La cordata della provincia rinuncia all’acquisizione del club. Martorano e soci pronti a concludere l’operazione, ma si cerca l’intesa anche con Arturo Di Mascio. Mille euro di multa alla società per il lancio di bottigliette in campo nella partita con il Sambiase
Nessuna novità rilevante, al momento, circa la trattativa per un eventuale passaggio di mano dell’Acr Messina. Il gruppo messinese di cui vi avevamo anticipato ieri sembra avere rinunciato a portare a termine la trattativa. Alla base della decisione motivi giuridico-burocratici ma anche l’importante fardello debitorio che pesa sul club. Ancora in corsa invece il gruppo calabrese rappresentato da Pasquale Leonardo, del quale fanno parte anche il reggino Bruno Martorano e Vincenzo Principato.
Praticamente trovato l’accordo con l’attuale presidente Pietro Santarelli, si attende adesso di raggiungere un’intesa con Arturo Di Mascio. Non sarebbero ancora chiusi infatti i conti tra le parti rispetto alla cessione dell’Acr dall’ex patron allo stesso Santarelli. Motivo per cui i potenziali nuovi acquirenti hanno intenzione di tutelarsi per evitare spiacevoli sorprese per il futuro. Per il resto la nuova cordata avrebbe manifestato di chiudere l’operazione a breve (massimo dieci giorni) annunciando un investimento iniziale importante mirato all’autosostentamento del club da realizzare nell’arco di 2-3 anni.
La squadra intanto continua a prepara la sfida contro l’HinterReggio. Da valutare le condizioni di Granito, che comunque dovrebbe regolarmente essere in campo domenica. Infine, dopo la partita con il Sambiase, è stata comminata una squalifica di tre giornate al massaggiatore Rosario Cutuli. Nella motivazione del giudice sportivo si legge nelle motivazioni: “Per avere, con tono minaccioso, proferito espressioni gravemente ingiuriose nei confronti di un Assistente Arbitrale, reiterando la condotta una prima volta al momento dell’uscita dal terreno di gioco ed una seconda volta alla fine del primo tempo, allorquando, disattendendo l’obbligo di allontanarsi dal recinto di gioco, si avvicinava allo stesso Assistente Arbitrale mentre questi lasciava il terreno di gioco e lo seguiva, sino a pochi metri dall’ingresso dello spogliatoio rivolgendogli espressioni dal contenuto chiaramente intimidatorio”.
Inoltre mille euro di multa è stata comminata alla società per “aver propri sostenitori dopo l’intervallo ed al termine della gara lanciato, pur senza colpire alcuno circa 50 bottigliette di plastica contenenti liquidi, contro la terna arbitrale ed i calciatori della squadra ospitata”.
