Presente ma anche futuro nella conferenza stampa di presentazione del “Messina Day”. Il responsabile dell’area tecnica: «Capisco le perplessità, ma come realtà più blasonate servono anni per ristrutturare l’azienda. La strada è lunga ma Martorano e Ficara ci credono»
Anche il presidente della Provincia Regionale Nanni Ricevuto, padrone di casa nella presentazione del Messina Day, lancia un segnale ben preciso: «Ritengo l’unione tra Acr e CdM un’ipotesi percorribile, positiva. So che ci sono stati dei contatti. Speriamo che possa essere imboccata la strada giusta per un avvenire roseo». Si è parlato di presente, la festa giallorossa, ma anche di futuro nella conferenza stampa di questa mattina tenutasi a palazzo dei Leoni. Assente il sindaco Giuseppe Buzzanca, è toccato a Ricevuto accogliere istituzionalmente l’Acr. Il presidente dell’ente non ci sarà per la festa programmata per la prossima partita contr la Casertana. Sarà a Verona per promuovere i marchi vinicoli Doc della Provincia di Messina al “Vinitaly” di Verona. Ma ha comunque voluto manifestare la propria vicinanza al progetto promosso dal club peloritano.
Dicevamo, presente e futuro a confronto. Le iniziative di oggi, ma soprattutto le sfide più importanti che attendono l’Acr. Sportivamente c’è da conquistare la salvezza sul campo e poi programmare la prossima stagione, con il tentativo di centrare il ripescaggio nel corso dell’estate. Ancora prima deve essere portato a termine quel processo di risanamento aziendale che, dopo mesi, si trova in fasce. La tifoseria è tornata a chiedere alla proprietà risposte certe. Le ultime stagioni tribolate non fanno dormire sonni tranquilli ai supporters giallorossi, timorosi di ripiombare nel deserto organizzativo-gestionale delle ere Di Mascio-Santarelli. Lo stesso neo direttore organizzativo Lello Manfredi ha fatto capire a chiare lettere che le riserve di fiducia non sono infinite. Ma il gruppo reggino non sembra avere paura ed è determinato ad andare avanti.
Con il presidente Bruno Martorano a Roma per motivi lavorativi e anche legati all’Acr, è toccato al responsabile dell’area tecnica, Pasquale Leonardo, parlare dell’attuale momento del progetto Messina: «Lo scetticismo ci può stare se non si conosce a fondo la situazione economico-giudiziaria della società – spiega il dirigente -. Il progetto di risanamento è difficile, ma siamo intenzionati a portarlo a termine. Sicuramente in due/tre mesi non è semplice dare risposte concrete. Servirà più tempo, come testimoniano realtà più blasonate come Lazio e Parma, dove il piano di stabilizzazione è durato anni e in alcuni casi è tutt’ora in corso. Mancano i libri contabili, i bilanci dal 2008 al 2010. Quando tutto sarà ricostruito il quadro cambierà nettamente. Capisco i dubbi che possono sorgere, ma il presidente e il socio Nuccio Ficara hanno grande voglia di raggiungere gli obiettivi prefissati. La ristrutturazione dell’azienda deve avvenire dal basso per far sì che la stessa possa rimanere in vita a lungo, altrimenti rischiamo di ritrovarci nella stessa condizione tra qualche anno». (FOTO GIOVANNI ISOLINO)
