Raffaele Biancolino affonda la sua ex squadra. Per i giallorossi sono tre punti d'oro

Il Messina di Di Costanzo conquista altri tre punti utili per la salvezza battendo l’Avellino nel recupero della 15° giornata.

Il mister giallorosso propone nell’undici titolare due novità rispetto all’ultima uscita di Piacenza, lanciando dal primo minuto Surraco al posto di Arigò e Moro al posto di Pestrin, con l’ex Cesena leggermente più dietro e la veloce punta a giostrare alla spalle di Biancolino, mosse evidentemente azzeccate. Anche l’Avellino in virtù delle numerose assenze, tra tutte quelle di Mengoni, Defendi e Conticchio, arriva in Sicilia con una formazione diversa dal solito, con un 4-2-3-1 uguale a quello peloritano. Pellicori a fare l’unica punta, Paonessa alle sue spalle e con Sestu e Salgado a scambiarsi le fasce.

PRIMO TEMPO

Il match è inizialmente equilibrato, con un leggero predominio di marca giallorossa. Il Messina ci prova con Pestrin al 15′, con un tiro da fuori deviato in angolo da Gragnaniello e recrimina per un doppio rigore al 24′, prima su un fallo di mano di De Angelis e poi su una trattenuta di Pellicori su Stendardo, in entrambi i casi Bergonzi lascia correre.

L’Avellino ci prova con qualche tiro di Salgado che però non impensierisce Manitta. Dopo il 30′ comincia un forcing del Messina, che si procura diversi calci d’angolo e va vicinissima alla rete con Surraco. Su un lancio di Manitta il cileno si ritrova lanciato a rete, rientra sul sinistro ma si fa deviare la conclusione da Gragnaniello. Poco dopo su un cross di Surraco, colpisce di testa Moro ma è di nuovo angolo. E’ il preludio del gol che arriva al 36′, quando Degano dalla sinistra fa partire un tiro cross che attraversa tutta l’area di rigore e arriva sui piedi di Biancolino che non deve fare altro che metterla dentro. 1-0 e palla al centro e sesto gol stagionale per il “Pitone-.

L’Avellino prova a riorganizzarsi e si avvicina alla porta del Messina al 38′ con Sestu, che tira fuori di poco con un tiro da sinistra sul primo palo. Poco dopo è invece Porcari che da 25 metri tenta di sorprendere Manitta.I giallorossi tengono e addirittura hanno la possibilità di raddoppiare sul finire di tempo, quando un triangolo tra Degano e Moro non viene premiato dall’attaccante che vanifica tutto calciando fuori. Neanche un minuto di recupero e si va negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO

Il Messina torna in campo con l’intenzione di chiudere la gara e ha forse più voglia di segnare dei lupi che riescono a costruire poche occasioni da gol. Tantissimi i calci d’angolo anche nella ripresa a favore del Messina, molti dei quali non vengono sfruttati.

Al 54′ buona occasione per i campani che sfiorano il gol con Carbone. Il Messina però vuole chiudere i conti e dopo un gol annullato a Biancolino al 56′, va vicinissimo al raddoppio con Moro. L’ex Venezia viene servito da D’Aversa, ma dopo uno stop di pregevole fattura si scontra con Degano che calcia a botta sicura, trovando però nella traiettoria verso l’urlo di gioia l’avellinese De Angelis che salva sulla linea.

Successivamente anche all’Avellino viene annullato un gol di Carbone (l’arbitro aveva già fischiato), ma da questo momento in poi, in campo ci sono solo capovolgimenti di fronte e qualche tiro dalla distanza. Biancolino conclude una favorevole situazione sparando alto e così fa Gaveglia al 74′, da poco entrato. Carboni prova a mettere dentro forze fresche, ma serve a poco e nonostante l’espulsione proprio di Gaveglia, gli irpini non riescono a giungere al pareggio. Ci prova Maietta dalla distanza ma per Manitta non ci sono molti problemi. I cinque minuti di recupero servono solo a rimandare il giro di campo di Biancolino e compagni, che conquistano altri tre punti che li allontana dalla zone basse della graduatoria.

NOTE

Ammoniti: De Angelis, Surraco, Paonessa, Pellicori, Gaveglia.

Espulsi: Gaveglia.

Spettatori: 823 paganti, incasso 9564 euro (2842 quota abbonati).

Angoli 13-2