Acr Messina: l'imbarazzo e l'incertezza

Acr Messina: l’imbarazzo e l’incertezza

Acr Messina: l’imbarazzo e l’incertezza

domenica 07 Marzo 2010 - 23:14

Dopo il pareggio di ieri con il Mazara si va a Milazzo con la necessità di conquistare punti salvezza. Oggi serve umiltà, i tifosi chiedono uno sforzo, mentre il futuro resta un punto interrogativo. Alizzi: tutto per la gente e per la maglia

L’assoluta mediocrità di questo campionato di serie D, non fa altro che aumentare il rammarico tra i tifosi del Messina, costretti a digerire, dopo le vicende che hanno coinvolto il defunto Fc Messina, l’ennesimo boccone amaro di un campionato anonimo concretizzatosi nonostante le ambizioni di inizio stagione del -nuovo- Acr. Ambizioni presto scontratesi con la realtà dei risultati e di un cammino che oggi appare più che mai incerto.

Un Messina dai mille volti che continua a collezionare delusioni. Quello che ha pareggiato ieri con il Mazara non ha giocato certamente come sette giorni fa a Lamezia con il Sambiase. Ha prodotto, ha avuto occasioni, pur non sfruttandole. E con un attacco composta da Sarli e Di Napoli i limiti non possono che essere psicologici e -umorali-. Forse più ambientali, figli del caos ormai da qualche mese regnante nello spogliatoio e dai problemi mai risolti che hanno inevitabilmente inciso sulla squadra, specialmente sui calciatori più giovani in rosa.

Problemi noti, spesso legati ad atteggiamenti ambigui e a scelte sorprendenti della proprietà, nelle ultime settimane apparsa -distante- dallo spogliatoio. I risultati arrivati ad intermittenza hanno fatto il resto, gettando nello sconforto i calciatori e, a ruota, la società stessa. Il capitano della squadra, il calciatore più rappresentantivo, Arturo Di Napoli, ieri in sala stampa ha provato a scuotere i suoi compagni affinché, al più presto, possano tirarsi fuori da una posizione di classifica che lo stesso attaccante ha definito -imbarazzante-. La situazione societaria? L’ex Salernitana ha dichiarato di non volere più entrare nel merito dei problemi esistenti, pur ribadendo che da settembre i calciatori hanno vissuto in un clima difficile. Il capocannoniere della squadra, oltre a fare gol, ha fatto capire che dall’inizio dell’anno è stato sempre pronto a supportare i compagni di squadra, soprattutto i più giovani. Un impegno preso anche per rispetto della città che gli ha dato tanto, alla quale riconosce un potenziale enorme pur se represso dallo stato di sfiducia che si vive.

Anche l’ex capitano dell’Igea Virtus, Giuseppe Alizzi ha commentato l’attuale momento, ricollegando le difficoltà all’aspetto psicologico. -I tifosi devono però sapere che stiamo dando tutto e lo stiamo facendo per loro e per onorare questa maglia-, ha spiegato. E con lo stesso spirito si affronterà il recupero sentito di mercoledì contro il Milazzo. Al Grotta Polifemo bisognerà verificare la condizione fisica dei giallorossi, dopo il calo avvertito nel secondo tempo e alla luce di allenamenti saltati da qualche calciatore. Come confermato proprio da Alizzi e Di Napoli la squadra vuole regalare una soddisfazione ai tifosi. In partite del genere la classifica conta poco, valgono più le motivazioni e a dire il vero i mamertini -rischiano- di averne di più. -Con umiltà, cerchiamo i punti salvezza-, ha affermato senza paure e vergogna il capitano. Poi bisognerà pensare all’altra fondamentale sfida con l’Hinterreggio.

Ma si vive alla giornata. La cosa che preoccupa più i tifosi in questo momento non è però (solo) la classifica, ma l’assenza di certezze per il futuro. Un grande punto interrogativo, nonostante Alfredo Di Lullo abbia ribadito di volere andare avanti. -Finiamo il campionato poi bisognerà chiarire alcune cose – conclude Di Napoli -, Messina merita un programma serio, la Messina che conosco io-.

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