Acr Messina: presentato esposto alla Procura della Repubblica. Il duo Di Mascio-Chierichella adesso rischia

Acr Messina: presentato esposto alla Procura della Repubblica. Il duo Di Mascio-Chierichella adesso rischia

Acr Messina: presentato esposto alla Procura della Repubblica. Il duo Di Mascio-Chierichella adesso rischia

giovedì 28 Ottobre 2010 - 16:34

Un gruppo di tifosi ha deposito questo pomeriggio una denuncia mirata a far luce sulla “dubbia” gestione amministrativo-contabile del club. Intanto, attraverso un’altra iniziativa, le vicende societarie del Messina sono state già sottoposte anche all’attenzione della Procura sportiva federale

Su iniziativa del forum Biancoscudati.it, un gruppo di iscritti e tifosi del Messina hanno depositato questo pomeriggio, presso la Procura della Repubblica di Messina, un esposto denuncia sulla gestione amministrativo-contabile dell’Acr. Gli otto firmatari, nel documento, hanno illustrato le contorte recenti vicende della compagine calcistica cittadina, evidenziando tutte le anomalie a partire dalla presunta vendita del club a Piero Santarelli fino all’ultima trattativa con il gruppo rappresentato dagli imprenditori Bruno Martorano e Vincenzo Principato (l’esposto completo è consultabile cliccando download in basso).

Nello specifico, i tifosi evidenziano chiaramente come «la gestione della società A.C.R. Messina s.r.l., sin dalla data dell’aggiudicazione all’asta fallimentare (Fallimento F.C. Messina, G.D. Dott. Cosimo D’Arrigo), sia stata assolutamente sconsiderata».

Ma, continuano i deducenti, «a prescindere da ogni considerazione sulla gestione sportiva, ciò che emerge è la totale, assoluta, inspiegabile riottosità della attuale proprietà a mostrare la documentazione contabile ai potenziali acquirenti, a fronte di una sbandierata volontà di vendere la società. Sembra evidente anche ai più sprovveduti come le possibilità siano due: o questa contabilità non esiste, oppure contiene qualcosa che non deve essere portata a conoscenza dei potenziali acquirenti (anche perché risulta assolutamente incomprensibile ai più come qualcuno possa preferire perdere tutto, lasciando morire la squadra e la società, piuttosto che accettare una offerta come quella avanzata dal “gruppo Martorano”».

Nelle pagine viene inoltre sottolineato come una «società calcistica non sia solo un qualcosa che appartiene solo ai proprietari, ma è un “bene” le cui vicende e vicissitudini coinvolgono necessariamente una intera comunità. Ed è consequenziale che – si legge ancora -, poiché le vicissitudini lasciano supporre anche la sussistenza di numerosi reati, quanti abbiano a cuore il Messina debbano portarle a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria affinché compia le dovute indagini e persegua gli eventuali responsabili».

In conclusione i firmatari, che in questo momento non sono solo portatori degli interessi del forum Biancoscudati.it, ma rappresentano un sentimento condiviso attualmente dalla stragrande maggioranza degli sportivi messinesi, chiedono «che vengano opportunamente valutati tutti i fatti esposti, alla luce delle circostanze e degli elementi evidenziati, affinché si accertino tutte le possibili ipotesi di reato con ogni conseguenza di legge in ordine alla applicazione delle pene. Ciò, con espressa riserva sin d’ora, di costituirsi parte civile, nei modi e termini di legge, al fine di ottenere il risarcimento di tutti danni, patrimoniali e non patrimoniali».

Intanto, parallelamente a questa iniziativa, un ulteriore esposto è stato depositato venerdì scorso alla Procura sportiva federale da un sostenitore giallorosso attualmente residente nella provincia di Enna, che ha voluto informare la Figc, attraverso una dettagliata “memoria”, riguardo le incredibili vicende che hanno caratterizzato le ultime stagioni sportive in riva allo Stretto.

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