Acr Messina: il futuro è oggi. Due acquisti per cominciare a respirare

Acr Messina: il futuro è oggi. Due acquisti per cominciare a respirare

Acr Messina: il futuro è oggi. Due acquisti per cominciare a respirare

giovedì 06 Gennaio 2011 - 02:20

Da Melito Porto Salvo la fotografia passeggera del momento: il “cimitero sportivo” che si allontana, la fine del “calvario”, i tanti giovani: lo sguardo verso l’orizzonte. La nuova proprietà tra i debiti e il mercato: pronti Cecere e Catania. Si tratta con Morabito. Per l’attacco probabile un prestito da serie professionistiche

La sconfitta contro la Valle Grecanica non provoca particolare dolore rispetto a quello che poteva accadere se la squadra non si fosse presentata a Melito Porto Salvo. L’Acr Messina ha rischiato fortemente la radiazione, ma con l’accordo raggiunto a Roma tra le precedenti proprietà si è finalmente, e speriamo definitivamente, aperto un nuovo ciclo. La prestazione della formazione juniores, lo ha dichiarato anche il presidente Bruno Martorano, è da apprezzare. L’impegno dei più giovani è il punto da cui ripartire per costruire un futuro che sia dignitoso, all’altezza della tradizione calcistica dei colori giallorossi.

La trasferta in terra calabrese è come se avesse riaperto le porte, proprio ad un passo dal baratro. La fotografia è segnata dalla collina che sorge a ridosso del“Saverio Spinella”: il monte Calvario, in cima al quale si leva un cimitero. L’intreccio immaginario è quanto mai appropriato: il Messina ad un passo dalla morte, dal fallimento; il primo passo qualche metro più in là, attraversando il “calvario”. Si riparte dai giovani, prospettiva per il futuro. E qualche indicazione buona è emersa. Il portiere catanese classe ’91 Licciardello (foto 2, ntacalabria.it), all’esordio, si è destreggiato bene, evitando che il passivo potesse divenire più ampio del 4-0 finale. Il ’92 Ferrara sulla destra difensiva non ha demeritato così come il compagno di corsia Briguglio. Bruno, già apprezzato in precedenti uscite, ha confermato quanto di buono si è detto sul suo conto. Al suo fianco bene anche un altro dei nuovi, Minniti. Un ’90 che probabilmente si giocherà il posto in squadra obbligatorio con il difensore centrale Cucinotti, o qualche altro under che si aggregherà (oltre D’Angelo). Un po’ appannato è apparso Chovet, forse distratto da qualche sirena lontana che continua a suonare. La sua permanenza appare praticamente certa, ma dovrà mostrare più convinzione per disputare un girone di ritorno all’altezza di quello di andata (Cliccando in basso photogallery alcuni scatti della partita di ieri).

L’aspetto più importante è che la macchina sia ripartita e che adesso l’autista non cambierà più. Si spera. Certo servirà benzina, e pure in tempi brevi. Ma il gruppo reggino è determinato e voglioso di fare bene. In vista della sfida di domenica contro il Forza e Coraggio, valevole per la seconda giornata di ritorno, è già corsa contro il tempo. La società punta infatti a tesserare nel più breve tempo possibile alcuni atleti che possano innalzare il tasso tecnico della squadra e il livello di esperienza del nuovo gruppo, che sarà ancora guidato da Loris Beoni, ritornato ieri in città e che gode della fiducia della proprietà.

Tra oggi e domani dovrebbe essere raggiunto l’accordo con Christian D’Angelo, ’90, un altro di quelli che aveva ottenuto lo svincolo da Santarelli ma ha aspettato prima di accasarsi altrove. Come annunciato ieri nel post partita dal responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo, altri due calciatori hanno raggiunto l’accordo con la società e si legheranno al Messina fino al termine della stagione. Il primo è Mimmo Cecere (foto 1), portiere che ha già indossato la casacca biancoscudata nella stagione 2000/2001. L’altro è Gianluca Catania, centrocampista offensivo nato a Bronte, classe ’77, con alle spalle tante esperienze tra D e C. Nella sua carriera ha vestito, tra le altre, le maglie del Noto, del Lamezia, del Siracusa, dell’Adrano, del Modica, del Latina, del Campobasso e del Viareggio. Sempre ai microfoni di Radio Messina International Leonardo ha poi confermato l’esistenza di una trattativa con Giovanni Morabito, 32 anni, lo scorso anno all’Igea Virtus, in passato capitano della Reggina e transitato anche da Crotone, Genoa, Catanzaro e Cesena. Per quanto riguarda il reparto offensivo invece, che al momento può contare solo sul ’92 Biondo, più che sondare il mercato degli svincolati la nuova proprietà sembra essere attenta a qualche possibile prestito attraverso contatti con società di categorie superiori, Lega Pro ma non solo. In difesa rientrerà Lo Piccolo, tesserato ieri in extremis con l’obiettivo di scontare il turno di squalifica pregresso e poter così essere a disposizione per il prossimo match casalingo. Ma qualcos’altro verrà fatto anche nel reparto arretrato.

Mercato ma non solo, perché la sfida più importante da vincere resta il risanamento della società. Il presidente Bruno Martorano ha rivelato che il primo passo riguarderà la risoluzione delle vertenze per evitare che ai tre punti di penalizzazione che arriveranno possano aggiungersene altri otto “pendenti”. Bisognerà capire quante mensilità sono già state versate e la parte che resta da saldare per ogni singolo caso. Per il resto il nuovo comandante della nave ha dichiarato di essere entrato finalmente in possesso dell’incartamento finanziario e delle bozze dei libri contabili, che verranno immediatamente girate al commercialista. Il passo successivo sarà l’approvazione del bilancio, sul quale ovviamente peserà l’enorme monte-debiti lasciato in eredità dalle precedenti, disastrose, gestioni. Sul piano sportivo l’obiettivo, scontato, resta la salvezza. Per Pasquale Leonardo bisogna «ragionare partita dopo partita per cercare di trarre il massimo». Poi magari, questa estate, chissà.

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