Le amnesie difensive giallorosse regalano la vittoria per 3-1 ai calabresi. Il gol è firmato D'Ambrosio, al terzo centro in campionato. Traversa di Granito nel primo tempo. Pessima la direzione di gara del signor Abbagnara di Nocera che nega un rigore ai padroni di casa
Il Messina incappa, dopo quattro risultati utili consecutivi, nel secondo ko interno della stagione. Dopo il Valle Grecanica, sono i calabresi del Sambiase a violare il San Filippo. Un 3-1 che non ammette repliche, con i giallorossi che, a tratti, sono apparsi molli e con poche idee. Gara chiusa dopo 41’, grazie alla doppietta di Laviano e al gol di Galantucci. Cinico il Sambiase che sfrutta le uniche tre azioni offensive create nei primi 45’ e le amnesie della difesa giallorossa. Allo scadere del primo tempo D’Ambrosio riapre la gara, ma nella ripresa i giallorossi, comprensibilmente stanchi, sparano a salve contro il muro calabrese. Pessima la direzione di gara del signor Abbagnara di Nocera: cervellotiche alcune sue decisioni, con falli spesso invertiti e un rigore negato a Granito che, invece, era parso netto. Esordio dal primo minuto per il giovane terzino francese Chovet: preso spesso di infilata dagli attaccanti del Sambiase, non ha disputato una buona gara, anche se è cresciuto nella ripresa.
2698 i tagliandi staccati, compresi quelli destinati a scuole e Consiglio comunale: circa duemila i presenti. I tifosi in curva hanno incitato i giocatori per tutta la durata del match e anche alla fine hanno manifestato “vicinanza” a questi ragazzi che, nonostante le tante vicissitudini, non mollano mai. Contestazione, invece, nei confronti del Presidente Santarelli, neanche oggi presente allo stadio.
Significativo lo striscione mostrato dalla curva prima del calcio d’inizio: 01/10/10: Lo Stato dimentica, noi no. Un messaggio che unisce l’intera comunità messinese nel ricordo della tragica alluvione che lo scorso anno sconvolse la vita della nostra città.
LA CRONACA
Un minuto di raccoglimento prima del calcio d’inizio, come disposto dal Coni, per commemorare la scomparsa dei quattro militari italiani uccisi in Afghanistan.
Avvio equilibrato, con le squadre che si fronteggiano prevalentemente a centrocampo, dove la coppia Marino-Marzocchi affronta il duo calabrese Martello-Lio: la vittoria del Sambiase passerà soprattutto dall’ottima prova dei due mediani. All’11’ Cocuzza salta due uomini e verticalizza per Granito, ma il centravanti è anticipato in extremis da Mascaro. Al 19’ il vantaggio calabrese: Curcio salta facilmente Pucino e mette in mezzo uno splendido cross. Laviano stacca sulla testa di Chovet ed Esposito respinge, ma la palla ha già varcato, seppur di poco, la linea di porta. Borgogni prova a dare la sveglia ai suoi, che hanno nettamente subito il colpo: al 22’ ci prova dalla distanza ma il suo tiro termina alto e al 24’, dopo una bella azione sulla destra, serve Granito al centro dall’area, il centravanti giallorosso controlla bene ma colpisce la traversa in girata. Sul capovolgimento di fronte il Sambiase raddoppia: Curcio supera ancora Pucino, ma calibra male il lancio in avanti, Esposito è nettamente in vantaggio, ma sbaglia la presa e la palla gli sfugge dalle mani. Laviano raccoglie e può depositare in rete con estrema facilità. Qui entra in scena il direttore di gara: al 33’ nega un rigore al Messina, con Morelli che strattona nettamente Granito e al 40’, su segnalazione del guardialinee, espelle il massaggiatore del Messina e inverte una punizione a centrocampo, consegnando la sfera ai calabresi. Dalla battuta nasce il gol dello 0-3: Laviano fa da sponda per Galantucci che controlla e con una botta potente dal limite dell’area piccola non lascia scampo a Esposito. Al 46’ il Messina riapre la partita: D’Angelo verticalizza per Borgogni che salta il portiere e serve Granito, il tiro dell’ex Carrarese è respinto sulla linea, ma sulla ribattuta capitan D’Ambrosio non sbaglia. Terzo gol in campionato per lui.
La ripresa inizia con qualche minuto di ritardo: l’arbitro si ferma sotto la curva Sud per controllare l’operato del guardialinee che passa al setaccio la rete di porta. Sale la contestazione nei suoi confronti e ci si mette anche il portiere del Sambiase che si rifiuta di mettersi tra i pali, temendo un lancio di oggetti.
Parte subito forte il Messina: dopo pochi secondi Cocuzza si invola sulla fascia, mette in mezzo per Borgogni il cui tiro è respinto da Andreoli. Dal corner seguente le conclusioni in serie di Granito e D’Angelo sono respinte a pochi passi dalla rete. L’incedere giallorosso, però, si ferma praticamente qui. Beoni inserisce Biondo e Conti per D’Angelo e Marino, entrambi non al meglio, ma le carte in tavola non cambiano. Il Sambiase si difende con ordine e non corre pericoli, anzi sono Laviano e Mercuri a impensierire Esposito. Al 73’ si rivede il Messina con Lo Piccolo che, da azione d’angolo, calcia sopra la traversa. Al 78’ spunto di Biondo sulla destra, ma il suo tiro-cross finisce abbondantemente largo. Quattro minuti dopo il Sambiase va vicinissimo al quarto gol con Mandarano lanciato in contropiede, dribbling su Esposito in libera uscita ma D’Ambrosio salva sulla linea. Nel tempo di recupero Borgogni ha altre due chance, ma i suoi tiri vengono rimpallati in calcio d’angolo. Poi ci prova Biondo di testa, sarebbe ancora corner, ma l’arbitro, dopo averlo concesso, lo “annulla”. È l’ovvia chiusura di una partita nata, cresciuta e finita male.
Il tabellino:
Acr Messina: Esposito, Pucino (80’ Di Renzo), Chovet, Marino (60’ Conti), D’Ambrosio, Lo Piccolo, D’Angelo (51’ Biondo), Marzocchi, Granito, Cocuzza, Borgogni. A dispozione: Spataro, Sorrentino, Schepis, Amico. Allenatore Lorentino Beoni.
Sambiase: Andreoli, Mascaro, Marchio, Martello (61’ De Pantis), Itri, Morelli, Curcio, Mercuri, Galantucci (88’ Fabo), Lio, Laviano (78 Mandarano). A disposizione Milani, Viola, Sposato, Paparo. Allenatore: Alessandro Erra
Arbitro: Abbagnara di Nocera inferiore. Assistenti: Fazio di Reggio Calabria e Polifrone di Taurianova
Ammoniti: Granito, Cocuzza e Conti (M), Maschio e Galantucci (S)
Corner 10-1
Recupero 3’ e 5’
Antonio Billè
