Il futuro del Messina calcio si chiama Lodo Petrucci

Il futuro del Messina calcio si chiama Lodo Petrucci

Redazione

Il futuro del Messina calcio si chiama Lodo Petrucci

martedì 15 Luglio 2008 - 08:07

Il “salvagente- della Figc per ripartire dalla serie C2 è applicabile ai giallorossi, come dimostra il precedente della Salernitana. C'è tempo fino al 21 luglio

Fra qualche giorno Messina potrebbe ritrovarsi con due squadre di calcio. La prima, quella presieduta dai Franza, ammessa in non si sa ancora quale categoria dei dilettanti (spetterà alla Figc stabilirlo), la seconda, se qualche imprenditore si farà avanti, beneficiaria del famoso “Lodo Petrucci-, una sorta di “salvagente- lanciato dalla Federazione che consentirebbe ad una società nuova di zecca di ripartire dalla serie C2.

Nel dettaglio, il Lodo Petrucci prevede che in caso di non ammissione al campionato di serie A o B può essere assegnato il titolo sportivo di due categorie inferiori rispetto a quello di pertinenza della società non ammessa. L’attribuzione è riservata alla Figc, sentito il sindaco della città interessata. Il titolo può essere assegnato ad una nuova società al cui capitale non possono partecipare, neppure per interposta persona, né possono assumervi cariche, soggetti che, nella società non ammessa, abbiano ricoperto cariche sociali ovvero detenuto partecipazioni dirette e/o indirette superiori al 2% del capitale totale o comunque tali da determinarne il controllo gestionale, né soggetti che siano legati da vincoli di parentela o affinità entro il quarto grado con gli stessi. Norma che esclude tanto i Franza quanto, giusto per fare un nome circolato tempo fa, l’ex presidente Emanuele Aliotta.

C’è un precedente che dimostra come, nonostante i Franza abbiano deciso di non dichiarare fallimento, il Lodo Petrucci sia applicabile al caso Messina, ed è quello della Salernitana. Nell’estate del 2005, infatti, la società allora presieduta da Aniello Aliberti, chiamata Salernitana Sport, fu estromessa dalla serie B e ripartì dalla Terza Categoria, allora col chiaro scopo di prender tempo in quanto Aliberti sosteneva di aver subito un’ingiustizia da parte della Figc. Nel frattempo nasceva la Salernitana Calcio 1919, presieduta da Antonio Lombardi, ammesso proprio in virtù del Lodo Petrucci (che allora prevedeva l’assegnazione del titolo sportivo in una, e non due, categoria inferiore rispetto a quello di pertinenza) alla serie C1 2005/2006. Dopo qualche mese la Salernitana Sport fu dichiarata fallita dal Tribunale di Salerno, mentre la nuova società di Lombardi proprio quest’anno è tornata in serie B trascinata dai gol di una vecchia conoscenza giallorossa, Arturo Di Napoli.

Tutto sta, dunque, nel vedere se, come sembra, ci siano imprenditori disposti a investire su un nuovo Messina, ripartendo dalla C2 (serve un minimo di poco più di un milione di euro tra gestione e pratiche burocratiche). Il termine per la presentazione di eventuali domande scadrà il 21 luglio.

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