Di Costanzo sottolinea la buona prova dei suoi e ribadisce che questa squadra si deve salvare

Di Costanzo sottolinea la buona prova dei suoi e ribadisce che questa squadra si deve salvare

Redazione

Di Costanzo sottolinea la buona prova dei suoi e ribadisce che questa squadra si deve salvare

sabato 20 Ottobre 2007 - 17:49

Al termine della gara con l’Ascoli, mister Di Costanzo si presenta in sala stampa e analizza la partita di oggi: – L’Ascoli è una squadra di grande livello – ha detto il mister- e batterla non è stato semplice. Loro sono venuti a Messina per interrompere la serie negativa che li vedeva sconfitti da due partite e hanno cercato d’imporre il loro gioco. In parte ci sono riusciti, ma voglio ribadire che noi siamo una compagine che deve ottenere la salvezza, mentre loro sono stati costruiti per tentare di vincere il campionato. La differenza a mio avviso, è stata questa. Poi -prosegue- se mi chiedete come mai non riusciamo a tenere palla e costruire il gioco, rispondo che la nostra è una formazione solida che cerca di sfruttare le debolezze altrui ed è più brava nelle ripartenze soprattutto degli esterni. Se riuscissimo anche ad imporre il nostro gioco contro qualsiasi avversaria, allora saremmo una squadra da serie A. In ogni caso abbiamo dei limiti che sappiamo con la dirigenza di avere, ma voglio rimarcare che la tenacia, la lotta, la caparbietà e la compattezza fuori e dentro lo spogliatoio, sono le nostre armi migliori.- Infine Di Costanzo si sofferma sulla forza di questo Ascoli, che a suo avviso non merita la classifica che ha: – Loro sono stati molto bravi a pressarci per quasi tutto l’incontro e soprattutto dopo il nostro gol, ci hanno chiuso ancor di più nella nostra metà campo. Non era facile contrastarli anche sul piano fisico, ma ritengo ci siamo riusciti in modo egregio, portando a casa la vittoria che ci da morale e più tranquillità, così come io desidero. Sull’ingresso di due difensori più Moro che si è battuto come un leone anche nella fase di contenimento – conclude il mister-, dico che era necessario contrastarli sulle fasce e poi non dimenticate che alla fine loro avevano in campo tre attaccanti tutti accentrati e tutti bravi di testa. Mi serviva molta fisicità.-

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