Acr, per i calabresi il silenzio di Arturo Di Mascio equivale ad un rifiuto. I club organizzati d'accordo con la squadra: domenica non si scende in campo

Acr, per i calabresi il silenzio di Arturo Di Mascio equivale ad un rifiuto. I club organizzati d’accordo con la squadra: domenica non si scende in campo

Acr, per i calabresi il silenzio di Arturo Di Mascio equivale ad un rifiuto. I club organizzati d’accordo con la squadra: domenica non si scende in campo

venerdì 22 Ottobre 2010 - 18:39

Uno dei rappresentati della cordata, Bruno Martorano, ha spiegato con un comunicato le ultime ore della trattativa con la vecchia proprietà. All’interno anche la proposto d’acquisto integrale, anticipata nel precedente articolo. Alla scadenza del termine previsto, nessuna risposta dall’ex patron della Casertana. Tutto finito?

Non sembra proprio voler finire l’agonia per i tifosi dell’Acr Messina, che hanno seguito con trasporto ed apprensione le ultime “travagliate” ore della trattativa tra la cordata calabrese e la vecchia proprietà, a quanto pare giunta al capolinea. Ad indirizzare tutti gli indizi verso questa direzione il comunicato diffuso nel tardo pomeriggio da uno dei componenti del gruppo interessato a rilevare il club, Bruno Martorano, che di fatto conferma l’entità dell’offerta diffusa nel precedente articolo (200mila euro più i debiti documentabili, con la sottoscrizione della polizza da parte dei cedenti per i debiti occulti), ma annuncia che per la stessa non è stata ricevuta alcuna risposta entro i termini prefissati.

«Quale portavoce degli imprenditori che fin dal mese di luglio ha manifestato la volontà di acquisire l’intera partecipazione sociale dell’Acr Messina Srl – si legge – mi corre l’obbligo di portare a conoscenza degli sportivi messinesi, dei tifosi e della cittadinanza tutta l’esito della trattativa fermamente, entusiasticamente e con estrema convinzione condotta fino alle ore 18.00 di stasera, allorquando siamo stati costretti a prendere atto che i nostri sforzi e le nostre proposte non collimavano con i desiderata della controparte. Riteniamo utile fornire copia della proposta fatta pervenire al domicilio eletto dalla Signora Marcella Chierichella, il cui scrutinio renderà chiaramente intelligibile la nostra posizione (nell’approfondimento in basso). Rispetto a tale proposta, alla quale non è stato mai fornito alcun riscontro scritto, abbiamo ritenuto, alle ore 16.00, di compiere un ulteriore sforzo alzando l’importo del corrispettivo fino ad Euro 200.000, cosa avvenuta attraverso canali telefonici. Nei fatti, ferma l’indicata somma da sborsare a titolo di corrispettivo, ci saremmo accollati tutti i debiti dichiarati dalla controparte per Euro 157.000,00, e giustificati con documentazione comunque non prodotta nelle forme di Legge, bensì compendiati in semplici fogli EXCEL. Avremmo poi garantito l’ordinaria gestione della stagione sportiva in corso, comunque da subito cominciando ad attuare un progetto serio e come tale ambizioso, a partire dal settore giovanile e dall’attività di base».

«Tutto ciò – continua il comunicato – nella consapevolezza che le esposizioni debitorie imputabili alla società sarebbero state ben più consistenti. Pertanto avevamo richiesto l’accensione di una polizza a garanzia di quanto non rintracciabile a passivo della società, posto che nel corso delle ormai lunghe trattative mai alcuno è stato in grado di fornirci gli atti ufficiali e la contabilità dell’Acr Messina così da consentire un’esaustiva due diligence. Incidentalmente, il costo della polizza sarebbe stato a carico nostro. Certi di avere agito con serietà e correttezza, con estremo e sincero rammarico rassegniamo alle Vostre valutazioni il nostro operato e Vi ringraziamo per l’affetto e la stima dimostrataci».

Tutto finito? Così sembrerebbe secondo quanto leggiamo nella nota. Ma abbiamo ormai imparato che con Arturo Di Mascio e soci tutto può accadere. Intanto in serata anche i club organizzati hanno inviato una nota agli organi di stampa: «Visto il protrarsi della trattativa che, di fatto, non ha portato a nulla di positivo per il passaggio di proprietà dell’Acr Messina alla cordata rappresentata dal dott. Bruno Martorano, i club organizzati di comune accordo con i tesserati della società, hanno deciso che domenica prossima la partita non sarà disputata. Tuttavia, l’auspicio è che la trattativa possa riprendere e concludersi definitivamente in tempo utile per scongiurare questa eventualità che nessuno assolutamente vuole, ma che riteniamo sia estremamente necessaria vista l’attuale grave crisi societaria. I club organizzati e la squadra hanno raggiunto questa determinazione al termine di un incontro tenutosi questa sera allo stadio San Filippo. Ci rimettiamo, pertanto, al buonsenso delle parti in causa affinché il nome di Messina non venga ulteriormente oltraggiato come, purtroppo, avviene da troppi anni». (ER)

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