Il veneto scende per la prima volta al sud dopo le esperienze a Poggibonsi, Lumezzane e Padova, dove in tre stagioni ha collezionato una novantina di presenze. Il suo ricordo dello stadio San Filippo e le sue caratteristiche
32 presenze all’esordio in serie C2 al Poggibonsi, poi 33 nel Lumezzane nella serie C unica, altre 26 presenze in serie C lo scorso anno, suddivise tra Lumezzane (17) e Padova (9). Tre stagioni quasi tutte da titolare per il centrocampista Luca Baldassin, tranne nell’ultima metà di stagione, in Veneto, vicino casa sua, dove ha collezionato solo 408 minuti, con 4 presenze da titolare e 5 da subentrato.
“A Padova si giocava con un centrocampo a due, un modulo non consono alle mie caratteristiche – spiega –e nelle prime partite ho fatto fatica ad adattarmi. Poi sono riuscito a ritagliarmi uno spazio ma verso la fine della stagione ho avuto qualche problema fisico e non ho potuto aiutare la squadra”. In Veneto è stato compagno di squadra di Saro Bucolo, ex giallorosso: “Mi ha parlato molto bene di Messina e ha contribuito a indirizzare velocemente la mia scelta”.
Baldassin ha calcato l’erba del San Filippo nella sua stagione da professionista, con la maglia del Poggibonsi: “E’ stata un’impressione positiva – prosegue – perché per la prima volta entravo in uno stadio così grande e importante davanti a una tifoseria numerosa. Ricordo che all’andata il Messina non stava facendo bene e noi siamo riusciti a pareggiare, poi nel ritorno il Messina ha vinto il campionato”.
22 anni compiuti da due mesi, il suo cartellino è di proprietà del Chievo, per la prima volta viene a giocare al sud. “Sono molto contento che la trattativa sia andata a buon fine – afferma –. L’ho presa come una sfida personale in un campionato nuovo e difficile e speriamo possa andare nel migliore dei modi. La differenza più grande con i gironi settentrionali è sicuramente il calore del pubblico, perché al nord capita di giocare in piazze in cui ci sono 200 o 300 persone la domenica, mentre al sud queste cose sono inimmaginabili. Cambierà molto l’impatto ambientale e credo che sarà sicuramente un bel campionato, anche perché si stanno allestendo squadre importanti”.
Quali le prime impressioni sul gruppo e sul mister? “Conoscevo già Bertotto – risponde – so le sue potenzialità e quello che può dare a me e alla squadra. Ho trovato un gruppo solido e unito, composto da bravi ragazzi e questo alla lunga è importante per affrontare una stagione insieme”.
Le sue caratteristiche sembrano simili a quelle di Carmine Giorgione, al momento riconfermato in giallorosso nonostante abbia espresso il desiderio di riavvicinarsi a casa, ad Alessandria. “Sono appena arrivato – conclude Baldassin – e non so come potrà essere composto il centrocampo. Da quel che ho visto nell’amichevole di ieri è vero, siamo due centrocampisti simili, che danno corsa, inserimento ed equilibrio, ma penso che possiamo tranquillamente giocare insieme”.
