L’apposita commissione esprimerà domani il proprio parere. Dovrebbe essere consentito l’accesso in curva sud. Intanto il club ha ingaggiato l’ex Noto per sopperire agli infortuni dei due centrali Frassica e Di Napoli: tanta esperienza in D
Il Città di Messina saprà domani se l’apposita commissione darà l’ok per l’apertura dello stadio Giovanni Celeste a sei anni dalla chiusura. Ma c’è ottimismo. La società ha effettuato in queste settimane diversi lavori per una spesa complessiva di 126mila euro, così come riportato nella nota depositata al comune che riassume la progettazione degli interventi. Per sabato, quando i peloritani affronteranno il Biancadrano, dovrebbe essere aperti al pubblico curva sud e settore ospiti.
Intanto, per sopperire agli infortuni di Frassica e Di Napoli, la società ha acquistato sul mercato un altro centrale difensivo di tutto rispetto. Si tratta di Filippo Ivan Raimondi, classe ’85 di Termini Imerese che vanta oltre 160 presenze nel campionato di serie D, a cui ha preso parte con le maglie di Rossanese, Folgore Castelvetrano, Bitonto, Matera, Trapani e Castrovillari. Nella seconda parte della passata stagione Raimondi è stato in forza al Noto, in Eccellenza. Subito accontentato dunque il tecnico Saro Foti, che aveva lanciato il campanello d’allarme vista l’emergenza nel pacchetto arretrato che lo aveva portato ad adattare l’esperto Panarello al fianco di Cammaroto nell’ultima trasferta di Vittoria. (ER)
