». A Ricevuto: «Governi la situazione»

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giovedì 20 Ottobre 2011 - 10:32

Lavoratori assediano l’ufficio del ragioniere generale. Il sindacato interviene dopo la notizia emersa ieri di un possibile blocco nel rinnovo dei contratti (scadenza 2015), mentre si discute di stabilizzazione. Confermata riunione ente-sindacato per il 24 ottobre

La Fp Cgil di Messina attraverso le parole della segretaria generale Clara Crocè, attacca il ragioniere generale della Provincia Nino Calabrò, che lo scorso 24 ottobre, in un confronto con la Corte dei Conti sulla situazione contabile dell’ente, ha paventato il licenziamento del personale precario della Provincia: 98 persone che da oltre 20 anni operano con contratti a tempo determinato. Da questa mattina i dipendenti hanno “assediato” l’ufficio del ragioniere in cerca di chiarimenti, per una posizione che nelle prossime ore potrebbe addirittura, a sorpresa, essere rivista.

«La situazione contabile della Provincia – osserva la Crocè- non dipende dal personale che non può essere considerato una zavorra. Il numero complessivo dei dipendenti precari e di ruolo è in linea con la media regionale. Il vero problema è il taglio dei trasferimenti operati dai governi nazionale e regionale che abbassano la percentuale delle spese correnti sulle quali insiste il capitolo personale. I processi di stabilizzazione del personale precario non gravano sulla spesa corrente come infatti prescrive l’articolo 6 della legge regionale 24 del 2010 che prevede che gran parete della spesa per la stabilizzazione del personale è a carico della Regione e non incide sulla spesa corrente».
Lo sforamento delle spese correnti è un problema che la Provincia regionale di Messina ha in comune con altre amministrazioni, come Barcellona Pozzo di Gotto, ed è legato al nodo del patto di stabilità. «Ricevuto – prosegue la dirigente sindacale – sta dimostrando grande senso di responsabilità nel convocare i sindacati al fine di superare le criticità emerse e individuare il percorso per avviare la stabilizzazione del personale precario. Il Presidente della Provincia di Messina può assumere il ruolo di portavoce nei confronti della Regione, dell’Assessorato alle autonomie locali e dei vertici dell’Anci al fine di superare le criticità derivanti dalle normative Brunetta-Tremonti». In tal senso, è stato confermato l’incontro programmato per lunedì prossimo e durante il quale si discuterà delle vicende che riguardano i contrattisti.

Un commento

  1. ma tutti i precari buttati in strada dalla riforma Gelmini non hanno nessun diritto?
    e i precari di Formazione Lavoro Cefot
    non hanno nessun diritto?
    no?? noo??
    e loro perchè si??

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