Dopo i gol nel primo tempo di Assenzio e Fugazzotto decide il rigore realizzato nella ripresa da Buda. Spettacolo di pubblico sulle tribune del Farsaci. Gara accesa agonisticamente ma poco spettacolare
Il Città di Messina vince il derby della provincia contro la Spadaforese e compie un altro passo in avanti verso l’obiettivo playoff. Al Farsaci va in scena un match agonisticamente ricco di contenuti. Lo spettacolo latita, per le evidenti condizioni pessime del terreno di gioco ma anche per un forte vento che ha influenzato inevitabilmente le azioni delle due squadre. Così sono altre le qualità che emergono: determinazione e grinta su tutti. Il CdM è stato bravo a capitalizzare le azioni prodotte, mentre la formazione tirrenica ha disputato un ottimo primo tempo nel corso del quale si è reso più volte pericoloso dalle parti di Paterniti, cedendo poi nella ripresa.
Il tecnico dei giallorossi Rando conferma il 4-3-3 e opera una sola variazione nell’undici titolare rispetto alla gara vinta contro il Ragusa domenica scorsa: Santamaria viene schierato dal primo minuto al posto di Giardina. Invariati il reparto difensivo e il tridente d’attacco. Errante punto tutto sulla coppia d’attacco Fugazzotto-Alessando. La partenza del Città di Messina rischia di spezzare le gambe ai padroni di casa: trascorre infatti un minuto e mezzo dal calcio d’inizio e Assenzio va in gol. Il capitano dei peloritani, al sesto centro stagionale, raccoglie una corta respinta della difesa avversaria e con un preciso pallonetto dal limite dell’area beffa l’ex Gambuzza. Arriva però la reazione della Spadaforese. Paterniti al 20’ respinge con i pugni una punizione calciata da Alessandro, mentre al 23’ Durante a rendersi pericoloso con un tiro da 40 metri che termina di poco a lato. Al 27’ i gialloneri trovano il pari: è Fugazzotto a sfruttare al meglio una mischia in area ospite generata da un calcio di punizione dalla lunga distanza battuto da Giglio. Ancora una buona occasione per i gialloneri di Errante al 33’: sul cross di La Macchia, Fleri colpisce di testa sfiorando il palo alla sinistra di Paterniti. Il Città di Messina torna a rendersi pericoloso in chiusura di primo tempo. Al 39’ Camarda calcia un punizione da destra, Cammaroto di testa anticipa tutti ma il pallone termina oltre la traversa. Al 40’ Pirrotta si fa largo nell’area avversaria e calcia di potenza, Gambuzza si oppone, sulla ribattuta ci prova Camarda dal limite ma il portiere di casa abbranca il pallone. Nel finale grande paura per Pirrotta: l’attaccante va a sbattere violentemente contro le grate del settore del campo destinato agli spettatori, posizionate vicino alla linea laterale. Il gioco resta a lungo fermo e Pirrotta viene trasportato in ambulanza al Policlinico di Messina: eseguiti i controlli del caso, il calciatore è stato dimesso e adesso sta bene, anche se ha riportato un trauma toracico, oltre a numerose escoriazioni sul viso, sul braccio, sulla spalla. Al suo posto entra Pulejo e Rando passa ad un provvisorio 4-4-2, ma si va negli spogliatoi sull’1-1.
Nella ripresa le due squadre si ripresentano con una novità per parte: nel Città di Messina Cannavò rileva Calcagno, nella Spadaforese La Macchia viene rimpiazzato da Pagliarin. Nei primi venti minuti la gara continua ad essere dura e caratterizzata da grande agonismo, le due squadre continuano a darsi battaglia ma faticano a creare occasioni da gol. La partita si decide al 21’: Camarda su punizione spedisce il pallone nell’area avversaria, Durante lo tocca con il braccio e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Buda spiazza Gambuzza e segna la sua sesta rete in campionato. La Spadaforese prova a reagire al 25’ ma Paterniti blocca senza affanni la punizione di Alessandro. La partita resta nervosa: al 25’ Chimirri scalcia Cannavò, ne nasce un accenno di rissa e l’arbitro decide di espellere entrambi. Al 39’ Assenzio sfiora un gol che sarebbe stato clamoroso: il capitano del Città di Messina rinvia dall’interno della propria metà campo, Gambuzza viene tradito dal vento e si fa scavalcare dal pallone ma riesce appena a toccarlo e a mandarlo sul palo. L’ultima occasione è ancora per gli ospiti: Mondello serve Buda che tira al volo sfiorando il palo. Nel finale in campo anche Panarello per Camarda.
Dopo 6’ di recupero l’arbitro fischia la fine dell’incontro. Per la squadra di Rando quinta vittoria di fila e settimo risultato utile consecutivo. Il Città di Messina consolida la sua posizione in zona playoff in attesa delle partite odierne. Particolarmente attenzionata sarà Ragusa-Biancadrano, entrambe formazioni che lottano per la qualificazione agli spareggi promozione. Brutta sconfitta invece per la Spadaforese, che ha giocato la partita alla pari contro avversario sulla carta più attrezzato ma non è riuscita a concretizzare il gioco prodotto. Circa 300 i tifosi presenti sugli spalti. Da sottolineare che la tifoseria del centro tirrenico ha manifestato attraverso cori e striscioni la propria vicinanza all’Acr Messina e la contrarietà al progetto Città di Messina.
