Giuseppe Rodi precisa e attacca: “l'Fc Sporting Messina parteciperà all'asta se non dovessero esserci altri soggetti-

Giuseppe Rodi precisa e attacca: “l’Fc Sporting Messina parteciperà all’asta se non dovessero esserci altri soggetti-

Giuseppe Rodi precisa e attacca: “l’Fc Sporting Messina parteciperà all’asta se non dovessero esserci altri soggetti-

sabato 27 Dicembre 2008 - 11:02

Il professionista messinese: “L'operato della Curatela potrebbe trovarsi in contrasto con la salvaguardia del valore aziendale stabilito dal Collegio del Tribunale di Messina che ha emesso la sentenza di fallimento-

Dopo aver fatto chiarezza sull’estraneità della sua società con le precisazioni contenute nel comunicato diffuso la scorsa settimana dal curatore fallimentare Domenico Cataldo, il rappresentante dell’Fc Sporting Messina Giuseppe Rodi ha voluto gettare altri elementi nell’enorme pentola bollente del calcio messinese, dando notizia che non parteciperà all’asta pubblica solo in presenza di altri imprenditori.

“Notizie provenienti da emittenti locali avrebbero parlato della possibilità che l’asta per la cessione del titolo sportivo della fallita società F.C. MESSINA PELORO andasse deserta, dopo il ritiro mio e dell’imprenditore Pasquale De Domenico. In tal senso mi corre l’obbligo evidenziare che lo scrivente ha dichiarato di farsi da parte qualora dovesse costituire ostacolo per l’acquisizione del titolo sportivo, da parte di altri imprenditori, fermo restando che non si rinuncia alle azioni e facoltà di legge già intraprese e da intraprendere in futuro. Ciò, in poche parole, vuol dire che l’F.C. SPORTING MESSINA parteciperà ugualmente all’asta che sarà indetta e ciò accadrà a meno che non vengano posti palesi requisiti avversi alla scrivente Società-.

Ma Rodi non si ferma e come detto va oltre: “Con l’occasione, al fine di meglio comprendere quanto accade ed anche per riferire ciò che diversi protagonisti (anche legali) non hanno riferito, è opportuno soffermarsi sul fatto che, con il fallimento della Società F.C. MESSINA PELORO, i contratti in essere sono ormai decaduti di diritto. Pertanto, preliminarmente, sarebbe stato opportuno che la curatela andasse a rinnovare i predetti contratti e che, gli stessi, venissero regolarmente registrati e notificati alla FIGC ed alla Lega Nazionale Dilettanti. Si ha, pertanto, che gli atleti Niscemi e Pagano, e chiunque altro lo volesse, non hanno bisogno dello svincolo firmato dalla Curatela ma, diversamente, erano già liberi sin dalla emissione della sentenza di fallimento. Ciò che molti non hanno detto, tra l’altro, consiste nel fatto che sarebbe opportuno verificare se la sentenza di fallimento (contraddistinta dal n. 25/08 R.G.F. 21/08) è stata notificata alla F.I.G.C. ed alla Lega Nazionale Dilettanti dal Giudice Delegato (dott. COSIMO D’ARRIGO) e/o dal Curatore del fallimento (Avv. DOMENICO CATALDO) e, ove ciò non occorso, sarebbe opportuno valutare la legittimità dell’operato della Curatela in relazione alle gare di campionato sin oggi svolte-.

In poche parole ciò cosa vuol dire: ove il Giudice Delegato e/o la Curatela del fallimento della Società F.C. MESSINA PELORO, non avessero notificato la sentenza di fallimento e non avessere riformulato i contratti depositandoli in FIGC e LND, le partite sin oggi disputate sarebbe nulle e, quindi, si avrebbe una sconfitta a tavolino con le penalizzazioni vigenti in materia sportiva.

“E ove ciò occorresse – si chiede Rodi – chi ne pagherebbe le eventuali responsabilità sussistenti? Per poi non parlare degli ulteriori danni nei confronti della Città, poiché si rischierebbe, con molta probabilità, una immediata e più facile retrocessione nel campionato di Eccellenza-.

Infine, per il professionista messinese, ci sarebbe un fatto ancora più grave: “Il mancato imminente avvio delle procedure di rito, volte alla vendita del titolo sportivo (e non dell’insussistente ramo d’azienda, così come può evincersi anche dalla sentenza di fallimento), comporta un notevole deprezzamento del valore aziendale alla luce del recesso contrattuale dei due calciatori svincolati e di altri che vogliono andare via da Messina. A tal punto, l’operato della Curatela, si troverebbe in contrasto con la salvaguardia del valore aziendale stabilito dal Collegio del Tribunale di Messina che ha emesso la sentenza di fallimento (n. 25/2008) della Società F.C. MESSINA PELORO. A tal punto, lasciando ad altri ogni e più opportuna valutazione, credo inopportuno ogni mio commento personale e professionale-.

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