Acr Messina, dalla gara con il Forza e Coraggio alcune buone indicazioni. Attenzioni rivolte al mercato

Acr Messina, dalla gara con il Forza e Coraggio alcune buone indicazioni. Attenzioni rivolte al mercato

Acr Messina, dalla gara con il Forza e Coraggio alcune buone indicazioni. Attenzioni rivolte al mercato

lunedì 10 Gennaio 2011 - 15:37

Lo spirito del gruppo e il sacrificio hanno permesso ai giallorossi di sfiorare un pareggio, che complessivamente sarebbe stato meritato. Servono due settimane per ritrovare la forma. Zampagna non arriverà, ad annunciarlo l’allenatore Campolo. Il primo obiettivo resta però l’attaccante. Qualcosa dovrebbe muoversi già in settimana

La sconfitta interna contro il Forza e Coraggio ha fatto intravedere qualcosa di positivo in casa Acr Messina. Lo spirito, la voglia di sacrificarsi, di continuare quel percorso intrapreso a settembre da un gruppo di calciatori ormai smantellato, lontano dallo Stretto per le note vicende societarie ma che ha permesso ai giallorossi, oggi, di lottare per la salvezza con una buona dose di tranquillità. La fascia di capitano sul braccio di Fabrizio Lo Piccolo è la il cordone ombelicale che testimonia questo “passaggio di consegne”. Il difensore è tornato ieri in campo dopo aver scontato la squalifica nel turno infrasettimanale di mercoledì, offrendo la solita prova attenta. Risposte importanti sono giunte anche dalle prestazioni di Giovanni Morabito e Domenico Cecere. Entrambi hanno ammesso di non essere affatto al top della forma, così come molti loro compagni di squadra, praticamente tutti.

Ieri il Messina ha lottato, ha messo anche in difficoltà i beneventani, terzi in classifica, e probabilmente non avrebbe rubato niente se avesse ottenuto un pareggio. Forse anche con quel calcio di rigore che l’arbitro Pellegrini non ha ingiustamente concesso per un fallo di mano netto in area. Ovviamente c’è da lavorare, in primis proprio dal punto di vista fisico. Serviranno almeno due settimane per portare i giocatori a livelli di condizione accettabili, ma intanto si dovranno affrontare gli impegni di campionato. La società lavora sul mercato per completare la rosa e consegnare a Sergio Campolo un organico competitivo in grado di raggiungere la permanenza nella categoria il prima possibile, così da cominciare a lavorare per la stagione successiva.

Lo stesso tecnico reggino ha ammesso che non arriverà Riccardo Zampagna, il cui nome era circolato alla vigilia del match di domenica. «Ho sentito Riccardo – rivela -. Mi ha risposto con la sua consueta sincerità bocciando la possibilità di un ritorno. Ha rinunciato a due anni di contratto a Carrara per motivi ben precisi, è abbondantemente sovrappeso, non se la sente di tornare in Sicilia senza la consapevolezza di potere dare il suo contributo. Ci tiene alla sua esperienza qui e non vuole rovinare i bei ricordi. Prendo atto del suo no, ma lo ringrazio comunque». Sulle altre trattative Campolo ripone piena fiducia nella dirigenza: «Faccio l’allenatore, non vado oltre alcune indicazioni date ai dirigenti. So che chi di dovere è già alla ricerca degli elementi che possono servirci. Arriveranno tre o quattro arrivi tra i grandi, mentre complessivamente per gli under dovremmo averne in organico almeno dieci, per i quattro posti obbligatori». Qualcosa dovrebbe muoversi già in settimana. Si cerca un centrocampista (leggera frenata su Vincenzo Bevo e Domenico Fabio), ma soprattutto serve un attaccante. Catania, che è un esterno offensivo, si è adattato come terminale d’attacco. Ha fatto vedere buone cose sui calci piazzati ma anche lui deve ritrovare la forma. I giovanissimi hanno dato tutto, ma in campionati come la serie D servono autentici bomber da area di rigore per vincere le partite. Marpioni che riescono a fare sentire la propria “presenza” contro avversari esperti.

«Lavorando la condizione si raggiungerà – ha aggiunto Campolo -. Certo dobbiamo intervenire in corsa. Fossimo ad agosto sarei più tranquillo». Domenica prossima invece il Messina andrà a fare visita al Noto, formazione reduce dalla sconfitta esterna a Sapri ma che si trova al sicuro a metà classifica, a quattro punti dalla zona playoff. Un avversario duro che i peloritani dovranno affrontare con le armi attualmente a disposizione.

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