Cresce l’entusiasmo in casa Acr: un plauso alla squadra, doppio per Beoni

Cresce l’entusiasmo in casa Acr: un plauso alla squadra, doppio per Beoni

Cresce l’entusiasmo in casa Acr: un plauso alla squadra, doppio per Beoni

lunedì 22 Novembre 2010 - 14:52

Il tecnico indovina tutte le scelte, dalla scommessa Bruno allo spostamento più avanzato di Chovet. Ma è la gestione complessiva dello spogliatoio a convincere. Le rinegoziazione dei contratti non ha inciso sul rendimento degli atleti: qualora qualcuno dovesse partire, sarà fondamentale mantenere lo spirito di questo gruppo

La vittoria maturata ieri allo “Stefano Rizzo” di Rossano conferma le camaleontiche abilità dell’Acr Messina, squadra capace di cambiare pelle per affrontare difficoltà e lacune che si interpongono sul cammino di un gruppo che continua a rimanere unito verso il raggiungimento di un obiettivo comune. Lo 0-1 siglato Chovet è come se portasse la firma di Loris Beoni. Anche ieri infatti l’allenatore, in evidente emergenza considerando le contemporanee assenze di D’Angelo (under), Sorrentino, Marino e Borgogni, si è letteralmente inventato la formazione cambiando più volte impostazione tattica nel corso del match. Dal 4-2-3-1 consueto è passato in alcune fasi ad un più solido 4-4-2, prima di ritornare al modulo iniziale. Numeri che fanno solo da contorno alla voglia di vincere dei calciatori, bravi a leggere la gara seguendo i dettami del tecnico.

Boeni, nonostante le difficoltà iniziali, vince la scommessa di posizionare il francesino Chovet sulla linea dei trequartisti, alto a sinistra, e lo straniero lo ringrazia regalandogli il gol vittoria. Cocuzza e Granito si scambiano la posizione: una volta a destra, l’altra al centro, avanti e indietro nel ruolo di punta e trequartista, con Conti pronto a coprire ogni spazio lasciato dai compagni con grande sacrificio. Ottima prova dei due centrali di difesa, D’Ambrosio e Lo Piccolo, che hanno respinto tutti gli attacchi dei poco convinti giocatori della Rossanese, incapaci di pungere davvero dalle parti di Esposito. E poi che dire della prova dell’esordiente (dal primo minuto) Bruno, classe ’93, «una piacevole sorpresa» come l’ha definita il responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo. Il giovanissimo messinese lotta a tutto campo, gioca senza timore, si batte mordendo le caviglie agli avversari, segue puntualmente le manovre di gioco del sempre più importante Marzocchi. Bene anche i due under in difesa: Romeo, tornato nel ruolo di terzino dopo l’impiego come centrale e Di Renzo, piazzato nuovamente a sinistra dopo qualche settimana di panchina.

Tutte scelte prese da Beoni, che oggi, dopo lo scetticismo iniziale di una parte di tifosi, poco convinti dal curriculum dell’allenatore, deve raccogliere gli applausi per una gestione della squadra praticamente perfetta. Una gestione non facile, soprattutto in quelle settimane difficili nel corso delle quali mancava la serenità tale perfino per scendere in campo. Anche ieri il tecnico ha avuto il timore che le questioni societarie, e nello specifico la rinegoziazione dei contratti, potessero incidere sul rendimento dei suoi ragazzi. Preoccupazione assolutamente disattesa dalla buona prestazione, pur se lo stesso Beoni si è dichiarato a fine gara più soddisfatto del risultato che della prova della squadra.

L’entusiasmo intanto cresce, tra i tifosi ma anche all’interno dello spogliatoio. La nuova proprietà, anche ieri presente al gran completo a Rossano, dovrà essere brava, seppur guardando alle sacrosante necessità di risanamento del club, a non far disperdere lo spirito di unione che ha regnato fino ad oggi tra i componenti di questo straordinario gruppo. Il nuovo dirigente Enzo Nucifora si è espresso in maniera ottimistica sulla permanenza dei calciatori più rappresentantivi dell’attuale rosa. Beoni, Chovet e altri componenti dell’organico hanno lasciato intendere che il discorso non è ancora definitivamente chiuso. Possibile, viste le capacità dimostrate in questi mesi, che alcuni degli stessi tesserati possa riceve offerte economicamente più vantaggiose o comunque provenienti da categorie superiori. La società si è detta pronta eventualmente ad intervenire sul mercato per mantenere inalterato il livello qualitativo. Sicuramente da apprezzare, purché si salvaguardi quel già citato spirito che carica questa squadra e gli da la forza per dare tutto in campo. I momenti critici vissuti da questi atleti hanno fortificato i rapporti umani, con le evidenti ripercussioni sul piano della determinazione e dell’agonismo sportivo.

La società sta provando a fare le cose per bene ed è sulla gestione del club che dovrà essere giudicata. Non a priori. Nonostante le smentite di rito si continua a trattare per l’approdo in riva allo Stretto del capocannoniere del campionato Zampaglione, in forza alla Valle Grecanica ma messinese di nascita, voglioso di vestire la maglia della propria città. Prima squadra ma non solo. Il presidente Bruno Martorano ha parlato di rilancio del settore giovanile, necessità di ristabilire i contatti con il territorio (imprenditori e istituzioni in primis), coinvolgimento di un numero sempre maggiore di tifosi. C’è parecchio da fare, ma ci vuole tempo e pazienza perché si sta partendo praticamente da zero.

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